Frutti di bosco surgelati in una cocotte

La storia dei frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell’epatite A continua. È di oggi la notizia di un nuovo lotto ritirato dal mercato. La segnalazione è stata diffusa dal sistema di allerta rapido europeo (Rasff), che ha registrato la notifica inviata oggi, 3 dicembre 2013, dalle autorità sanitarie italiane. Le uniche informazioni  disponibile riguardano la materia prima proveniente dalla Polonia, dalla Bulgaria, ma anche di origine italiana.

Come è stato detto più volte, sono ancora in commercio molte confezioni di frutti di bosco contaminate e altre sono nei freezer delle abitazioni. Anche le confezioni da 10 kg usate da ristoranti, pasticcerie e laboratori artigianali possono essere contaminate dal virus dell’epatite A. Negli ultimi due mesi sono stati ritirati dal mercato tre lotti destinati al catering in confezioni da 10 kg.

Raff frutti di bosco
La notifica sui frutti di bosco contaminati inviata oggi dal Ministero della Salute al sistema di allerta rapido europeo (Rasff)

La situazione è fuori controllo, l’unica cosa saggia e non consumare frutti di bosco surgelati ed evitare accuratamente di mangiare dolci e altre preparazioni che li contengono. Va sottolineata la scelta di diverse catene di supermercati come Coop ed Esselunga di non vendere questo tipo di prodotto.

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costante
costante
11 Dicembre 2013 15:01

Ma si vuol capire che il problema non è piu’ affrontabile col sistema di allerta su singoli lotti, e se il prodotto è ancora nei frigo di consumatori e della ristorazione, come nei punti vendita . vista la distribuzione non omogenea del virus, anche in lotti apparentemente esenti, l’unica soluzione è la bollitura prima dell’uso o il ritiro di TUTTI I LOTTI DI PRODOTTO DI QUALSIASI MARCA (=allerta su tipologia di prodotto) ?