La 36ª indagine Altroconsumo sui supermercati più convenienti mostra come, facendo la spesa nel punto vendita più economico e mettendo nel carrello solo prodotti di marca, una famiglia di quattro persone possa risparmiare fin a 1.359 € a Roma, 1.270 € a Milano, 1.179 a Treviso e 1.126 a Udine. Nel mese di marzo, l’associazione ha rilevato circa 1,6 milioni di prezzi in 1.150 punti vendita (ipermercati, supermercati e discount) di 67 città italiane. Sono state considerate 125 categorie di prodotto, dagli alimentari ai detersivi, dai prodotti per la cura della persona a quelli per animali domestici.
Il metodo è sempre lo stesso: Altroconsumo elabora i prezzi e li confronta usando un indice su base 100, dove 100 indica la catena più economica. Un indice pari a 110 significa che i prezzi sono in media del 10% più cari rispetto all’insegna con indice 100. La particolarità dell’indagine è la suddivisione in diversi panieri di spesa, che rispecchiano i comportamenti reali delle famiglie italiane.
Le catene di supermercati e discount più convenienti
Per chi frequenta abitualmente gli hard discount e sceglie i prodotti più economici sullo scaffale (che gli addetti ai lavori definiscono “primi prezzi”), il risparmio maggior si ottiene nei punti vendita Eurospin (indice 100), seguito da Aldi (101), Lidl e In’s Mercato (102). Se invece il carrello si riempie di prodotti che riportano in etichetta il marchio dell’insegna, le cosiddette “private label”, che generalmente si collocano in una fascia di prezzo intermedia tra i marchi leader e i prodotti più economici, la catena più conveniente è Carrefour (100), seguita da Spazio Conad (101) e Conad (103). Chi invece ha l’abitudine di comprare solo prodotti di marche famose, che in genere fanno pubblicità in TV, la catena più competitiva è Famila, insieme a Famila Superstore (100), seguita da Esselunga, Esselunga, Esselunga Superstore, Ipercoop e Spazio Conad.
La spesa più diffusa nei supermercati e negli ipermercati è però quella mista, composta da prodotti economici, private label e di marca. Anche in questo caso, la prima posizione appartiene a Famila e Famila Superstore (100). Se invece la spesa mista viene fatta nei discount allora la classifica vede in testa In’s Mercato (100), seguito da Eurospin (102) e Lidl (106). I prezzi restano comunque un argomento difficile da trattare e l’inchiesta lo evidenzia, mettendo in risalto le differenze per lo stesso prodotto nella stessa città che arrivano sino al 170% in più.

Inflazione e rincari
I discount restano imbattibili per chi cerca i prezzi più bassi, ma negli ultimi anni anche loro hanno applicato rincari significativi, a causa dell’impossibilità di assorbire parte dell’inflazione. Secondo Altroconsumo, infatti, negli ultimi cinque anni l’inflazione nei supermercati ha registrato un +24%, mentre negli ipermercati è stata del 23% e nei discount è arrivata a 26%, mentre l’inflazione generale del periodo è stasata del 19%.
Le private label si confermano una via di mezzo interessante: qualità spesso comparabile alle marche, ma a prezzi inferiori. Per chi non vuole rinunciare ai prodotti di marca, le differenze tra insegne sono comunque notevoli: lo stesso prodotto può costare fino al doppio. La spesa mista è lo scenario più realistico: conviene di più nei discount, mentre nei supermercati tradizionali i margini di risparmio sono più limitati.
Il risparmio nelle città
Nei prossimi articoli focalizzeremo l’attenzione sulle singole città (Milano, Roma, Torino, Bologna, Napoli…) evidenziando i punti vendita più convenienti riferiti a una spesa mista (primi prezzi, marche private e prodotti dei marca leader). Il calcolo è fatto considerando che una famigli composta da una coppia con due figli, secondo l’Istat, spende per la spesa 9.276 euro l’anno. In questo caso la scelta diventa importante perché fra il punto vendita più economico e quello più caro la differenza nella stessa città oscilla dai a 44 € di Napoli a 1.330 € di Roma.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare



Altro consumo Non mi sembra un servizio affidabile Basta guardare la pubblicità che fanno per invogliarti ad abbonarsi. Ti offrono gadget come il peggior venditore di pentole. È veramente difficile cercare un prodotto di una certa marca che sia venduto da tutti invece perché gli scout molto spesso non hanno prodotti di marca non sarebbero discount. Niente da dire su Eurospin ma ci perdo più tempo alla cassa che a far la spesa.
L’indagine supermercati a nostro avviso è fatta bene. Per quanto riguarda il loro marketing diciamo che ci sono criticità
L’ Iper è sparito?
Sembra di sì
Ma io ho visto una lista dove c’erano anche i medi,e locali e francamente tra prezzo e qualità sono tra i migliori, Esselunga ha buona qualità ma è caro,poi è sparito Naturasì.