Dal primo ottobre è finalmente disponibile online e in formato cartaceo il nuovo catalogo Fidaty di Esselunga. Si tratta del primo catalogo dopo che la catena di supermercati ha rivoluzionato il sistema di raccolta punti. Se prima si ottenevano 2 punti ogni euro (calcolati oltre i 5 € per ogni spesa), adesso la soglia minima di 5 euro è stata abolita, ma si ottiene solo 1 punto per ogni euro speso. In questo modo le persone abituate ad andare spesso al supermercato per acquisti inferiori ai 10 euro ne traggono un vantaggio, perché la raccolta inizia anche con scontrini di importi minimi (che prima non venivano conteggiati). Al contrario, le persone abituate a fare meno spese, ma più consistenti, vedranno dimezzare i punti accumulati rispetto a prima.
I premi Esselunga
Avevamo già capito che le novità nella raccolta punti, contrariamente a quanto lasciava intendere Esselunga, si sarebbero rivelate svantaggiose per i clienti, e la pubblicazione del catalogo lo ha dimostrato. Le prime conferme le abbiamo avute già lo scorso giugno, quando sulla piattaforma online sono apparsi in anteprima alcuni premi del nuovo catalogo che abbiamo confrontato con gli stessi presenti nella campagna dell’anno prima.
Il primo è la nuova soglia del Buono Acquisto Fìdaty, cioè i punti che si convertono in buoni spesa. Prima con 3.000 punti era possibile ottenere un buono da 27 euro. Il nuovo sistema invece permette ogni 2.000 punti e multipli raccolti, di ottenere 20 euro di sconto sulla spesa. A colpo d’occhio sembra vantaggioso, ma facendo i calcoli non è affatto così. Se prima con una spesa di circa 1.650 euro (*) si raggiungeva la soglia dei 3.000 punti e si ottenevano 27 euro di sconto sullo scontrino, adesso bisogna spendere 2.000 euro per avere uno sconto di 20 euro.
Un altro confronto riguarda la Carta prepagata Ikea da 25 euro. Prima si poteva ottenere con 2.500 punti (corrispondenti a una spesa di circa 1.300 euro). A giugno c’era stato il primo aggiornamento e si riscattava con 2.200 punti (che corrispondono a 2.200 euro di spesa), a ottobre abbiamo assistito a un ulteriore aumento della soglia dei punti che ha raggiunto i 2.500 (ossia una spesa di 2.500€).
A secondo dell’importo dello scontrino c’è una perdita di valore nella conversione tra gli euro spesi e i punti ricevuti. Come si vede nella tabella sotto, per qualsiasi spesa sopra i 10 euro si accumulano meno punti rispetto al sistema precedente, con una percentuale che varia dal 25 al 50%.

Il nuovo catalogo
Appena pubblicato il nuovo catalogo abbiamo confrontato alcuni regali simili per tipologia con quelli presenti sul catalogo dello scorso anno. Tra questi tovaglie, bottiglie di olio extravergine di oliva, friggitrici elettriche e forni a microonde. Il risultato lo lasciamo giudicare a voi.

Lo scorso anno una tovaglia (prezzo al pubblico 62 euro) si poteva riscattare gratuitamente con 4.500 punti corrispondenti, secondo le nostre stime (*) a circa 2.500 euro di spesa presso i supermercati Esselunga. Nel nuovo catalogo una tovaglia con un prezzo al pubblico simile (69 euro) si può ottenere con 4.000 punti, cioè spendendo quasi il doppio: 4.000 euro.

Stessa cosa per il bottiglione da 3 litri di olio extravergine di oliva (prezzo al pubblico 46,99 o 41,99 euro). L’anno scorso si poteva ottenere con una spesa di circa 2.200/ 2.500 euro. Quest’anno occorre spendere almeno 4.500 euro. Si vedano gli esempi nella foto sopra e in quella sotto.

Interessante anche la sezione degli elettrodomestici, in particolare la friggitrice ad aria e il forno a microonde: a prima vista sembra che ci sia il vantaggio che per riscattarli occorrono meno punti rispetto allo scorso anno. Però con il nuovo sistema, a parità di importo delle spese, i premi del nuovo catalogo hanno un valore nettamente inferiore rispetto a quelli presenti in quello del 2024.

La friggitrice ad aria dell’anno scorso aveva un prezzo al pubblico di 219,99 euro, quella di quest’anno di 119,90. In entrambi i casi si spendono circa 8mila euro.

Lo stesso per il forno a microonde che l’anno scorso valeva 349 euro e quest’anno 177 euro. In questo caso per ottenere un elettrodomestico che vale la metà rispetto a quello del catalogo 2024, devo spendere mille euro in più.
Punti Esselunga e scorciatoie
Come accadeva anche prima, nella raccolta, ci si potrà aiutare con i punti fragola, che possiamo definire acceleratori, ottenuti con l’acquisto di prodotti specifici. Quest’anno, per alcuni mesi sarà attiva anche la nuova promozione “30 anni Fìdaty” che prevede, fino a dicembre 2025, la quadruplicazione dei punti per chi fa la spesa il giorno “30” di ogni mese. A parte questo vantaggio da tenere presente, il bilancio delle novità penalizza i clienti che dovranno spendere molto di più per avere i premi del catalogo.
Le novità introdotte dalla catena non sono “trascurabili”, visto che interessano più di 5 milioni di persone che ogni settimana accumulano i punti con la Carta Fìdaty di Esselunga per ricevere sconti o regali. Stiamo parlando di quasi il 20% delle persone che vivono nelle regioni del Nord Italia.
(*) Per arrivare a queste cifre abbiamo ipotizzato spese da 50 euro e le abbiamo moltiplicate il numero di volte necessarie a raggiungere il totale dei punti per riscattare il premio gratis. A ogni spesa abbiamo tolto i punti della soglia minima dei 5 euro.
© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com, Esselunga
Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione



Appena aperto il nuovo catalogo è apparsa evidente l’enorme differenza peggiorativa, a partire dalla qualità inferiore degli elettrodomestici.
Terribile articolo cliclbait. Avete messo in evidenza informazioni errate (es. “gratis con 2500 punti nel 2024”) quando leggendo in piccolo l’immagine è scritto che è invece gratis con 4000 punti – quindi analogo al 2025. È evidente che qui non stiamo nemmeno lontanamente parlando di giornalismo, ma quantomeno non prendere in giro le persone.
Gentilissima Federica, per fortuna che c’è Lei che ci insegna a fare il nostro lavoro. Nell’immagine dell’olio (credo si riferisca a quella) abbiamo scritto “gratis con 2.500 euro” (di spesa si intende, come spiegato più volte sotto). E sotto in piccolo c’è scritto “Gratis con 4.500 PUNTI” che secondo i nostri calcoli equivalgono a un totale di spese di 2.500 euro. Come è anche spiegato sotto: “Per arrivare a queste cifre abbiamo ipotizzato spese da 50 euro e le abbiamo moltiplicate il numero di volte necessarie a raggiungere il totale dei punti per riscattare il premio gratis. A ogni spesa abbiamo tolto i punti della soglia minima dei 5 euro”.
Fate di tutto per penalizzare noi compratori. Già mi dà molto fastidio che non diate punti a chi utilizza i buoni pasto (sono soldi). E poi quante confezioni rimaste allo stesso prezzo ma con il prodotto ridotto.
Molto scontenta del peggioramento che come al solito va a scapito dei clienti. Basterebbe non andare più.
Io scelgo il supermercato per la qualità dei prodotti, non per le raccolte punti (che non disdegno, ma è un plus…) se anche annullassero la raccolta non sarebbe un dramma…
Ricordiamoci che le grandi firme non sono sinonimo di qualità
Da quando è morto Bernardo Caprotti Esselunga è peggiorata e non di poco.
Prezzi alti, da anni vado solo per le offerte spendo poco da loro max15/20 euro mese.
Non faccio la raccolta punti, uso la card solo per le offerte non voglio essere profilato dal loro marketing.
Il fatto alimentare sta facendo un ottimo lavoro, bravi
Perfettamente d’accordo.prezzi eccessivi e qualità media, nettamente peggiorata .
Non è più come una volta.
Vero il Signor Caprotti era una brava e seria persona anche severa ma generosa e i prodotti eccellenti aveva fornitori seri altrimenti li lasciava.Dispiacque molto la sua morte a tutti.Dopo poco iniziarono i cambiamenti ed oggi non è più tanto conveniente molti prodotti sono cari e a volte nella frutteria il sopra sembra buono poi a casa apri e a quel prezzo su 5 frutti ne mangi tre. Un singolo o mangia per tre GG. lo stesso prodotto o lo butta ci sono pochissime dose per uno che è solo.
grazie mille! sono una cliente di Esselunga e in passato, con l’aiuto di amici e parenti, sono riuscita a riscattare un paio di premi. Purtroppo adesso per me sono diventati irraggiungibili. Vi ringrazio per il vostro lavoro… in effetti quando hanno tolto la soglia dei 5 euro ho pensato che sarebbe stato più facile raccogliere i punti e invece…
Che dire….è il segno dei tempi che cambiano purtroppo,chi è stato cliente in passato può solo dire che questo marchio Esselunga è peggiorato, non solo per il catalogo punti.
Esselunga come prezzo dei prodotti non è mai stato conveniente, rivelandosi più caro di altri supermercati (non mi riferisco ai discount). Con l’ultimo catalogo premi noi consumatori abbiamo avuto una pessima sorpresa, visto che rispetto all’anno scorso ci vogliono il doppio dei punti per premi di valore inferiore.
Non è proprio così. Esselunga fino a 4-5 anni fa era in cima alla classifica di Altroconsumo con convenienza. Adesso non è così
Esselunga non mi è mai piaciuta proprio perché sembra che tu faccia risparmiare ed invece…. è tutto marketing.
Perché rendere “conveniente” dare i punti fino a 7 euro? Perché entri dicendoti… Compro solo due cose ed esco…poi nel cestino metti questo metti quello… Spendi di più e addio vantaggi…
Ma questo succede in tutti supermercati
E questo è il meno: alzare sempre l’asticella degli interessi aziendali facendoli pagare ai consumatori. Non più clienti ma solo delle risorse economiche da incamerare per i propri profitti. Perché poi il problema si sposta sulla qualità dei prodotti. Se i punti fedeltà vengono così proposti, immaginate voi cosa faranno per lucrare sulle scelte dei prodotti pur di guadagnarci sempre di più…! E quindi è necessario che i vari produttori-fornitori dei supermercati, in generale, riducano i costi delle materie prime per divenire allettanti per i capi acquisti dei supermercati andando a cercare materie meno costose e magari più scadenti. Un impoverimento generale che va alla fine a gravare sui clienti che sono ‘nutriti’ con cibo sempre più mediocre provocando effetti negativi sulla salute umana e dall’altra riempiendo il mondo di cose usa e getta. L’importante è che l’azienda supermercato abbia un buon risultato di bilancio in fondo all’anno per arricchire i propri soci veri, non quelli di facciata come quelli di certe coop… Il fatturato e il guadagno in euro sono il vero scopo di tutti i commercianti, spendendo meno e ricavando sempre di più, la cui differenza è data dalla qualità perché meno costosa vestita di allettanti “offerte” illusorie a cui i clienti-acquirenti partecipano pensando di aver fatto una buona spesa.
La sua è una visione un po’ troppo apocalittica
Il catalogo premi di Esselunga è peggiorato da circa due anni nella scelta dei premi.
Sempre peggio
Diminuita la qualità già da po’ , secondo me si abbasseranno gli acquirenti . I punti attiravano ora ,io x prima , ci andrò molto meno