Piatto di coleslaw con maionese o insalata capricciosa

Il Ministero della Salute ha segnalato due nuovi richiami: si tratta di alcuni lotti di insalata capricciosa per possibile presenza di corpi estranei e di due tipologie di alternative vegetali al formaggio per rischio allergeni.

Il richiamo dell’insalata capricciosa

Il Ministero della Salute ha diffuso il richiamo precauzionale ad opera del produttore di una decina di lotti in totale di insalata capricciosa venduta con i marchi Belmonte Gastronomia e Fontaneto. Il motivo indicato nell’avviso di richiamo è la possibile presenza di frammenti di vetro provenienti dalla materia prima (insalatina) con cui sono stati realizzati i prodotti.

Le referenze in questione sono le seguenti:

  • Insalata capricciosa Belmonte Gastronomia, in confezioni da 250 g e 1 kg e appartenenti ai lotti BL24003450 del 12/03/2024 con la data di scadenza 27/03/2024, BL24003581 del 14/03/2024 con scadenza 29/03/2024, BL24003647 del 15/03/2024 con la scadenza 30/03/2024, BL24003775 del 19/03/2024 con la scadenza 03/04/2024 e BL24003841 del 20/03/2024 con la scadenza 04/04/2024; anche la catena di supermercati Il Gigante e Gros Cidac ha segnalato il richiamo di questo prodotto (aggiornamento del 29/03/2024);
  • Insalata capricciosa Fontaneto, in confezioni da 1,5 kg e appartenenti ai lotti 073 del 12/03/2024 con la data di scadenza 27/03/2024, 078 del 15/03/2024 con scadenza 30/03/2024 e 080 del 19/03/2024 con la data di scadenza 03/04/3034;
  • Insalata capricciosa decorata Fontaneto, in confezioni da 2 kg e appartenenti ai lotti 078 del 15/03/2024 con scadenza 30/03/2024 e 080 del 19/03/2024 con la data di scadenza 03/04/3034.
Insalata capricciosa Belmonte Gastronomia Fontaneto richiamo 26.03.2024
A sinistra l’insalata capricciosa a marchio Belmonte Gastronomia, a destra il prodotto a marchio Fontaneto

L’azienda Belmonte S.A.S. ha prodotto l’insalata capricciosa richiamata con entrambi i marchi. Lo stabilimento di produzione si trova in via Salassa 3 a Ponso, nella città metropolitana di Torino (marchio di identificazione IT F5U4N CE).

A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con le scadenze e i numeri di lotto sopra indicati. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso dell’insalata capricciosa richiamata possono restituirla al punto vendita d’acquisto.

Il richiamo delle alternative vegetali al formaggio

Il Ministero ha pubblicato anche il richiamo da parte del produttore di alcuni lotti di filante di anacardi e fresco di anacardi a marchio Vegeluna. La ragione indicata è la presenza dell’allergene senape non indicato in etichetta. I prodotti interessati sono i seguenti:

  • Filante di anacardi Vegeluna, in confezioni da 150 grammi e appartenente ai lotti S403001 con la data di scadenza 21/03/2024 (già passata), S406001 con scadenza 05/04/2024, S407001 con scadenza 12/04/2024, S409001 con scadenza 26/04/2024, S 410002 con scadenza 03/05/2024 e S411002 con scadenza 10/05/2024;
  • Fresco di anacardi Vegeluna, in confezioni da 160 e appartenente ai lotti S235152 con scadenza 20/04/2024, S240919 con scadenza 25/06/2024 e S240949 con scadenza 28/06/2024.

Filante-fresco di anacardi Vegeluna richiamo 26.03.2024L’azienda La Fermenteria Srl ha prodotto le due alternative vegetali al formaggio richiamate. Lo stabilimento di produzione si trova in via Corradi 4 a  Traversetolo, in provincia di Parma.

In via cautelativa, l’azienda raccomanda alle persone allergiche alla senape di non consumare i prodotti con le scadenze e i numeri di lotto sopra indicati. Il consumo dei sue formaggi non è invece rischioso per le consumatrici e i consumatori che non sono allergici alla senape.

Dal primo gennaio 2024 Il Fatto Alimentare ha segnalato 57 richiami, per un totale di 96 prodotti. Clicca qui per vedere tutti gli avvisi di richiamo, i ritiri e le revoche.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos (copertina), Ministero della Salute

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Stevie
Stevie
4 Aprile 2024 17:37

Non capirò mai chi acquista cose come la capricciosa già pronta: solo a vederla mi viene il voltastomaco e poi, prepararsela in casa – oltre a costare decisamente meno – è molto più salutare. Non ci vuole chissà che, alla fine, sia come ingredienti, sia come tempo.

Il sedano rapa, non supera i 3 euro al kg (e ne bastano 100 g, per una dose di capricciosa da 4 persone, in più, il resto si conserva decisamente bene in frigo); le carote possono costare altri 2 euro al kg (ed anche qui ne bastano 100 g); il prosciutto (ne bastano 70 g, se si usano 100 g di verdure) costa forse 2.5 euro all’etto (ma se si prendono i fondi, si spende anche meno) e l’emmenthal non supera i 3 euro per una confezione da 250 g (e nuovamente ne bastano 70 g). Un uovo per la mayonnaise e forse un bicchiere di olio quanto potranno costare?

E, quanto ai tempi, che ci vorrà mai? 10 minuti, forse per tagliare le verdure a julienne con la mandolina, altri 10 per prosciutto e formaggio ed altri 10 malcontati per la mayonnaise (e mentre si tagliano prosciutto e formaggio e si prepara la mayonnaise, le verdure si acidulano da sole in acqua ed aceto).