Aggiornamento del 3 giugno 2020
Zerbinati, l’azienda produttrice della zuppa di verdure con legumi e cereali a marchio Esselunga che era stata richiamata per sospetta presenza di botulino, rende noto che le analisi svolte sul prodotto dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Piemonte hanno accertato “la totale assenza di contaminazione microbiologica e nello specifico la totale assenza di spore e tossine botuliniche.”
Inoltre, “sono state effettuate approfondite ispezioni in azienda da parte dell’autorità competente durante le quali non è stata riscontrata alcuna anomalia o presenza di non conformità sull’intero processo produttivo”, scrive Zerbinati nel suo comunicato. “Pertanto l’azienda si ritiene totalmente estranea alla problematica, in quanto la presunta contaminazione microbiologica non è –in nessun modo – riconducibile alla sua produzione e alla sua attività”.
Il richiamo della zuppa Esselunga per sospetto botulino
Con la fase 2, compaiono anche i primi due richiami alimentari, che non venivano più pubblicati da oltre un mese. Il primo avviso è stato diffuso dal ministero della Salute e da Esselunga e riguarda un lotto di zuppa di verdure con legumi e cereali a marchio Esselunga per la sospetta presenza di botulino. Il prodotto interessato è venduto in confezioni da 620 grammi con il numero di lotto 20-113 e la data di scadenza 20/05/2020. La zuppa richiamata è stata prodotta per Esselunga da Zerbinati Srl, nello stabilimento di via Salmazza 7, a Borgo San Martino, in provincia di Alessandria.
A scopo precauzionale, si raccomanda di non consumare la zuppa con il numero di lotto segnalato e restituirla al punto vendita Esselunga dove è stata acquistata. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il servizio clienti della catena al numero verde 800 666555.
Il richiamo della crescia Il Viaggiato Goloso
Il secondo richiamo è stato pubblicato da Iper e interessa un lotto di crescia sfogliata di Urbino a marchio Il Viaggiator Goloso, per una contaminazione da soia non dichiarata in etichetta. Il prodotto coinvolto è venduto in confezioni trasparenti da tre pezzi (450 grammi), con il numero di lotto 20.275 e il termine minimo di conservazione 20/06/2020. La crescia sfogliata coinvolta è stata prodotta da Il Panaro Food Srl nello stabilimento di via P. Mazzacchera 7, a Urbino.
Si raccomanda alle persone allergiche alla soia di non consumare il prodotto con il numero di lotto interessato dal richiamo e restituirla al punto vendita. La crescia richiamata è sicura per i consumatori che non sono allergici alla soia.
Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato41 richiami, per un totale di 58 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Pare che l’avviso di ritiro della Zuppa di cereali e verdure sia stato pubblicato ieri 20 maggio, e che il lotto in oggetto aveva scadenza 20 maggio ?!?!?! Non è un po’ tardi? Probabilmente il prodotto è stato già consumato e digerito, pertanto forse occorre dare indicazioni su cosa fare a chi l’ha consumato, o no?