Asiago Alaska

Sono da poco tornato da un viaggio in Alaska, dove, oltre ad ammirare la bellezza della natura, mi sono divertito a curiosare fra gli scaffali dei market locali per approfondire in qualche modo la cultura alimentare del territorio. Mi sono imbattuto in diverse imitazioni di prodotti alimentari italiani, quello che mi ha maggiormente sorpreso è stato un formaggio stagionato 6 mesi denominato “Asiago Cheese”, come mostrano le foto in allegato. Il formaggio viene commercializzato con il marchio “Boar’s Head”, sull’etichetta è riportata la frase “Italian Alpine style”, vi garantisco che l’aspetto e il gusto non hanno praticamente nulla in comune con il vero Asiago DOP. Mi chiedo se, come in tanti altri casi, non si possa fare nulla per difendere il vero “made in Italy” e i prodotti tipici del nostro Paese.

Francesco

Asiago AlaskaLa lettera evidenzia un problema ancora di difficile soluzione, quello della tutela dei prodotti Dop e delle denominazioni tipiche di alimenti nostrani all’estero. Alcuni Paesi come il Canada e gli Stati Uniti, tra cui l’Alaska, riconoscono la legittimità solo di pochissime Dop Italiane e quindi non considerano violazione l’appropriazione di un nome di un prodotto (in questo caso Asiago) che in Europa è tutelato dalla legislazione. La questione è economica ma anche culturale. Questi Paesi hanno una scarsa cultura alimentare e gastronomica rispetto all’Europa, l’immaginario collettivo fatica a riconoscere un così elevato numero di prodotti alimentari protetti e tutelati per differenze legate alla storia al territorio e alla tradizione culinaria.

Grazie a questa filosofia ci sono numerose imprese, anche di italiani o francesi, che ispirandosi alla tradizione del Paese di origine, propongono imitazioni come quella che il lettore segnala che però riportano il nome del prodotto Dop.

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