Le donne italiane durante la gravidanza non mangiano come dovrebbero. Lo rivela una ricerca svolta dal Crea, nell’ambito del progetto internazionale Supre (International survey on food supplements: consumption, attitudes and understanding of the health effects by pregnant women), i cui risultati sono stati presentati al congresso “Shaping the Future of Pediatrics” all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
L’indagine è stata condotta utilizzando un mezzo inconsueto: Facebook. Attraverso un questionario 557 donne in gravidanza hanno risposto a 45 domande sulle abitudini alimentari, sullo stile di vita e sull’uso di integratori. Così si è scoperto che quasi 9 donne su 10 (89,8%) non consumano le famose cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate, l’83% non mangia abbastanza pesce e il 15% non assume gli integratori alimentari raccomandati in gravidanza (per esempio, quelli di acido folico).
“I dati sono preoccupanti – spiegano Stefania Ruggeri e Laura Censi, ricercatrici del Crea e coordinatrici dello studio – perché, anche un in momento importante come quello della gravidanza, le donne non si alimentano in modo corretto. La buona alimentazione in questo periodo della vita è fondamentale non solo per l’esito della gravidanza ma anche per le basi della salute del bambino e dell’adulto”.
Durante la gravidanza, infatti, le donne dovrebbero consumare tre o quattro porzioni di verdura e due o tre di frutta ogni giorno, che contribuiscono a soddisfare il fabbisogno di vitamine e minerali, aumentato dalle richieste del bambino, e di acqua. Inoltre, le donne incinte dovrebbero consumare due o tre porzioni di pesce alla settimana per garantire il giusto apporto dell’acido grasso essenziale DHA, importante per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino. Bisogna ricordare, però, di limitare il consumo di pesci di grossa taglia, perché possono contenere quantità elevate di mercurio.
Nella dieta di una donna incinta, poi, non devono mai mancare i cereali integrali e i legumi, che sono importanti fonti di fibre e folati. Al contrario, l’alcol deve essere completamente evitato. Per aiutare le donne in gravidanza a gestire la propria alimentazione (e non solo) l’Ospedale Bambino Gesù ha creato, con la collaborazione del Crea, il sito “Mamma in forma”, dove basta registrarsi per ricevere i consigli degli esperti.
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Riguardo all’alcool bisognerebbe essere molto più incisivi nello sconsigliarne l’assunzione anche prima del concepimento , ci sono montagne di studi che indicano che gli effetti dannosi del bere alcolici si protraggono per mesi anche dopo aver smesso di assumerli e sono un serio pericolo per il feto.