Supermercati NaturaSì e Coop: ritirati biscotti biologi dagli scaffali, non dichiarano la presenza di latte in etichetta. Allerta solo per gli allergici
Supermercati NaturaSì e Coop: ritirati biscotti biologi dagli scaffali, non dichiarano la presenza di latte in etichetta. Allerta solo per gli allergici
Roberto La Pira 24 Gennaio 2014La catena di supermercati NaturaSì ha richiamato e ritirato le confezioni di biscotti biologici (Bisfarro al cacao a marchio Break & Bio e Biskamut al cacao marchio Top Grain), perchè, contrariamente a quanto indicato sull’etichetta, contengono tracce di latte. Si tratta di un particolare importante che potrebbe creare problemi seri alle persone allergiche o intolleranti al latte che inconsapevolmente li mangiano. Per questo motivo Probios, società leader nella commercializzazione di prodotti biologici e per intolleranze alimentari con sede a Campi Bisenzio (in provincia di Firenze), ha ritirato tutti i lotti dal mercato e ha chiuso ogni rapporto con la Società produttrice dei biscotti (la Quality Bio con sede a Udine), riservandosi di intraprendere nei suoi confronti le azioni legali necessarie.
I supermercati NaturaSì che vendono i biscotti hanno provveduto a ritirare le confezioni dagli scaffali e a esporre cartelli nei negozi per avvisare i consumatori. La notizia è stata anche rilanciata sul sito internet come aveva chiesto tempo fa il Fatto Alimentare a tutte le catene di supemercati. NaturaSì ha infatti aderito alla nostra proposta dimostrando trasparenza e rispetto per i propri clienti.
Anche i supermercati Coop hanno pubblicato sul sito internet l’annuncio del ritiro dei biscotti presenti nei punti vendita di Lombardia, Piemonte e Liguria.
Vale la pena ribadire che il problema dei biscotti al cacao riguarda solo e unicamente le persone allergiche o intolleranti al latte. Tutti gli altri consumatori possono mangiare tranquillamente i biscotti già aquistati custoditi nella dispensa di casa.
Sara Rossi
Articolo aggiornato il 31 gennaio 2014
PRODOTTO LOTTI | TIPO DI RISCHIO | DITTA PRODUTTRICE |
PUNTI VENDITA |
PROVVEDIMENTI |
Biscotti biologici- Bisfarro al cacao a marchio Break & Bio- Biskamut al cacao a marchio Top Grain
confezioni da 180 g
|
Presenza di latte non dichiarato in etichetta |
Probios alimenti biologici | Supermercati NaturaSì | Ritiro e richiamo dal 24 gennaio 2014 |
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Sarebbe possibile, una volta per tutte, chiarire la differenza tra allergia ed intolleranza al latte?
Nel caso dell’allergia, comprendo che anche una piccola traccia di latte possa scatenare una reazione allergica, ma a quale componente del latte?
Mentre per l’intolleranza, generalmente s’intende l’incapacità digestiva nei confronti del lattosio e non interessa piccole tracce di latte, presenti nel cioccolato fondente prodotto con gli stessi macchinari che lavorano anche quello al latte.
E’ risaputo che le linee di produzione del ciccolato non sono lavabili con acqua e soluzioni detergenti, perché le tracce di acqua ed umidità residua danneggerebbero il cioccolato, quindi tracce di latte possono essere sempre presenti in tutto il cioccolato in commercio.
Sarebbe utile fare chiarezza sugli effetti del lattosio, in piccole tracce residue e l’intolleranza digestiva causata, mentre il capitolo allergia a quale componente del latte(proteine, caseina?), é altra cosa.
Infine per gli allergici al latte, é prudente consumare alimenti con cioccolato, anche se il produttore dichiara imprudentemente senza latte, non potendolo garantire?
Volendo garantire l’assenza di latte, non si dovrebbe utilizzare cioccolato, ma solamente cacao di origine controllata e conservato separatamente da altre materie prime, come si deve fare per gli alimenti senza glutine.
Ma chiedo chiarezza per i consumatori, nei comunicati di allerta alimentare sui pericoli da allergeni ed i contenuti di sostanze che causano intolleranze alimentari, ma non per tracce della sostanza stessa.
Se si vuole fare “cassa” con le sanzioni di questo genere, basta andare in un qualsiasi banco di gastronomia dei supermercati. Puliscono le affettatrici dopo aver utilizzato ogni prodotto? Se sono celiaco e compro un etto di prosciutto crudo al banco e me lo tagliano subito dopo aver tagliato prosciutto cotto che contiene glutine?? O, al di là della celiachia, se contiene lattosio?