Lattine di alluminio vuote schiacciate; concept: BPA
BPA pressione
Uno studio sud coreano mette in relazione la presenza di bisfenolo A con l’aumento di pressione

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha annunciato di aver formulato il proprio parere in merito al Bisfenolo A, che sarà pubblicato in gennaio. Nel frattempo, uno studio sud-coreano indica che il bisfenolo A può aumentare significativamente la pressione sanguigna. Stiamo parlando di una sostanza chimica classificata come interferente endocrino in grado di influenzare il metabolismo dell’organismo e del sistema immunitario. Il bisfenolo A è utilizzato per produrre plastiche e resine contenute in un’ampia varietà di materiali destinati al contatto con alimenti, e in molti altri prodotti di consumo e industriali.

 

Lo studio, pubblicato da Hypertension, rivista dell’American Heart Association, è stato condotto da ricercatori dell’Università di Seoul su 521 volontari, in maggioranza donne di oltre 60 anni, a cui è stato fatto bere latte di soia confezionato sia in bottiglie di vetro sia in lattine che contenevano  bisfenolo A. In giorni diversi, tutti i partecipanti hanno bevuto in modo alternato da entrambi i contenitori, in modo da eliminare eventuali differenze. Dopo aver bevuto dalle lattine, nelle urine dei partecipanti si è registrato un aumento del 1600% del bisfenolo A e la pressione sanguigna massima era in media più alta di 4,5 mmHg. Lo studio, che è il primo che mette in relazione bisfenolo A e pressione sanguigna, pone il quesito se le persone con la pressione alta debbano evitare il più possibile l’utilizzo di lattine e contenitori alimentari in plastica.

 

Beniamino Bonardi

© Riproduzione riservata

Foto: iStockphoto.com

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