C’è chi i biscotti preferisce mangiarli a colazione, chi li accompagna al classico tè delle cinque e chi invece li sgranocchia come snack dolce sul lavoro o davanti alla tv. E infatti le corsie dei supermercati ormai strabordano di decine e decine di tipi di biscotti diversi: secchi, frollini, ripieni, al cioccolato, con frutta secca, integrali, senza zuccheri, senza glutine, senza lattosio, e chi più ne ha più ne metta. Ma ci sono davvero differenze tra un biscotto e un altro? A questa domanda ha provato a rispondere Altroconsumo che ha creato una banca dati di 168 biscotti, analizzandone la qualità nutrizionale in collaborazione con la start up Edo.
La valutazione
Per ogni biscotto sono state valutate da una parte le caratteristiche nutrizionali e dall’altra gli ingredienti. Per quanto riguarda gli aspetti nutrizionali sono considerati positivamente i nutrienti benefici (vitamine, minerali e fibre) e negativamente quelli da limitare (grassi saturi, zuccheri e sale). Un principio di valutazione simile è stato adottato anche per gli ingredienti: quelli migliori alzano il giudizio, quelli di qualità peggiore lo abbassano.
Biscotti e ingredienti
Per la sua analisi, Altroconsumo ha diviso i biscotti in quattro categorie: i frollini, i biscotti secchi, quelli integrali e ricchi di fibre e i biscotti ‘senza’ uno o più ingredienti. I frollini hanno quattro ingredienti base, cioè farina, zucchero, grassi e uova. Ma a seconda di cosa si aggiunge ad essi, i biscotti sono più o meno calorici. Ad esempio, i più ricchi di calorie sono quelli con gocce di cioccolato e quelli con cacao e frutta secca.
In ogni caso i frollini sono i biscotti più ricchi e calorici in commercio, con un contenuto di grassi mediamente superiore a quelli secchi, ma molto variabile tra un prodotto e l’altro, dai 9 ai 24 grammi ogni 100 grammi! Da un punto di vista nutrizionale, l’analisi di Altroconsumo premia i Novellini al latte e miele Vivi Verde Coop, mentre dà il giudizio più basso a pari merito a due prodotti: i Krumiri Bistefani con gocce di cioccolato e gli Ottocento Galbusera.
Fibre e calorie
I biscotti secchi, invece, hanno solo un ingrediente base: la farina. A questa poi si aggiungono tutti gli altri ingredienti, tipicamente zuccheri, grassi, latte, uova, lievito e aromi. Sono i biscotti meno calorici in circolazione. Il test ha dato il punteggio nutrizionale più alto a pari merito agli Oswego e ai Gran Varié Colussi, mentre i ‘peggiori’ sono i biscotti secchi assortiti Auchan Bio.
I biscotti integrali sono invece caratterizzati dalla presenza di fibre in quantità superiore alle altre categorie, ma molto variabile (in media 6 grammi per 100 grammi di prodotto). Quelli che ne hanno di meno sono i frollini con fiocchi d’orzo e farina d’avena Bene Sì Coop (2,2 g/100 g), i più ricchi sono gli Oro Saiwa Fibrattiva (4 g/100 g). In generale, dal punto di vista nutrizionale, l’analisi di Altroconsumo mette in prima posizione i biscotti con farina integrale di farro di Carrefour Bio e in ultima i Cereabel Campiello.
Infine ci sono i biscotti ‘senza’, cioè quelli caratterizzati dall’assenza o dal ridotto contenuto di uno o più ingredienti. Ma non per questo sono per forza più sani degli altri. Tuttavia il migliore della categoria, il frollino integrale senza zuccheri aggiunti Oro Saiwa è anche il prodotto con il punteggio più alto tra i 168 analizzati.
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[sostieni]
Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
I biscotti sani esistono eccome, solo che è necessario avere voglia e buona volontà. Basta farseli. Io ogni settimana preparo i biscotti o ciambella o plum cake o anche crostate per la colazione della famiglia. Scelgo ogni ingrediente anche perché la bimba è celiaca, dunque sono ancor più incentivata a cercare ingredienti di qualità.
Fin quando esiste lo zucchero o tutti i suoi derivati, vedi sciroppo di glucosio, non può essere definito sano.
i migliori sono i campiello novellino senza zuccheri aggiunti. 🙂
Sono d’accordo con Maria Paola. Anch’io provvedo una o due volte alla settimana a preparare torte o biscotti senza zucchero. Ho imparato ad usare l’uvetta o altra frutta per addolcire e il tutto viene apprezzato dalla famiglia.
A Dario rispondo che la dicitura ” senza zucchero” purtroppo nasconde la presenza di edulcoranti o maltitolo.
Rosanna attenta perché l’uvetta contiene un sacco di zuccheroh!
Veramente i Campiello sono in fondo alla classifica di Altroconsumo, sono identificati come “scarsa qualità”
spesso purtroppo senza zuccheri aggiunti : poi ci sono edulcoranti aspartame etc..
Io ho suggerito al mio fornaio di fare biscotti integrali zuccherati pero’ con maltitolo che ha un basso indice glicemico. Sono ottimi e vanno a ruba fra le signore giovani che sono piu’ informate rispetto alle anziane
La farina fa male, lo zucchero fa male, i grassi fanno male. Vi daranno da mangiare cartone, e voi direte “finalmente un biscotto sano”. Che tristezza.
Come al solito le analisi dei Altroconsumo lasciano il tempo che trovano.
Anzitutto bisognerebbe chiarire quale biscotto tra quelli disponibili nella grande distribuzione frequentata.
Ma poi, il biscotto più sano è il PANBISCOTTO ovvero il pane biscottato al quale se vuoi puoi aggiungere una spalmatina di burro oppure di confettura o di entrambe o di crema di nocciole (senza olio di palma) o anche solo acqua e zucchero e un bacio sulla guancia. (Che bei ricordi di 75 anni fa…)
Ricordatevi che lo zucchero e indispensabile per alcune funzioni celebrali.
Non è assolutamente vero, questa è una falsa notizia diffusa da anni dalla pubblicità .Il cervello non ha bisogno di zucchero ma di glucosio che viene metabolizzato da decine di altri alimenti.
A DARIO RISPONDO CON UN NON NE SONO CERTO MA IL CAMPIELLO DOVREBBE CONTENERE OLIO DI PALMA.
CHIEDO SCUSA SE MI SBAGLIO. RENATO
Mirko ha detto quello che bisogna dire. Aggiungo anche che non sono sani biscotti che contengono grassi diversi dal burro.
Andrea, e se un grasso fosse equivalente alla composizione del burro, magari senza acidi grassi trans,… e con meno produzione di CO2 nella filiera, non sarebbe SANO secondo te?
Dammi la definizione di SANO !
Andrea Tibaldi ha perfettamente ragione.
E’ solo questione di quantità, cioe’ di attenzione da parte dei genitori e dei consumatori.
Torniamo alla merenda di una fetta di pane e marmellata ! ma.. p..ca miseria,.. non va bene ! la marmellata è piena di zucchero..ohiboh!
Est modus in rebus……fatemi un piacere !!!!!
Ho cercato dei biscotti da bagnare nel tè a colazione, ma tutti rimangono asciutti, tranne i frollini biologici Selex. Per quale motivo?