La raccolta differenziata non va in vacanza. Anzi: il Natale è proprio un periodo di pattumiere straripanti. Attenzione, dunque, a non dimenticare le regole d’oro del corretto riciclo. O a impararle. Già, perché da una recente indagine Ipsos commissionata da Comieco (Consorzio nazionale recupero e riciclo imballaggi a base cellulosa), emerge che se 8 connazionali su 10 fanno ormai la raccolta differenziata, sono ancora tanti quelli che commettono errori  banali anche quando si tratta di separare carta e cartone.

Qualche esempio? Un cittadino su due dichiara di gettare nella differenziata gli scontrini: un errore perché sono fatti con carte speciali i cui componenti reagiscono al calore, creando problemi di riciclo. Il 27% degli intervistati, sbagliando, manda alla differenziata la carta sporca di cibo (31% nel 2009), mentre si confermano frequenti errori come quello di buttare nel raccoglitore giornali ancora avvolti nel cellophane (25%) e i fazzoletti di carta sporchi (17%). Pochi i dubbi invece per quanto riguarda le riviste e la carta stampata come i volantini pubblicitari (il 66% del campione li getta correttamente nella differenziata).

Ma rimaniamo ai rifiuti natalizi: in una nota diffusa in occasione delle festività, Comieco ricorda che se ogni italiano differenziasse correttamente dal resto dei rifiuti: una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali, due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone, sufficienti ad evitare la costruzione di un’intera discarica di medie dimensioni.

Dunque stiamo attenti fin dalla preparazione del pranzo di Natale. Abbiamo visto che, in generale, qualsiasi tipologia di carta o di cartone con residui di cibo o comunque sporca va gettata nel sacco nero indifferenziato, perché genera cattivi odori, problemi igienici e contamina la carta riciclabile. Quindi non  bisogna gettare nel bidone del cartone gli involucri cartacei in cui sono conservati salumi e formaggi e i tovaglioli usati. Una precisazione: la carta oleata, anch’essa impiegata per salumi e formaggi, non è riciclabile, così come la carta forno, che  va sempre nel sacco nero.

E dopo il brindisi? Le bottiglie di vetro vanno naturalmente nei raccoglitori ad hoc, mentre occorre evitare di mettere nello stesso contenitore oggetti in ceramica, porcellana, specchi e lampadine, materiali che possono rovinare la raccolta.

Un’altra regola  da non dimenticare presi dall’euforia delle feste, è  dividere gli imballaggi composti da più materiali. Quindi stiamo attenti a separare la scatola di cartone del cotechino dall’involucro che contiene la carne e la confezione esterna del panettone o pandoro dal cellophane. Bisognerebbe anche “selezionare” il nostro cartone riciclabile togliendo punti metallici, nastri adesivi e altri materiali non cellulosici.

Naturalmente va usata attenzione fino alla fine: gettare la carta e il cartone insieme al sacchetto di plastica in cui li abbiamo raccolti sarebbe un grave errore, mentre andrebbero sempre ridotto il volume dei rifiuti, appiattendo gli scatoloni e le bottiglie di plastica (richiudendole poi con il tappo), per facilitare il lavoro degli operatori ecologici. Anche informarsi presso il Comune sui tempi di raccolta durante le feste può essere una buona idea, per evitare che i rifiuti riciclabili si degradano rimanendo all’aperto per qualche giorno.

Alberta Cremonesi

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