Inauguriamo la nuova rubrica della dietista Abril González Campos che risponde alle domande dei lettori. Oggi pubblichiamo un approfondimento su sodio e pressione arteriosa.
La domanda sul sodio
Ho un problema di pressione alta diagnosticata dal medico. Da due anni seguendo i suoi consigli limito la presenza di sodio nel cibo e per questo guardo con attenzione le etichette. Uso anche un’acqua minerale povera di questo minerale anziché l’acqua del rubinetto, anche se questo ha un costo e comporta una fatica fisica a trasportare i fardelli da sei bottiglie. Ne vale la pena?
La risposta
Il fabbisogno giornaliero di sodio è molto basso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce un limite di 2.000 mg al giorno pari a 1 cucchiaino di sale al giorno (< 5 g).
Nel caso particolare del consumo di sodio tramite l’acqua che beviamo possiamo dire che il contributo di essa al consumo giornaliero di sodio è moderato, per esempio, se consideriamo che in media nell’acqua da rubinetto troveremo 200 mg di sodio (1), bere 2 litri di acqua al giorno equivale al 20% (400mg) del fabbisogno di sodio raccomandato, quindi scegliere acqua da rubinetto non rappresenta una strategia sbagliata quando si soffre di pressione alta, anzi, può offrire dei vantaggi di costo riguardo all’’acqua minerale povera di questo minerale.
Tuttavia “le fonti di sodio nell’alimentazione si distinguono in discrezionali (quello contenuto nel sale aggiunto ai cibi in cucina o a tavola) e non discrezionali (quello contenuto naturalmente negli alimenti o aggiunto nelle trasformazioni artigianali, semi-industriali o industriali) (2), per cui oltre alla riduzione del sale nelle preparazioni di alimenti e pietanze è importante ridurre il consumo di prodotti trasformati, artigianali e industriali a causa dell’aggiunta di sale. Per esempio, un pacchetto di cracker integrali (3) contiene 256 mg di sodio, poco più della quantità presente in 1 litro di acqua da rubinetto. Prediligere alimenti minimamente processati e naturalmente poveri di sodio, per esempio, la frutta, le verdure, la frutta secca a guscio e i cereali, favorisce non solo un buon controllo della pressione arteriosa ma promuove un buon stato di salute.
Ridurre il consumo di sale ha un effetto favorevole sul sistema cardiovascolare, induce una riduzione dei valori della pressione arteriosa nei pazienti ipertesi, ma ha anche possibili benefici sulla funzione vascolare e sulle proprietà elastiche delle grandi arterie (4).
Referenze
Acqua da rubinetto
Linee guida per una sana alimentazione
Crackers integrali
Sodium Intake and Hypertension
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Dietista MSc PhD. Master in Scienze fisiologiche. Dottorato di ricerca in biologia vascolare e ipertensione arteriosa. Specializzata nella cura dell’obesità e dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Si occupa in particolare di educazione alimentare negli adolescenti e adulti.
L’assunzione di poco sale es 1g die comporta ahimè la disidratazione dell’organismo in quanto questo non trattiene liquidi in assenza di sale. Lo dico x diretta esperienza, è venuto fuori attraverso la rmn. Misurare e controllare la quantità di sale nel cibo è particolarmente difficile e complicato, misurarlo attraverso le analisi altrettanto in quanto non si possono fare tutti i gg
Il problema è che ne assumiamo il doppio di quanto consigliato
E al contrario, se ho sodio basso nel sangue….come posso incrementare?
Grazie
Buongiorno Sara, non conoscendo il suo caso in particolare il primo consiglio è quello di riferire al suo medico di base, una volta che sono state escluse altre cause per l’abbassamento del sodio nel sangue deciderete insieme se ritiene sicuro aumentare il consumo di sale o riferire il suo caso ad un collega dietista che saprà studiare al dettaglio la sua situazione e considerare , per esempio, lo stato di idratazione, le sue abitudini a tavola o la sua condizione clinica per modificare il suo consumo di sale. Importante evitare il fai da te.
Auguri alla rubrica! grazie per questa nuova opportunità del Fatto Alimentare.