Il collagene e l’acido ialuronico presenti negli integratori alimentari e aggiunti a prodotti come le barrette proteiche non rendono la pelle più elastica, non migliorano l’aspetto e non riducono le rughe. Si tratta di claim non autorizzati, di risultati vantati senza addurre prove. Nonostante ciò i produttori, negli spot e sulle pagine prodotto di Amazon, propongono messaggi pubblicitari il più delle volte ingannevoli, anche se molto seduttivo. Negli ultimi anni sono stati lanciati sul mercato persino integratori composti da acqua minerale e una quantità irrisoria di acido ialuronico e collagene che vantano promesse analoghe. Anche in questo caso si tratta di illusioni.
Integratori che vantano promesse fantastiche
Basta digitare su Google le due parole magiche per trovare decine di integratori alimentari con acido ialuronico e collagene che millantano promesse. Le frasi si sprecano: “anti-age naturale per l’aspetto della tua pelle”, “un aiuto per la conicità e l’elasticità delle pelle”, “cancella i segni dell’invecchiamento”, “combatte il rilassamento cutaneo”, “può essere assunto per prevenire la comparsa delle rughe e ringiovanire il viso”, “favorisce la normale produzione di collagene per mantenere elastica la pelle e le cartilagini”, “favorisce l’elasticità e l’idratazione della pelle riducendo la comparsa di rughe”, “biopeptidi di collagene idrolizzato che aumentano l’elasticità della pelle, riducendo la comparsa delle rughe”…
Alcuni produttori assicurano il risultato, citando improbabili studi scientifici. Questi, quando esistono, sono condotti nella stragrande maggioranza dei casi in modo scorretto, senza un confronto fra l’integratore e un placebo, e con un numero di partecipanti insufficiente per ottenere un risultato significativo dal punto di vista scientifico.
Nessuna prova della validità dei claim
Per rendersi conto di quanto siano false le promesse, basta dire che sulle confezioni non sono riportate le diciture sulle performance vantate nella pubblicità. Le etichette si limitato a riportare l’elenco degli ingredienti, lo stabilimento di produzione, il lotto e qualche indicazione d’uso come un qualsiasi prodotto alimentare. C’è poi la procedura di notifica presso il Ministero della Salute che consiste nel semplice invio da parte del produttore dell’etichetta. La notifica serve ad aumentare la capacità di monitoraggio da parte del Ministero e delle autorità. “La responsabilità di immettere in commercio alimenti conformi alle normative UE spetta agli operatori del settore alimentare – spiegano al Ministero – noi ci limitiamo a registrare l’immissione in commercio”. La pubblicità dei prodotti non è un affare ministeriale, come del resto non è quella dei prodotti alimentari.
Le aziende prendono in giro i consumatori con promesse fantasmagoriche e vendono a prezzi strabilianti prodotti composti da ingredienti dal costo ridicolo. Il prezzo elevato serve a ‘nobilitare il prodotto’ e permette di realizzare campagne pubblicitarie costose necessarie per convincere le persone a comprare integratori praticamente inutili. Si tratta di puro marketing.
Perché non interviene nessuno?
Siamo di fronte a un comportamento ben conosciuto dalle associazioni di categoria dei produttori e anche dalle autorità ministeriali, che però non fanno praticamente nulla per arginare il fenomeno. Il risultato è che le pubblicità ingannevoli impazzano e gli interventi di censura sono praticamente inesistenti. Ogni produttore è libero di dire quello che vuole, di inventare storie, di vantare risultati esagerati con la quasi assoluta certezza di non avere problemi di sorta. Tutto è lecito e il mercato continua a crescere a ritmi vertiginosi.
Gli integratori sono un settore articolato, composto da prodotti con un certa validità nutrizionale, da molti che dovrebbero integrare l’alimentazione quotidiana ma servono poco (come i multivitaminici) e da tantissimi prodotti inutili. In quest’ultima categoria rientrano quelli a base di collagene e di acido ialuronico, che vantano performance inesistenti. Il paradosso è che nessuno interviene perché tutti gli operatori della filiera sono contenti. Le aziende producono e vendono sempre di più (in Italia nel 2022 abbiamo speso 4 miliardi di euro per gli integratori), i farmacisti ci guadagnano, i media incassano tanti soldi dalla pubblicità, che permette loro di sopravvivere. Poi c’è il Ministero della Salute che osserva indifferente perché non è affar suo. Vittime sono i consumatori, che comprano a caro prezzo integratori convinti di acquistare prodotti che promettono miracoli.
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Avete mai provato su voi stessi un buon integratore a base di collagene e acido ialuronico? Credo proprio di no!
Se il mercato va a gonfie vele è perché i consumatori sono soddisfatti altrimenti non sarebbe così.
Il placebo fa miracoli?
Uno dei tanti studi scientifici pubblicati su PubMed,ma forse non porta i soldi nelle tasche giuste
Sono d’accordissimo , grazie mille per l’informazione. Sarebbe giusto che qualcuno faccia qualcosa .
Forse anche solo l’effetto placebo fa sentire meglio, sono dell’idea di provare e poi valutare
Come al solito il GOVERNO sonnecchia
Quale sono le vostre prove che non funzionano?
Mi permetto di segnalare il taglio “qualunquistico” e superficiale dell’articolo. Che sugli integratori alimentari siano previsti claims salutistici lo decidono i regolamenti europei e la Commissione., le aziende “si adeguano”.
Per quanto riguarda poi gli integratori di collagene suggerisco di approfondire meglio la biochimica dell’assunzione di una materia prima che deve avere determinati requisiti per auspicarsi determinati risultati. Alcuni studi pubblicati, sono meno “scorretti” di come citate nell’articolo (…Questo studio clinico aveva un disegno randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo. È stato condotto secondo la Buona Pratica Clinica applicabile e le Procedure Operative Standard di Ellead Skin and Bio Research (Ellead, Seongnam, Gyeonggi-do, Corea) dal 27 febbraio 2012 al 15 giugno 2012. Il protocollo dello studio è stato rivisto e approvato da il comitato di revisione istituzionale di Ellead (numero di progetto: EL-120208047A003…). Che poi i vari attori della commedia degli integratori alimentari (aziende farmaceutiche, aziende alimentari, ministeri della salute italiani ed europei, fino ad arrivare agli organi distributivi (farmacie, erboristerie, GDO, e-commerce), ci “sguazzano” nel mare magnum della non chiarezza e corretta informazione, ma risulta l’inevitabile conseguenza della non uniformità degli scopi…da una parte la salute dall’altra il profitto.
Il collagene è una proteina costituita da molti amminoacidi, quando è assunta per via orale, come tutti gli altri nutrienti, viene digerita; in maniera molto esemplificativa viene “spezzettata” in tanti aminoacidi che poi vengono utilizzati nei vari distretti corporei a seconda delle necessità. Se anche riuscisse a passare indenne il sistema digerente sarebbe comunque una proteina troppo grande per “entrare” dentro una cellula. Basta conoscere appena le basi di biologia/ biochimica per capire che gli integratori di collagene per via orale, non servono a niente
Buongiorno. In realtà non è proprio così…qual è la fonte di questa affermazione? La digestione del collagene dipende se ad alto o basso peso molecolare. Quest’ultimo, quando digerito, non produce i singoli amminoacidi ma bensì di- e tri-peptidi in maggior quantità rispetto al collagene ad alto peso molecolare, che poi attraversano indenni le cellule dell’epitelio intestinale. Verissimo che molti studi non sono ancora conclusivi oppure controversi, ma occorre, secondo la mia modestissima opinione, non semplificare eccessivamente.
Grazie per le vostre ricerche e inchieste
Piacerebbe a tutti far sparire facilmente le rughe di troppo, quindi ce n’è di terreno fertile x fregature. Per fortuna anche le vostre pubblicazioni ci aiutano ad aprire gli occhi ! Grazie