Obesi adulti: sempre più numerosi in Europa, soprattutto nel Regno Unito. In Italia va meglio, ma la prevenzione è cruciale. Il rapporto Eurostat
Obesi adulti: sempre più numerosi in Europa, soprattutto nel Regno Unito. In Italia va meglio, ma la prevenzione è cruciale. Il rapporto Eurostat
Dario Dongo 29 Novembre 2011Gli europei adulti obesi sono tra l’8 e il 25% della popolazione: il rapporto pubblicato il 24 novembre da Eurostat conferma l’incidenza endemica dell’obesità nel nostro continente. Il dato si riferisce al periodo 2008/2009. Poca è la differenza tra uomini e donne, mentre ci sono ampie variazioni da un Paese all’altro. La percentuale cresce con l’avanzare dell’età e diminuisce dove la scolarizzazione è più elevata.
L’obesità non è semplicemente una questione estetica: è una malattia[1] che già ora affligge un decimo della popolazione mondiale, come attestato da uno studio dell’Imperial College di Londra e dell’Università di Harvard e riportato da Ilfattoalimentare. Ciò che è peggio, questa patologia è raddoppiata a livello planetario negli ultimi trent’anni, trascinandone con sé molte altre, dal rischio cardiovascolare al diabete di tipo 2.
Bisogna intervenire subito, anzitutto sul fronte della prevenzione. Formare i pediatri e i medici di base, informare gli insegnanti, i bambini e gli studenti sul ruolo cruciale di uno stile di vita e una dieta equilibrata per la salute e la serenità.
La “European Health Interview Survey” (Ehis), pubblicata il 24 novembre dall’ufficio statistico dell’Ue – Eurostat, fotografa lo stato di salute dei cittadini dai 18 anni in su in 19 Paesi membri (2008/2009).
I dati più allarmanti provengono da Regno Unito (dove è obeso il 23,9% donne e il 22,1% uomini), Malta (rispettivamente 21,1% e 24,7%), Ungheria (21,4% uomini), repubbliche baltiche (Lettonia 20,9%, Estonia 20,5%, per le donne) e Repubblica Ceca (18,4% uomini). Numeri purtroppo vicini a quelli degli Usa: la patologia affligge il 26,8%% delle donne e il 27,6% degli uomini (dati 2009).
Lo stile di vita della popolazione adulta risulta migliore nelle aree mediterranea e balcanica: Romania (8% donne e 7,6% uomini obesi), Italia (9,3% e 11,3%), Bulgaria (11,3% e 11,6%) e Francia (12,7% e 11,7%).
L’obesità aumenta sensibilmente col trascorrere degli anni, con le sole eccezioni del Regno Unito dove la situazione è già grave per le donne nelle prime fasce di età considerate (18-25, 25-44) e per gli uomini in quella successiva (45-64).
Infine, la malattia è marcatamente diffusa nei segmenti sociali con un basso livello di scolarizzazione: in tutti i Paesi considerati per quanto riguarda le donne, in 11 su 19 per gli uomini.
foto: Photos. com
Per maggiori informazioni:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_PUBLIC/3-24112011-BP/EN/3-24112011-BP-EN.PDF
[1] la diagnosi dell’obesità è matematica: Indice di Massa Corporea>30. Tale Indice (IMC) esprime la densità della superficie del corpo ed è misurato dividendo il peso per l’altezza: IMC = (kg) / altezza (m)2
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Avvocato, giornalista. Twitter: @ItalyFoodTrade