Donna o ragazza con scarpe da tennis rosa che pesta una ggomma da masticare; concept: chewing gum

Riceviamo e pubblichiamo questa nota di Perfetti Van Melle in risposta ai nostri due articoli sulle gomme da masticare che sottolineano l’assenza in etichetta dell’elenco dei derivati da petrolio e il problema dei chewing gum buttati per terra che sporcano piazze e marciapiedi d’Italia. Ricordiamo che l’azienda detiene il 90% del mercato delle gomme da masticare avendo in portafoglio marchi come Brooklyn, Vivident, BigBabol, Mentos, Vigorsol…

La nota di Perfetti Van Melle

Abbiamo letto con attenzione i suoi articoli Una tassa sul chewing gum a base di petrolio che rovina l’arredo urbano  e Chewing gum al petrolio. Sì, ma l’etichetta non lo dice che contengono informazioni non corrette. La gomma base, che è la parte del chewing gum che fornisce consistenza e masticabilità al prodotto, è composta da ingredienti sia di origine naturale sia di origine sintetica. Si tratta in toto di una materia prima i cui ingredienti sono di grado alimentare, dunque con specifica approvazione per l’uso in alimenti, estremamente controllati in termini di sicurezza alimentare, e quindi diversi dalle sostanze usate in industrie non alimentari.

Donna che fa il palloncino con la gomma da masticare; concept: chewing gum
Secondo Perfetti Van Melle, la legislazione alimentare in tutto il mondo non prevede di elencare la composizione della ‘gomma base’

La legislazione alimentare in tutto il mondo non prevede di elencare la sua composizione nella lista degli ingredienti dei prodotti in cui viene usata, come succede tra l’altro per altre tipologie di materie prime. La dicitura “gomma base” sull’ingredientistica dei prodotti è dunque allineata ai requisiti della legislazione alimentare in tutto il mondo. La percentuale di gomma base rispetto al prodotto finito varia a seconda delle formulazioni e del tipo di prodotto.

In merito alla rimozione del chewing gum, che non contiene alcun inquinante essendo un alimento,  va notato che molti enti preposti utilizzano metodi efficaci, come il vapore acqueo, che non richiedono l’utilizzo di solventi o sostanze chimiche. Negli anni ci siamo impegnati in varie iniziative di sensibilizzazione del consumatore a riporre correttamente il chewing gum dopo il consumo e il packaging dei nostri prodotti fornisce indicazioni chiare per il suo corretto smaltimento.  Concordiamo con lei sul fatto che la responsabilità per l’inadeguato smaltimento ricada su una esigua minoranza di consumatori non sensibili ai temi del rispetto dell’ambiente.
Perfetti Van Melle

La replica del direttore

Nei nostri due articoli non viene messa in discussione la sicurezza alimentare degli ingredienti della gomma. Tuttavia, il fatto che in tutto il mondo non si riporti sull’etichetta l’elenco degli ingredienti derivati dal petrolio presenti nella gomma non è una buona giustificazione. Anche perché l’orientamento legislativo sta cambiando. La Commissione europea, infatti, per le nuove gomme prevede l’indicazione sull’etichetta degli ingredienti derivati dal petrolio. Quindi, nel caso in cui Perfetti Van Melle volesse introdurre nuovi tipi di chewing gum nell’assortimento dovrebbe probabilmente adeguarsi. In ogni caso la trasparenza non è certo un aspetto negativo per un’azienda alimentare.

Marciapiede macchiato chewing gum Milano
Secondo Perfetti non è corretto dire che le gomme da masticare inquinano, ma è meglio dire che “sporcano” i marciapiedi di tutta Italia

Quando Perfetti sottolinea che i chewing gum non contengono inquinanti perché sono alimenti, ha ragione. Negli articoli abbiamo utilizzato la parola “inquinanti” in senso lato, per sottolineare che le gomme sporcano l’ambiente e quindi “inquinano”. Questo livello di inquinamento (o forse sarebbe meglio dire sporcizia) è gravissimo, perché riguarda tutti i marciapiedi d’Italia, e Perfetti ha comunque una responsabilità indiretta visto che è leader di mercato.

I chewing gum sporcano strade e marciapiedi

Molti non si rendono conto di questo inquinamento, ma basta guardare per terra per notare i segni delle gomme spiaccicate su marciapiedi, strade, piazze e persino monumenti la cui rimozione richiede molta fatica e molte risorse. Da Perfetti ci aspettiamo l’avvio di una campagna pubblicitaria con un investimento importante, per spiegare alle persone come e dove gettare le gomme masticate. La richiesta è legittima. La  Perfetti fa capo a una holding Lussemburghese che secondo una nota del Corriere della Sera,  nel 2022 ha raggiunto la cifra record di 3 miliardi di fatturato. Nonostante queste performance finanziarie, Perfetti non sembra molto preoccupata del danno provocato dallo smaltimento scorretto delle gomme che deturpano l’arredo urbano e sporcano marciapiedi e piazze di tutte le città d’Italia.

© Riproduzione riservata Foto: Fotolia, Roberto La Pira

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Paoblog
11 Ottobre 2024 13:17

“Da Perfetti ci aspettiamo l’avvio di una campagna pubblicitaria con un investimento importante, per spiegare alle persone come e dove gettare le gomme masticate”

Fa testo la recente pubblicità della birra Ichnusa con un messaggio molto chiaro: “Se deve finire così (con le bottiglie buttate in giro) non beveteci nemmeno”

Detto per inciso, da quando ho visto lo spot ogni tanto compro la birra Ichnusa, per premiare quella che di fatto è una Pubblicità Progresso.

Umberto
Umberto
11 Ottobre 2024 14:10

Ok Perfetti dovrebbe informare sullo smaltimento; ma resta il problema che certa gente maleducata continuerà a buttare le chewing-gum a terra. Per analogia nell’ambiente è pieno di mozziconi di sigaretta.

Paoblog
Reply to  Umberto
11 Ottobre 2024 15:39

Sono previste multe per chi getta i mozziconi ed anche i chewing gum, mai visto farne una? Piuttosto si vedono abitualmente vigili e compagnia buttare i mozziconi ovunque.

Come disse un Comandante di Polizia Locale: “puoi anche prevedere la fucilazione sul posto per chi butta i mozziconi, ma se poi non ci sono la pattuglie che girano per strada….”

Ben venga un’informazione puntuale sugli imballi, anche se preferisco un messaggio più forte tipo Ichnusa, ma l’Incivile se ne frega e quindi servirebbe il bastone (multe a colpo sicuro) invece che la carota (ovvero il lassismo).

vale
vale
12 Ottobre 2024 09:43

Francamente di tutto quanto ho letto mi colpisce il fatto che nella “gomma base” ci siano derivati del petrolio…buono a sapersi…anche ammesso che non siano nocivi la cosa non è per niente rassicurante.
Perfetti non può fare ricerca e sviluppo e ideare una gomma che non le contenga ? E benissimo anche l’idea della pubblicità che educa a non gettarle per terra.

Franco
Franco
12 Ottobre 2024 18:10

Deve essere sempre una terza persona ad insegnare, a noi cittadini, le buone maniere su come conferire un rifiuto, su come alimentarsi, su come fare la spesa, su cosa mangiare ( nutri score docet). Come se fossimo dei cerebrolesi. Io non mi sento un uomo venuto dalle caverne, uso la mia materia grigia che la natura mi ha dotato. Non si può incolpare un’altra persona, una azienda ecc, per la mie cattive maniere.

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