Il ministero della salute ha diffuso il richiamo di numerosi lotti di semi di sesamo, mix di semi e mix girasole, sesamo e zucca bio a marchio Cerreto Amanti del Biologico, ancora una volta per la presenza di ossido di etilene oltre i limiti di legge nel sesamo proveniente dall’India. Il richiamo è stato pubblicato anche da Esselunga, Gros Cidac e Coop. I prodotti interessati hanno le seguenti caratteristiche:
- Semi di sesamo bio in confezione da 250 grammi con i numeri di lotto 20B1106, 20B1110, 20B1131, 20B1620, 20B1714 e 20B1933.
- Mix di semi bio in confezione da 250 grammi con i numeri di lotto 20B1168, 20B1259, 20B1624, 20B1744, 20B1934 e 20B2008.
- Mix girasole, sesamo e zucca bio Le Fantasiose in confezione da 35 grammi con il numero di lotto 20B2017.
I semi di sesamo e i mix richiamati sono stati prodotti da Cerreto Srl nello stabilimento di via G. Verdi 15, a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare i prodotti con i numeri di lotto segnalati e restituirli al punto vendita d’acquisto. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’azienda all’indirizzo email info@cerretobio.it oppure al numero 0522 475811.Metro, invece, ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di gamberetti (gambero rosa) a marchio Medipesca per la presenza di solfiti oltre i limiti di legge. Il prodotto coinvolto è stato distribuito in buste da 500 grammi con il numero di lotto 9014280820 e la scadenza 28/02/2022.
I gamberetti richiamati sono stati prodotti da Medipesca Srl nello stabilimento di via D. Modugno 4 a Mazara del Vallo in provincia di Trapani (marchio di identificazione: IT2068CE).
Per precauzione, si raccomanda, in particolare alle persone allergiche ai solfiti, di non consumare i gamberetti con il numero di lotto segnalato e restituirli al punto vendita d’acquisto.
Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 130 richiami, per un totale di 160 prodotti, e 4 revoche. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.