Secondo l’Oms, la guida sotto l’effetto dell’alcol è una delle principali cause di incidenti stradali. E la situazione è in peggioramento, visto che i traumi mortali associati agli incidenti sono ormai la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni di età. Eppure le persone spesso non si rendono conto di aver bevuto troppo per mettersi al volante, e sottovalutano gli effetti di una concentrazione di alcol nel sangue anche non troppo elevata: rallentamento dei riflessi, visione annebbiata, ottundimento e così via. Uno studio condotto su una novantina di giovani tedeschi dai ricercatori dell’Università di Cambridge, nel Regno Unito, e dell’Università di Witten/Herdecke, in Germania, aiuta a capire meglio quanto sarebbe importante prendere più seriamente la questione.
I ricercatori hanno sottoposto i novanta ragazzi, dell’età media di 24 anni, a due serie di esperimenti condotti in due giornate diverse, suddividendoli in due gruppi: uno di controllo e uno di trattamento. Tutti i partecipanti hanno bevuto vino o birra fino a raggiungere una concentrazione di alcol nel respiro pari allo 0,11%. Tuttavia, solo al gruppo di trattamento è stato detto che, una volta raggiunto lo 0,05%, sarebbero passati all’altra bevanda: se avevano iniziato con la birra avrebbero bevuto vino e viceversa. Non è stato specificato loro però che lo 0,05% era il limite legale di alcol nel respiro per la guida in Germania. Al gruppo di controllo, invece non è stato detto che avrebbero cambiato la bevanda alcolica una volta raggiunto il limite, per comprendere quanto l’idea che essi avevano dell’alcol assunto corrispondesse alla realtà della concentrazione raggiunta, senza condizionamenti. Nel frattempo, il respiro dei partecipanti era monitorato a intervalli regolari, e i volontari dovevano segnalare quando ritenevano di aver raggiunto il livello massimo compatibile con la guida.
Come riferito su Harm Reduction Journal, il risultato è stato preoccupante: nel primo giorno, il 39% ha affermato di essere arrivato al limite dopo averlo superato. Il secondo giorno la percentuale è salita addirittura la 53%: più di uno su due, quindi, non aveva la percezione di essere già andato oltre, e di non essere in condizione di guidare.
Per quanto riguarda la differenza tra i due gruppi, quello che era stato avvisato ha mostrato un miglioramento tra il primo e il secondo giorno di test, ma l’altro no. Ciò significa che affidarsi solo alle proprie sensazioni è un comportamento più ingannevole, anche perché la tolleranza all’alcolemia (la concentrazione di alcol nel sangue) cambia da persona a persona, e a seconda di quanto si beve abitualmente. Per questo, secondo gli autori, bisognerebbe prendere provvedimenti concreti come, per esempio, installare apparecchi come i totem per l’automisurazione fuori dai locali dove si vendono alcolici, e intensificare le campagne di informazione. Nell’esperimento, infatti, i soggetti più consapevoli hanno reagito leggermente meglio. In generale, concludono gli autori, sarebbe comunque auspicabile incentivare la politica più efficace: chi deve guidare non deve bere alcolici.
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Giornalista scientifica
Con valori da 0,5 a 0,8, (e siamo già nella prima fascia di reato in Italia), credo che sia abituato a consumere normalmente e moderatamente alcol riesca a guidare bene e non si senta “ubriaco”.
Del resto lo 0,5 lo si raggiunge quasi subito: bastano 2 bicchieri di vino rosso e facilmente si è già sopra lo 0,5.
Personalmente, dopo 2 bicchieri di vino rosso, sono perfettamente lucido e non mi sento affatto di essere “in stato di ebrezza”.
Quindi inutile fare tanti calcoli e, considerato il rischio sanzionatorio, se devo guidare non consumo alcol per niente.
Concordo, una cosa è la soglia legale dello 0.05%, una cosa ben differente è la reazione individuale a quella percentuale: l’adulto di 80 chili che beve abitualmente vino a pasto sicuramente sarà in grado di guidare senza problemi dopo due bicchieri, mentre il ragazzotto anoressico che si fa il litrozzo di birra alla movida lo 0.05% lo raggiunge al volo, inizia a straparlare e a camminare zigzagando e non dovrebbe guidare neppure un monopattino.
Certo non bere alcolici se poi si deve guidare è il modo più sicuro per rispettare i limiti di legge, ma due bicchieri bevuti con primo e secondo saranno già parzialmente smaltiti prima che ci si alzi da tavola, e lo 0.05% rispettato, ovvio che l’eventuale limoncello a fine pasto ribalterebbe tutto… è sempre questione di buon senso e soprattutto di conoscere sé stessi e i propri limiti.