
Sono ormai ovunque e sempre più consumati, ma gli energy drink continuano a sollevare dubbi e preoccupazioni. Come spiega il magazine francese 60 Millions de Consommateurs, questo successo si deve in parte a un’immagine rinnovata, più ‘naturale’ e salutista, che però non sempre corrisponde alla realtà. Dietro le etichette attraenti si nascondono stimolanti potenti, in primis la caffeina, spesso associata ad altri ingredienti ‘energizzanti’ come taurina, vitamine del gruppo B, ginseng, guaranà o maté.
Tanta caffeina
Una lattina da 250 ml di Red Bull contiene circa 80 mg di caffeina, quantità paragonabile a un caffè espresso, e più del doppio di una Coca-Cola, che ne ha circa 40 mg per lattina da 330 ml. Una lattina da 500 ml di Monster invece contiene 160 mg di caffeina, pari a 32 mg per 100 ml, il massimo consentito in UE per le bevande diverse da caffè o tè.
Ma l’effetto delle bevande energetiche non si esaurisce con la caffeina: è il mix di sostanze stimolanti a preoccupare le autorità sanitarie. Ingredienti come il guaranà contengono quantità di caffeina quattro volte superiori rispetto al caffè (un grammo ne contiene dai 40 agli 80 mg). Le formulazioni ‘naturali’ con ingredienti vegetali esotici promettono benefici per il benessere, l’umore e persino il sistema immunitario, ma si tratta di affermazioni non supportate da evidenze scientifiche, come ha precisato l’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare): senza dati solidi, questi claim salutistici non possono essere autorizzati.
I rischi per il cuore e il cervello degli energy drink
Dal 2008, numerosi studi si sono occupati degli effetti degli energy drink. In Francia, l’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare, ambientale e del lavoro (Anses) ha ricevuto oltre 200 segnalazioni di eventi avversi, alcuni anche gravi: crisi epilettiche, scompensi psichiatrici, aritmie e perfino morti improvvise. La taurina, inizialmente sospettata, non è considerata pericolosa alle dosi presenti nelle bevande energetiche, ma resta sotto osservazione.

Il vero sorvegliato speciale è la caffeina. Gilles Mithieux, biologo del Centro Nazionale francese di Recerca Scientifica (CNRS), spiega che si tratta di una sostanza che attivano il sistema nervoso simpatico, aumentando vigilanza e prontezza, ma anche stress cardiovascolare. Nei soggetti sensibili, la caffeina può provocare tachicardia, palpitazioni, insonnia, ansia, e persino infarti. Il problema è che molte persone metabolizzano la caffeina più lentamente, prolungandone gli effetti e amplificandone i rischi.
Uno studio norvegese condotto su oltre 50mila studenti ha mostrato che il consumo regolare di bevande energetiche è associato a un peggioramento della qualità del sonno, fattore chiave per salute, memoria e apprendimento.
Alcol, sport ed energy drink: accoppiate pericolose
Non meno preoccupante è l’abitudine di mischiare bevande energetiche e alcol. La caffeina maschera gli effetti sedativi dell’alcol, portando le persone a bere di più e aumentando il rischio di comportamenti pericolosi: guida in stato di ebbrezza, aggressioni, rapporti sessuali non protetti. Studi affidabili mostrano che chi consuma etanolo insieme a bevande energetiche ha un rischio più elevato di incorrere in situazioni a rischio rispetto a chi beve solo alcol.
Anche l’uso durante l’attività fisica è controverso. Circa un terzo dei consumatori le beve in palestra o prima di una corsa, convinti di migliorare le prestazioni. In realtà, la caffeina degli energy drink ha effetti diuretici e aumenta il rischio di disidratazione. Alcuni studi suggeriscono che questa sostanza possa migliorare leggermente la performance, ma solo in dosi ben precise e in persone che la tollerano bene.
Più eccitanti che energetiche
Il marketing continua a spingere sull’equivoco tra energia e stimolo nervoso. Nei supermercati e nei negozi specializzati non è raro trovare lattine di energy drink tra le bevande sportive, e alcuni marchi sponsorizzano studi scientifici per valorizzare gli effetti sulla performance fisica. Ma la realtà è diversa: le bevande energetiche non forniscono energia vera e propria, solo un’attivazione del sistema nervoso che può diventare pericolosa.
Queste bevande non sono adatte a chi ha problemi cardiaci né a chi ha avuto reazioni alla caffeina. E non dovrebbero mai sostituire una corretta alimentazione o un buon riposo. Il consiglio? Leggere le etichette, non confondere naturale con sicuro, e ricordare che la vera energia viene da una dieta equilibrata e da uno stile di vita sano, non da una lattina colorata.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare
buon e chiaro articolo che condivido