Meno alcol, meno tumori. Nel nuovo piano europeo per la lotta contro il cancro, la prevenzione attraverso la promozione di una sana alimentazione e di stili di vita salutari hanno un ruolo di primo piano, grazie alla campagna “Healthy Lifestyle 4 All”. Ma alcune misure che la Commissione europea ha intenzione di mettere in atto nei prossimi anni allarmano il settore vitivinicolo italiano ed europeo.
Tra i vari obiettivi del piano europeo contro il cancro c’è quello di ridurre il consumo dell’alcol del 10% entro il 2025. Questo target non dovrebbe sorprendere: l’alcol è stato inserito nella classe 1 delle sostanze cancerogene per gli esseri umani dell’Agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro (Iarc) e il 29% delle morti legate all’alcol sono causate da tumori. In quest’ottica la Commissione intende rivedere la tassazione europea e proporrà l’indicazione obbligatoria di ingredienti e dichiarazione nutrizionale sulle bottiglie entro la fine del 2022.
Ma le misure che spaventano di più le associazioni dei produttori italiani sono altre. In primis, l’introduzione entro il 2023 di un’etichettatura di allerta obbligatoria sulle bottiglie degli alcolici, già presente in alcuni Paesi del mondo. E poi, la revisione delle politiche di promozione delle bevande alcoliche, che potrebbe comportare un’esclusione dai fondi dedicati alla promozione dei prodotti agroalimentari sul territorio europeo. Attualmente, le bevande alcoliche che possono beneficiarne sono quelle con indicazioni geografiche protette o realizzati con uve di specifiche varietà.
“La Commissione – si legge tra gli approfondimenti sul piano europeo – sta riesaminando la politica di promozione dei prodotti agricoli affinché possa contribuire più efficacemente alla produzione e al consumo sostenibili e accompagnare la transizione verso una dieta basata su prodotti di origine vegetale, più ricca di frutta e verdura e meno abbondante di carni rosse e trasformate e di altri alimenti associati al rischio di tumori.”
Al momento però non sembra che ci sia l’intenzione a mettere sullo stesso piano tutte le tipologie di bevande alcoliche. Come riporta Agrifood Today, per tranquillizzare il settore vitivinicolo europeo che ha subito espresso preoccupazioni per gli effetti del piano, il vice presidente della Commissione europea Margaritis Schinas ha dichiarato che “l’Europa non etichetterà il vino come un prodotto nocivo. Il vino è sempre stato parte del nostro stile di vita europeo, fin dall’antichità”.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Riguardo all’alcol avevo letto anni fa che gli studi di cancerogenità in vitro non avevano poi trovato riscontro in studi epidemiologici, soprattutto per il vino, però so anche che talvolta gli studi sono pilotati.
Esistono studi epidemiologici aggiornati su uso moderato di alcol?
(chiedo per un amico)
https://www.cancer.gov/about-cancer/causes-prevention/risk/alcohol/alcohol-fact-sheet
“According to the federal government’s Dietary Guidelines for Americans 2015-2020, individuals who do not drink alcohol should not start drinking for any reason. It recommends that if alcohol is consumed, it should be done in moderation and defines moderate alcohol drinking as up to one drink per day for women and up to two drinks per day for men. […] The evidence indicates that the more alcohol a person drinks—particularly the more alcohol a person drinks regularly over time—the higher his or her risk of developing an alcohol-associated cancer. Even light drinkers (those who have no more than one drink per day) and binge drinkers have a modestly increased risk of some cancers (3–7).”
https://www.cancer.org/cancer/cancer-causes/diet-physical-activity/alcohol-use-and-cancer.html
“According to the American Cancer Society Guideline for Diet and Physical Activity for Cancer Prevention, it is best not to drink alcohol.”
Allo stato attuale, non esistono studi che assolvano un consumo moderato di alcolici dal causare cancro. Lo ribadisce anche questo portale in articoli precedenti.
Comunque, si tratta di una patologia multifattoriale. Più fattori di rischio sono presenti, maggiori sono le probabilità di ammalarsi.
Spiacente, ma da qui non si scampa. Meglio limitare il consumo a poche, ristrette occasioni, e pure diluite nel tempo.
Ho notato che diverse serie tv prodotte da Netflix e altre piattaforme simili propongono un consumo esagerato di alcolici (i protagonisti compaiono frequentemente con una bottiglia di birra o un bicchiere di vino o di superalcolico in mano, anche in situazioni che potrebbero essere proposte diversamente). Mi sembra che dove si limiti la pubblicità di bevande alcoliche, soprattutto in alcune fasce orarie per risparmiare gli adolescenti, si aggiri l’ostacolo promuovendone l’uso nei prodotti per la tv. Ho provato a cercare in rete notizie ma non solo non ho trovato nessuna discussione in merito ma addirittura compaiono pagine come https://www.hallofseries.com/serie-tv/serie-tv-piu-alcoliche-sempre/