canned tuna parsley and fork

Open tin can with fish on wooden boardAncora problemi di sicurezza alimentare in Spagna. Dopo il grande focolaio di Listeria monocytogenes causato dalla carne di maiale contaminata, ora è la volta del botulino. All’inizio del mese di agosto quattro persone sono state ricoverate per i sintomi di un’intossicazione da tossina botulinica dopo aver consumato del tonno in scatola contaminato presente in un’insalata russa fatta in casa. Lo ha reso noto l’Agenzia spagnola di sicurezza alimentare e nutrizione (Aesan), dopo che le analisi di laboratorio hanno confermato la fonte dell’intossicazione.

Il prodotto al centro della bufera è il tonno in olio di girasole in scatole da 900 grammi a marchio DIA (Distribuidora Internacional de Alimentación) venduto con il numero di lotto 19/154 023 e il termine minimo di conservazione 31/12/2022. Il prodotto era stato distribuito nei punti vendita DIA delle Asturie, Castiglia e Léon, Catalogna, Aragona, La Rioja, Murcia, Navarra, Castiglia-La Mancha e Valencia.

tonno in scatola dia
I quattro casi di botulino spagnolo sono stati causati dal tonno in scatola DIA

Le analisi risultate positive al botulino, però, sono state condotte sulla scatola di tonno aperta e manipolata. Per contro le analisi condotte dall’azienda produttrice Frinsa de Noroeste su campioni dello stesso lotto sono risultate sono negative. Non si può quindi escludere che la contaminazione sia sopraggiunta dopo l’apertura della scatola dal 900 g e quindi possa riguardare solo la singola confezione. In ogni caso, tutte le scatole del lotto sono state ritirate dal commercio a scopo precauzionale, e l’Aesan ha raccomandato ai consumatori di non mangiare il tonno con il numero di lotto segnalato.

L’intossicazione causata dalla tossina botulinica, prodotta dal Clostridium botulinum, è detta botulismo. I sintomi si manifestano tipicamente dopo 12-36 ore dal consumo dell’alimento contaminato, tuttavia in passato si sono verificati casi anche dopo 15 giorni dall’ingestione. La tossina botulinica colpisce il sistema nervoso, causando paralisi muscolare. I sintomi caratteristici sono vista annebbiata, bocca secca, affaticamento e debolezza, seguiti dalla paralisi vera e propria. L’intossicazione deve essere contrastata rapidamente da un’antitossina, ma il recupero richiede comunque settimane o mesi.

Nel caso del botulino, all’origine dell’intossicazione ci sono spesso le conserve alimentari, soprattutto quelle fatte in casa. Questo accade perché il Clostridium botulinum è un batterio che cresce in ambienti privi di ossigeno e produce spore molto resistenti, difficili da eliminare con la maggior parte dei trattamenti. Quando le condizioni sono favorevoli, le spore possono riattivarsi e produrre la tossina.

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Giovanni Gozzi
Giovanni Gozzi
4 Settembre 2019 18:53

Prima le definizioni e le regole sostenibili e condivise altrimenti la terra è piatta e il sole è freddo (per gli astronomi è una stella fredda, ma è tutto relativo).
Con Gõdel anche per la matematica non è più tutto dimostrabile,.
Per i casi di botulismo, si accerta seriamente l’epidemiologia della malattia?
Non si possono dimenticare i postulati di Koch altrimenti si rischiano sia i falsi positivi, sia i falsi negativi (trovo l’agente che non c’è, oppure non trovo quello che è presente).
Descriviamo ora quello che si sarebbe dovuto fare e cosa potrebbe essere andato storto.
Il tonno è una conserva che subisce un trattamento definito botulinum cook in grado di assicurare 12 D, ossia dodici riduzione decimali che vuol dire che su un lotto di mille miliardi di scatole è tollerata la presenza di una scatola difettosa. A differenza dei microbiologi di laboratorio si parla di sterilità commerciale come appena definita; con 4 casi di botulino sono almeno 4 i difettosi, e forse le scatole del lotto sono molto meno di mille miliardi. Ammesso e non concesso che sia individuata la causa nel tonno in questione, il trattamento termico potrebbe essere stato inadeguato, altrimenti c’è stata una ricontaminazione post processo termico.
Passiamo alla parte giuridica dove per i dettagli dovreste chiedere all’avv. Dongo, specie perché la Spagna non ha un ordinamento giuridico identificabile con quello italiano.
Ciò nonostante per un cultore della materia quale mi auto definisco, ci sono alcune osservazione tecnico giuridiche da sottolineare.
Se nella scatola aperta trovo il botulino il problema sta nella procedura di notificazione di un’analisi irripetibile all’interessato, non essendoci la possibilità di ripetere le analisi in carenza di materiale da analizzare (così almeno in Italia). La ditta potrebbe essere assolta giuridicamente per un vizio di forma nel dimostrane la colpevolezza, ma non certamente essere tecnicamente non coinvolta.
Se in una scatola dello stesso lotto non si trova niente è pacifico che non dimostro nient’altro che è assente in quella parte di scatola che ho analizzato, non certamente nel lotto a cui appartiene.

Giovanni Gozzi.
Giovanni Gozzi.
5 Settembre 2019 10:08

Censura censura censura

Non fosse bastata quella sulle conserve fatte in casa, ecco quello industriali

Angelo Chiavazzo
Angelo Chiavazzo
11 Settembre 2019 23:37

MBC=minimum botulinum Cook, come ha scritto il sig. Gozzi, è il trattamento termico minimo che si riserva alle conserve non acide (pH >4.60). Se non si è in presenza di un clamoroso fallimento della sterilizzazione, l’indagine microbiologica è analoga alla ricerca di “un ago in un pagliaio”. Un contenitore da 900 g, oltretutto, è un formato eccezionale! Pertanto, più che ricercare il batterio, risulta molto più efficace esaminare i dati del trattamento termico registrati dall’autoclave; nonché la validazione accompagnata dalla verifica dell’F0 (effetto sterilizzante) nel punto più sfavorito del contenitore (centro geometrico?). Questo dev’essere, come minimo, pari a 3 minuti a 121 °C.
Si valuti anche il piano HACCP elaborato dall’azienda, in modo da comprendere il risk assesment per questo CCP (critical control Point).

Monica Gatti
Monica Gatti
23 Settembre 2019 16:05

perchè non è indicata la fonte della notizia? nel RASFF non ho trovato traccia

Valeria Nardi
Reply to  Monica Gatti
23 Settembre 2019 16:28

Potrebbe trattarsi di questa allerta, anche se non ci sono le marche: https://webgate.ec.europa.eu/rasff-window/portal/?event=notificationDetail&NOTIF_REFERENCE=2019.3001