Dal prossimo gennaio in Francia scatterà il divieto di fabbricazione, importazione, esportazione e immissione sul mercato di qualsiasi contenitore per alimenti contenente Bisfenolo A. Il divieto di utilizzare questa sostanza varrà anche per gli scontrini fiscali. In vista della scadenza, il governo di Parigi ha inviato al parlamento un rapporto in merito allo stato della ricerca sui sostituti del Bisfenolo A (sostanza classificata come interferente endocrino perché in grado di influenzare il metabolismo dell’organismo e del sistema immunitario e utilizzata per produrre plastiche e resine. Il Bisfenolo A è già vietato nei biberon, dal 2010 in Francia e dal 2011 nell’Unione europea.
Secondo il rapporto redatto dalla Francia, non ci sarebbero problemi per sostituire il bisfenolo nella quasi totalità dei prodotti dove viene impiegato, ad eccezione dell’industria conserviera, che potrebbe incontrare dei problemi a rispettare la scadenza del 1° gennaio 2015 per una parte delle conserve. Il rapporto avverte che secondo le aziende produttrici delle materie plastiche, con l’utilizzo di sostituti del Bisfenolo A i consumatori potranno riscontrare livelli di prestazione inferiori rispetto al passato. Il rapporto afferma che le sostanze sostitutive non contengono altri composti della famiglia dei bisfenoli e non costituiscono un rischio per la salute umana.
Nella tabella proposta da AFP viene indicato l’utilizzo del bisfenolo in Francia nei beni di consumo.
Beniamino Bonardi
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