Abbiamo parlato spesso della giungla di diciture che troviamo sulle etichette dei prodotti alimentari: un problema evidenziato anche dalla Corte di Conti UE nel novembre 2024. Ora una lettrice ci scrive per esprimere i suoi dubbi sull’etichettatura di un succo di mela. Di seguito la lettera giunta in redazione e la risposta di Roberto Pinton, esperto di produzioni alimentari.
La lettera sul succo di mela
Buongiorno, vorrei segnalare un succo di mela biologico che ho acquistato in un supermercato e che ha un’etichettatura molto articolata rispetto ad altri prodotti della stessa categoria. Il succo in questione è descritto come “spremuta integrale” e sul fronte etichetta riporta claim e diciture a mio avviso ingannevoli come “senza zuccheri aggiunti”, “senza coloranti né conservanti” e “ricco di antiossidanti e vitamine B e C”. Queste diciture non le trovo mai sulle etichette di altri succhi di mela biologici in quanto non possono essere aggiunti ingredienti con funzione dolcificante, colorante o conservante. Vi allego delle fotografie del succo che ho acquistato nel formato 250 ml in lattina.
La risposta di Roberto Pinton
La normativa sui succhi di frutta non consente l’utilizzo di zuccheri né di coloranti e conservanti; vantare l’assenza di tali sostanze collide con l’articolo 7 del regolamento UE n.1169/2011, che vieta espressamente di suggerire “che l’alimento possiede caratteristiche particolari, quando in realtà tutti gli alimenti analoghi possiedono le stesse caratteristiche, in particolare evidenziando in modo esplicito la presenza o l’assenza di determinati ingredienti e/o sostanze nutritive”.
In base allo stesso articolo, non sono conformi il claim “gluten free” né “lactose free”: nessun succo di frutta può contenere cereali contenenti glutine né lattosio. Neppure il claim “ricco di antiossidanti” sta bene, non essendo tra quelli autorizzati dal reg. UE 1924/2006, successive modifiche e integrazioni. Se i valori indicati in tabella nutrizionale sono esatti, sono invece da ritenersi conformi al regolamento UE n. 1169/2011 i claim sulla ricchezza di vitamina C e di vitamina B1. Non sta bene la dichiarazione “Da mele sane e sicure”: ci mancherebbe altro, se non fossero state sicure, non si sarebbero potute usare come ingrediente di un alimento.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, inviate dalla lettrice
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