Il dibattito sulla vicenda dell’olio di palma approda in Parlamento. L’idea è venuta a Matteo Mantero, deputato del Movimento 5 Stelle, che dopo aver letto e sottoscritto la petizione che Il Fatto Alimentare e Great Italian Food stanno portando avanti su Change.org contro l’uso di questo grasso negli alimenti, ha tradotto il testo in un’atto parlamentare. Il documento di Mantero è stato subito sottoscritto da altri nove parlamentari del Movimento 5 Stelle.
Si tratta di una risoluzione presentata alle commissioni congiunte Affari Sociali e Agricoltura della Camera dei deputati, nella seduta del 28 novembre scorso, e ancora non si sa se entrerà nel calendario (leggi documento della Camera).
Di sicuro si può considerare un passo avanti per la battaglia contro l’olio di palma, e di un segnale forte per le aziende alimentari e le catene di supermercati che lo impiegano abitualmente per produrre biscotti, merendine, snack salati, creme, ecc.
Ci auguriamo che questa ufficializzazione si trasformi anche in un invito agli esperti di nutrizione e ai ricercatori affinché si inizi a fare ricerca su questo ingrediente ormai presente anche nel latte per neonati. La petizione ha in pochi giorni superato le 50 mila firme, rivelando come sia un tema molto sentito, sia dal punto di vista nutrizionale che per i risvolti ecologici e sociali che comporta la coltivazione delle palme da olio.
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Sara Rossi
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Ci auguriamo che questa ufficializzazione si trasformi anche in un invito agli esperti di nutrizione e ai ricercatori affinché si inizi a fare ricerca su questo ingrediente ormai presente anche nel latte per neonati.
si usa da anni e anni, ora si fa una petizione per chiederne la messa al bando, una proposta in parlamento e..ancora non è chiaro se fa male o meno???
In questo articolo aggiornamenti sul piano della salute: http://www.ilfattoalimentare.it/olio-di-palma-e-salute.html
Mentre non ci sono dubbi riguardo ai danni socio-ecologici: “La produzione di palma è correlata alla rapina delle terre e alla deportazione di milioni di famiglie africane e asiatiche (land grabbing). È inoltre causa primaria della deforestazione di aree boschive (prima causa di emissioni di CO2 nel Sud-Est asiatico) e della devastazione degli “habitat” naturali per lasciare spazio alle monocolture come quelle della palma da olio. Queste operazioni comportano gravi violazioni dei diritti umani, l’eliminazione della sovranità alimentare e la riduzione della biodiversità. Per stemperare le problematiche e ripulire l’immagine dell’olio di palma esiste una certificazione sostenibile (RSPO), che tuttavia copre solo una quota minima della produzione, senza neppure mitigare i problemi denunciati.”
Fa sicuramente molto male agli animali e alle piante delle foreste che vengono bruciate per fare posto alle piantagioni di palme
L’uso massiccio di olio di palma è un danno per la natura e per le nostre arterie.
E ora cosa facciamo gli diamo la medaglietta..?
Nessuno di queste persone e degli “esperti” mi risolve il quesito: al posto di questo olio cosa metteranno?
Questi politici, avrebbero dovuto chiedere una modifica della legge: non più oli generici, ma specificare tipo e qualità, via anche la dicitura “grassi” ma quali grassi..
D’accordissimo.
.. il problema non e’ “se faccia male oppure no” e piu’ alle piante, agli animali o alle arterie ( nostre! ) .. e’ invece la sconsolata osservazione che, nel Bel Paese italico ma, ahinoi in quasi tutti, generalmente non si riescono a scorgere neppure le implicazioni legate alla salute dell’ uomo o dell’ambiente dove si scorgono $oldini da intascare o far intascare a delle potenti lobbies 🙁
Anche il peggior politico qualunquista e ignorante si deve rendere conto che i cambiamenti climatici – vedi disboscamento di quasi interi continenti – non vengono dal nulla.
Basta con le “dolci” menzogne, non sono bugie bianche MA NERE!
Significano napalm per scimmie, elefanti, tigri del sud-est asiatico, e minoranze etniche che “spariscono”…
Una cosa molto importante è che non ci si dovrebbe soffermare solo su un singolo aspetto delle cose ma, bisognerebbe fare diverse considerazioni prima di dare un giudizio univoco.
Che i grassi saturi, tra cui l’olio di palma, facciano male per la salute, non ci sono dubbi e questo è confermato dalla natura molecolare di tali grassi ma, non bisogna trascurare l’aspetto positivo che questi potrebbero avere quando utilizzati ad alte temperature come quelle che necessitano i prodotti appunto da forno, tra cui i biscotti, le merendine, i panettoni…
Ad alte temperature sono proprio i grassi insaturi, tra cui l’olio d’oliva, l’olio di girasole…che potrebbero essere i più dannosi se ossidati e anche questo è confermato dalla natura molecolare di tali grassi.
Cosa giusta e ponderata sarebbe sottoporre ad analisi(determinazione di perossidi) vari prodotti da forno con grassi saturi (olio di palma, burro, margarina non idrogenata…) e vari prodotti da forno con grassi insaturi (olio d’oliva, olio di girasole…)