Adotta una muccaIn risposta alla crisi determinata dall’emergenza Covid-19, è stata data risonanza mediatica ad alcune iniziative di realtà locali come “Adotta una mucca”, un’idea che prevede il sostentamento di piccoli allevatori tramite versamento in cambio di prodotti caseari freschi fatti con il latte del “proprio” animale. Nelle valli italiane questo progetto esiste però da diversi anni non solo come forma di aiuto, ma anche come modo per conoscere l’ambiente della malga, gli antichi metodi di produzione del formaggio e la tradizione dell’alpeggio.

Dal 2015 in Trentino è possibile adottare una vacca della Valsugana o del Lagorai: dal sito dell’azienda per il turismo si riescono a visitare le malghe che partecipano al progetto, consultare le fotografie del bestiame e scegliere il capo che più si preferisce. Con un investimento di € 60 si ricevono prodotti caseari per un importo pari a 50 € (10 € vanno in beneficenza per progetti solidali) da ritirare direttamente in malga da metà giugno a metà settembre. Inaugurata nel 2017 è “Amica mucca della Latteria turnaria di Campolessi”, un’iniziativa che vuole sensibilizzare i consumatori sulle difficoltà delle aziende minori e creare un circuito solidale come esisteva nel passato. Nel suo tentativo di salvaguardare pascoli, saperi, mestieri antichi e tipologie di formaggi, la campagna – che prevede un versamento di almeno € 50 a fronte dei quali si riceve una selezione di prodotti confezionati con il latte della vacca adottata – vuole difendere la tradizione delle latterie turnarie un tempo diffusa in tutto in Friuli e oggi quasi scomparsa. Quella che una volta era riconosciuta come società di fatto aveva formalizzato l’usanza di mettere insieme il latte di più famiglie e caseificare collettivamente così da gestire il mercato del latte in modo più economico e facile, adatto alla produzione di piccola scala tipica del territorio friulano.

In Trentino è possibile adottare una vacca della Valsugana o del Lagorai*

Ad Alagna Valsesia (provincia di Vercelli), la Fattoria Muretto – piccola azienda agricola a conduzione familiare – offre un analogo servizio: versando la quota di € 40 si riceve una cesta di prodotti della fattoria. Per quanto riguarda la Lombardia è possibile menzionare due iniziative simili: l’Ecomuseo della Valvestino (provincia di Brescia) ha dato il via al progetto “Adotta una mucca” con l’intento di avvicinare all’ambiente montano facendo comprendere la sua unicità e valorizzandone i prodotti tipici; l’Agriturismo Fattoria della Felicità in Val Seriana (provincia di Bergamo) offre la possibilità di adottare un animale per 1, 3, 6 o 12 mesi. La scelta da fare è tra mucca cavallo, asino, capra, pecora, vitello, cane, gatto, gallina, oca, anatra e coniglio e per tutti il costo dell’adozione si trasforma in un buono che permette di ritirare i prodotti – dalle uova, al formaggio, alla carne – della fattoria in loco.

Avviata proprio durante i momenti di criticità dovuti al coronavirus è l’iniziativa “Adotta una mucca” della Cooperativa Peralba Costalta a San Pietro di Cadore in provincia di Belluno. A seconda della tipologia di adozione (1, 6 o 12 mesi), per tutta la durata del contratto viene spedito direttamente a casa un pacco contenente burro e formaggi preparati con il latte della vacca prescelta. Il pacchetto base ammonta a € 39 e permette di ricevere mezzo chilo di burro giallo – quello artigianale –, un chilo di formaggio latteria e una caciotta da un chilo.

Amica mucca
Amica mucca della Latteria turnaria di Campolessi**

Nel panorama delle fattorie e aziende italiane, oltre alle vacche si possono adottare anche pecore, galline, api, asini e alberi da frutto. Con lo stesso intento di sostenere realtà minori che non praticano sistemi di coltivazione e allevamento intensivo andando incontro a costi spesso troppo elevati per riuscire a essere competitivi e con lo scopo di garantire prodotti freschi e di qualità, da nord a sud è possibile aderire a progetti simili a quelli della mucca. Qualche esempio? La Porta dei Parchi ad Anversa degli Abruzzi in provincia de L’Aquila propone l’iniziativa “Adotta una pecora, difendi la natura”; in questo caso le tipologie di adozione prevedono l’opzione “vegetariani e/o animalisti” dove il valore dei prodotti a base di carne può essere convertito in olio extravergine d’oliva, miele e confetture di frutta, oppure farine biologiche, legumi, cereali, liquori, prodotti tartufati e confezionati in pura lana vergine. A difesa della biodiversità e come reazione al rapido declino delle api, l’azienda agri-tech 3bee invita a adottare un’arnia di uno degli apicoltori italiani selezionati in cambio di miele. Se invece si è grandi consumatori di uova la scelta può cadere sull’adozione di una gallina: con un contributo di € 20 Il Rosmarino, una fattoria biologica di Marcon (comune di Venezia), offre la possibilità di ritirare fino a 30 uova bio di propria produzione.

© Riproduzione riservata. * Foto del sito dell’azienda per il turismo. ** Foto della Latteria turnaria di Campolessi

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Sabrina
Sabrina
1 Ottobre 2020 21:38

É un grande peccato che in Toscana non ci siano iniziative di questo tipo.

Valentina
Valentina
Reply to  Sabrina
20 Ottobre 2020 11:53

L’articolo non copre tutte le realtà italiane, ad esempio in Piemonte anche l’azienda agricola Vallenostra offre il servizio Adotta una pecora, in Lombardia esistono queste possibilità anche in Valtellina dove è attiva l’iniziativa “adotta una mucca e una capra”, presente anche su fb. In Toscana ho trovato un’iniziativa Adotta un alveare tramite l’iniziativa “Le api di gioia”, se cerchi attentamente su internet probabilmente esistono anche altre possibilità di questo tipo nelle tua vicinanze…

Tiziana
Tiziana
Reply to  Sabrina
20 Ottobre 2020 16:39

forse perché in Toscana sono gran consumatori di carne e questo inevitabilmente porta ad un abbassamento del livello di rispetto per gli animali

Franca Prever
20 Ottobre 2020 11:53

In provincia di Torino, esiste qualche iniziativa del genere dopra descritto? grazie

Valentina
Valentina
20 Ottobre 2020 11:57

L’articolo non copre tutte le realtà di questo tipo… ad esempio ho trovato a Siena l’iniziativa Le api di gioia che consente di adottare un alveare, in Piemonte anche l’azienda Vallenostra offre l’adozione di una pecora, e in Lombardia il servizio è attivo in Valtellina con “adotta una mucca e una capra”… e ce ne sono sicuramente altre…

Tiziana
Tiziana
20 Ottobre 2020 16:36

devo dire che iniziative come queste fanno intravedere la luce in fondo al tunnel….