A proposito delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari. Pubblichiamo una lettera inviata a metà marzo ai suoi clienti da Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa Agricola Gino Girolomoni. Lo scopo della lettera è di spiegare con trasparenza le motivazioni che hanno spinto l’azienda agli ultimi aumenti dei listini (dal 7 al 10% per la pasta). La cooperativa marchigiana è specializzata nella produzione di pasta biologica ottenuta con grano coltivato in Italia e vende nel nostro paese soprattutto ai gruppi d’acquisto e alle realtà focalizzate sull’offerta bio, ma ha anche un’intensa attività di esportazione.
Gentile Cliente,
ci troviamo in un momento storico difficile e complesso che, come tutti, non avremmo mai voluto affrontare. Le criticità che siamo chiamati a risolvere riguardano in particolare i costi dell’energia, i costi di trasporto e quelli dei materiali per gli imballaggi. Per quanto riguarda questi ultimi, si tratta di aumenti considerevoli, perché la loro produzione è ad alta intensità energetica (alcune cartiere si sono viste costrette a fermare gli impianti). Queste criticità mondiali hanno fatto schizzare verso l’alto i costi che ci vengono imposti dai nostri fornitori senza alcun preavviso, pena la mancata consegna dei materiali necessari alla produzione della nostra pasta. Purtroppo non possiamo fare altro che adeguarci e subire gli aumenti, pur lavorando senza sosta per ottimizzare i costi, la gestione e l’efficienza della nostra catena produttiva. Come Cooperativa, sapete bene che il nostro faro è da sempre la tutela e la salvaguardia delle centinaia di famiglie che ripongono la loro fiducia in noi, che siano gli agricoltori o i lavoratori della Cooperativa.
Dopo l’aumento dello scorso autunno, che rifletteva l’incremento enorme del costo del grano, ci troviamo quindi ora costretti ad aumentare i nostri prezzi di vendita ancora una volta. Oltretutto, e sappiamo che è una cosa che non avremmo mai voluto fare, lo dobbiamo fare prima della scadenza naturale dei listini, vista l’assoluta eccezionalità degli shock subiti. Purtroppo, in questi 3 mesi, da gennaio a marzo, ci siamo fatti carico di questi maggiori costi, confidando che la situazione potesse rientrare. Così non è stato, e anzi si prospettano ancora diversi mesi di tensioni e difficoltà di reperimento dei materiali. Il nuovo listino sarà valido a partire dagli ordini in arrivo dal 1° aprile 2022. In questo frangente di tempo prima dell’aumento, accetteremo gli ordini per un importo in linea con la media del periodo.
Prima di concludere vogliamo comunque tranquillizzarvi dal punto di vista delle materie prime. Avendo costruito negli anni una filiera agricola estesa, siamo tranquilli circa la disponibilità di grano per produrre la pasta. Il grano duro non manca e, salvo ulteriori shock (blackout o mancanze di materiali di imballaggio), saremo in grado di soddisfare le vostre richieste dei prossimi mesi. Siamo certi che, collaborando come abbiamo sempre fatto nel corso degli anni, riusciremo a trovare le soluzioni e a tornare insieme a vivere momenti migliori.
Giovanni Battista Girolomoni
© Riproduzione riservata; Foto: Girolomoni
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