Memphis Meat, azienda californiana dedita alla ricerca sulla carne coltivata, è pronta al grande passo: la costruzione di un impianto pilota per la produzione di scala, in previsione della commercializzazione dei suoi prodotti. La decisione è stata presa dopo aver fatto i conti: l’ultima raccolta di fondi dagli investitori – tra i quali Mark Zuckerberg, Richard Branson e Kimbal Musk (fratello di Elon) – ha portato il capitale a ben 161 milioni di dollari. Ci sono quindi le risorse per dare il via alla fase operativa, spinta anche dagli accordi con colossi quali Tyson Foods e Cargill, pronte ad acquistare in massa i futuri hamburger di carne coltivata.
Come sottolinea la Reuters, Memphis Meat si candida così a leader di settore, anche se il suo sarà il secondo impianto al mondo di questo tipo. Il primo è quello di Future Meat a Rehovot, in Israele, la cui costruzione è iniziata nel 2019 su un’area di mille metri quadrati. Quest’ultima realizzerà inizialmente ibridi vegetali-animali, con lo scopo di arrivare sul mercato entro il 2021, ed entro l’anno seguente dovrebbe essere pronta per vendere prodotti a base di sola carne coltivata. Memphis Meat, invece, punta dritto sul 100% carne coltivata, e non si sbilancia troppo, per ora, sulla data precisa per la commercializzazione. Anche perché restano, per ora irrisolte, le questioni normative: nessun governo ha ancora preso una posizione chiara su come regolamentare questi prodotti, quali controlli chiedere, che tipo di etichettatura devono avere e così via.
Uma Valeti, Ceo e fondatore di Memphis Meat, sta lavorando per una normativa chiara tanto con la Food and drug administration quanto con il Dipartimento dell’agricoltura, poiché entrambi hanno parte delle competenze necessarie. Tuttavia potrebbe volerci del tempo, anche se il processo di produzione non è diverso dalle fermentazioni necessarie per produrre la birra. Comunque, se l’impianto riuscirà a partire, oltre alla carne coltivata di manzo potrebbe produrre pollo e anatra (altri tipi di carne che la start up è già riuscita a ottenere).
Un altro ostacolo – che si spera di superare con la produzione di scala – è il prezzo. Nel 2018 un chilo di carne coltivata da Memphis Meat costava circa 5 mila dollari, oggi è già dimezzato, ma la strada per rendere i listini accettabili per il grande pubblico è ancora lunga.
I segnali sono comunque chiari: come ha ricordato lo stesso Valeti, fino a pochissimi anni fa chi parlava di agricoltura cellulare era considerato un fanatico della tecnologia slegato dalla realtà, oggi invece la carne coltivata sta per arrivare nei supermercati di tutto il mondo.
Fonte immagini: Memphis Meat
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Giornalista scientifica