A più di trent’anni dalla messa al bando, nel 1990, da cosmetici e farmaci per uso topico, la Food and Drug Administration statunitense e il Governo ritirano l’autorizzazione all’uso, negli alimenti e nelle bevande, dell’eritrosina, il colorante rosso ciliegia, derivato dal catrame e approvato nel 1906, noto negli USA come Red Dye No.3 e in Europa come E127. La motivazione è che i dati ottenuti sui ratti maschi confermano la sua possibile cancerogenicità per la tiroide. Anche se non ci sono dati analoghi relativi agli esseri umani, in base al principio di precauzione è meglio evitare di utilizzarlo negli alimenti.
Peraltro, il governo federale e la FDA seguono lo stato della California, che nel 2023, attraverso la sua legge California Food Safety Act, lo aveva già vietato (insieme ad altri additivi: oli vegetali bromurati, bromato di potassio e propilparaben, e in seguito il Red Dye 40, ma solo da alimenti e bevande venduti nelle scuole), e danno seguito alle petizioni di organizzazioni ambientaliste e di consumatori come l’Environmental Work Group (EWG) e il Center for Science in the Public Interest, che avevano iniziato a chiederne il bando già nel 2022.
Ora le aziende, che utilizzano l’eritrosina in migliaia di prodotti – secondo il database dell’EWG più di tremila, molti dei quali rivolti all’infanzia come caramelle e altri dolci – hanno tempo fino al mese di gennaio 2027 per riformulare cibi solidi e bevande, e abbandonare del tutto il colorante. Inoltre, anche gli alimenti importati negli Stati Uniti, anche se provengono da Paesi dove l’eritrosina è ancora legale, non dovranno contenerne.
Il divieto europeo per il colorante
In Europa, anche in base all’ultima valutazione scientifica dell’EFSA, datata 2011, l’uso è vietato, con una sola vistosa eccezione: quella delle ciliegie utilizzate nei cocktail. La decisione tiene conto dell’assenza di dati relativi a rischi negli esseri umani: una dose di 200 milligrammi al giorno assunta per due settimane di fila non avrebbe effetti se non minimi, mentre a 60 milligrammi al giorno non sarebbe possibile dimostrare alcun tipo di azione negativa. E poiché si tratta di quantità decisamente superiori a quelle che possono essere assunte attraverso bevande alcoliche, la deroga è passata. La dose massima considerata sicura è 0,1 milligrammi per chilo di peso corporeo, mentre quella mediamente assunta da un europeo adulto che consumi ciliegie per bevande alcoliche, sempre secondo l’EFSA, è di 0,0031 mg/kg peso.
Molti produttori, negli ultimi anni, a prescindere dai divieti esistenti (anche in Australia e Nuova Zelanda l’E127 è vietato per scopi alimentari), hanno comunque già sostituito l’eritrosina con altri coloranti, spesso di origine naturale come quelli derivanti dalla barbabietola rossa, dal cavolo rosso o dalle cocciniglie.
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Giornalista scientifica