Il ministero della Salute ha diffuso il richiamo di alcuni lotti di misto di frutta secca ed essiccata Mix Break Wellness a marchio Milani Frutta Secca per la presenza di livelli dell’insetticida carbofuran e del fungicida esaconazolo oltre i limiti di legge nelle bacche di goji presenti tra gli ingredienti. I prodotti interessati sono:
- MIX01 Mix Break Wellness in busta da 200 grammi con il numero di lotto H9085 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 25/03/2020
- MIX05 Mix Break Wellness in busta da 1 kg con il numero di lotto F9107 e il Tmc 16/04/2020
- MIX 06 Mix Break Wellness in busta da 280 grammi con i numeri di lotto C9124 e il Tmc 25/05/2020 e A9084 con Tmc 23/03/2020.
Il mix di frutta secca richiamato è stato prodotto da Milani Frutta Secca di Milani Remigio e c. Snc, nello stabilimento di via Trieste 45 a Occhiobello, in provincia di Rovigo.
Il richiamo è collegato a quello di alcuni lotti di bacche di goji prodotte dall’azienda Mainardi Nicola pubblicato dal ministero della Salute l’11 marzo 2020 e scattato per la presenza degli stessi pesticidi.
A scopo precauzionale, si consiglia di non consumare i mix di frutta secca con i numeri di lotto segnalati e restituirli al punto vendita dove sono stati acquistati.
Dal 1° gennaio 2020, Il Fatto Alimentare ha segnalato 33 richiami, per un totale di 47 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Per capire come funziona il servizio di allerta alimentare e come viene effettuato il ritiro dei prodotti dai punti vendita leggi il libro “Scaffali in allerta” edito da Il Fatto Alimentare. È l’unico testo pubblicato in Italia che rivela i segreti e le criticità di un sistema che ogni anno riguarda almeno 1.000 prodotti alimentari. Nel 10-20% dei casi si tratta di prodotti che possono nuocere alla salute dei consumatori, e per questo scatta l’allerta. Il libro di 169 pagine racconta 15 casi di richiami che hanno fatto scalpore. I lettori interessati a ricevere l’ebook, possono fare una donazione libera e ricevere in omaggio il libro in formato pdf “Scaffali in allerta”, scrivendo in redazione all’indirizzo ilfattoalimentare@ilfattoalimentare.it
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.