Sono sempre di più i consumatori che riscoprono il piacere di prepararsi da sé pane, pasta, conserve e, ovviamente, anche succhi di frutta e verdura. Proprio per questo negli ultimi anni sugli scaffali dei negozi di elettrodomestici si sono moltiplicati i modelli di centrifughe, affiancate poi dagli estrattori. Ma quali sono i migliori? La rivista francese 60 Millions de Consommateurs ha provato a rispondere alla domanda, portando in laboratorio cinque modelli per tipo.
Ma prima di tutto, che differenza c’è tra una centrifuga e un estrattore? Le centrifughe, come fa intendere il loro nome, utilizzano delle lame e la forza centrifuga per estrarre la polpa della frutta e della verdura e un filtro per separare il succo. Gli estrattori, invece, schiacciano frutta e verdura contro le maglie di un setaccio grazie alla rotazione di una coclea. In generale, le centrifughe lavorano molto più rapidamente degli estrattori, ma sono anche più rumorose.
Per quanto riguarda le centrifughe, la Philips Quick Clean HR 1857/70 (100 €) si è aggiudicata il titolo di migliore del test, grazie alle sue buone performance nella produzione del succo, che è anche apprezzato dal panel di assaggiatori. È la centrifuga meno rumorosa ed è anche abbastanza facile da usate, ma è difficile da pulire. Un’altra nota negativa è la perdita pronunciata di fibre rispetto al prodotto iniziale, mentre rimangono buone quantità di vitamina C.
Giudizio generale accettabile per gli elttrodomestici Electrolux EJE977 (70 €) e Proline JE35, che però hanno delle performance inferiori e sono più rumorose rispetto alla centrifuga Philips. La grossa differenza tra i due prodotti è che il primo conserva la vitamina C e le fibre di frutta e verdura, che invece si perdono con il secondo. Le altre due centrifughe analizzate hanno ottenuto un giudizio globale insufficiente. Si tratta della Moulinex Easy Fruit Metal JU61 (100 €) e la Séverin Technik Zum Geniessen ES3566 (50 €). Entrambi i modelli hanno performance insoddisfacenti e sono molto rumorose.
Nessun prodotto bocciato, invece, nel test degli estrattori. Il migliore è risultato essere il modello Moulinex Juiceo ZU150810 (120 €), che ha fatto registrare giudizi buoni o molto buoni in quasi tutte le prove. L’unico vero difetto di questo prodotto è la perdita delle fibre. Tutti gli altri estrattori hanno ottenuto un voto globale accettabile: si tratta del Siméo Nutri Jus PJ552 (180 €), l’Essentiel B Pitaya (100 €), il Tristar Slow Juicer SC-2303 (90 €) e il Magimix Juice Expert 3 (270 €). Quest’ultimo prodotto ha ricevuto alcuni giudizi insufficienti, in particolare nelle performance durante l’uso intensivo, cioè con grossi volumi di frutta e verdura.
In generale, il succo prodotto dagli estrattori è piaciuto di più agli assaggiatori rispetto a quello ottenuto con le centrifughe, ricevendo giudizi compresi tra il ‘buono’ e il ‘molto buono’. Nel test francese, gli estrattori vincono anche nel confronto delle performance, della facilità d’uso e del rumore.
In ogni caso, qualsiasi elettrodomestico si scelga, bisogna ricordare una cosa: i succhi di frutta e verdura contengono quantità di zuccheri liberi paragonabili a quelli presenti in una qualsiasi bevanda gassata. Per questo l’Oms raccomanda di non berne più di un bicchiere al giorno.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
L’articolo non tiene conto delle caratteristiche tecniche degli apparecchi, fondamentali per stabilire il reale valore qualitativo dei prodotti.
Es. Nel caso degli estrattori, velocita’ dei giri al minuto, qualità delle plastiche e degli altri materiali che vengono a contatto con i cibi, facilità di pulizia.
Ma mangiare la frutta e la verdura così com’è???
Il protocollo con cui è fatto il test funziona per una lavatrice, nel caso di trasformatori di frutta è indispensabile valutare i nutrienti che arrivano nel bicchiere. La prova parla di zuccheri semplici che è ovvio non vengano trattenuti, ma non spiega perché rimanga la vitamina C o quanta fibra veramente arrivi nel bicchiere. Da quello che sappiamo sia con l’estrattore e ancor di più con la centrifuga, pochissimi micronutrienti e fibre rimangono nel succo: le vitamine idrosolubili, fotosensibili o termolabili che fine fanno? Se non volete mangiare frutta fresca ma berla, molto meglio un frullato veloce e bevuto appena fatto e non conservato.
Si concordo con entrambi i pareri, per Federico: a mio avviso mangiare frutta e verdura cosi come sono è sempre la cosa migliore ma teniamo conto che forse il 95% della popolazione è lontana dalle 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Lo dico a ragion veduta in quanto sono un produttore di frutta e verdura biologiche. Io l’ho comprato principalmente perchè farci la passata di pomodoro è una passeggiata…oltre al fatto che abbiamo quantità notevoli di frutta e verdura invendibili ma mangiabili…e più di 3-4 kg al giorno di ortofrutta (siamo 2 adulti e 2 bambini) faccio fatica ad utilizzare 🙂 . In questo modo, ho pensato, possiamo consumarne di piu. Ecco si…noi mangiamo l’equivalente di ortofrutta di 5-6 famiglie in pratica!! Altra cosa che chiedo a chi ha scritto l’articolo: un conto sono gli zuccheri aggiunti (cosa presente in quasi tutte le bevande) un’altro sono gli zuccheri naturalmente presenti. Quindi mi stupisce l’ultima frase: : “i succhi di frutta e verdura contengono quantità di zuccheri liberi paragonabili a quelli presenti in una qualsiasi bevanda gassata.” Mi sa che siamo ben lontani dalla quantità di zucchero raffinato presente in una lattina di Fanta
Teniamo presente che spremute, centrifughe, estratti sono di fatto il prodotto concentrato di una sostanziosa quantità di frutta intera (e relativi zuccheri), con lo svantaggio di saziare meno a parità di peso.
Aldilà del fattore “fisiologico”, mi pare che i dati suffraghino l’affermazione: verifichi le Kcal totali e la percentuale di zuccheri tra quantità analoghe di spremuta fresca d’arancia e Coca-Cola, ad esempio (senza considerare ovviamente le bevande a base di frutta con zuccheri aggiunti).
Signora Elena, il problema dei succhi di frutta (compresi quelli ottenuti per centrifugazione o estrazione) è che, venendo meno fibra ed altri componenti presenti in un frutto assunto tal quale, gli zuccheri ivi presenti vengono assorbiti rapidamente dall’organismo causando più o meno gli stessi danni apportati dagli zuccheri aggiunti in una bevanda. Sarebbe auspicabile che un centrifugato o un estratto contenessero un buon quantitativo di fibre per mitigare l’effetto negativo degli zuccheri presenti nella bevanda.
Nelle caratteristiche tecniche, al di là della qualità delle plastiche , potenza motore e lentezza dei giri, bisogna soprattutto considerare i blocchi. Sono reduce da un’esperienza logorante : comprato un costoso VIVO BIG MOUTH-SLOW , pagato 300€, che andava continuamente in blocco, blocchi in alcuni casi irremovibili, che hanno richiesto sostituzioni, almeno 3, da parte della casa produttrice, finché esausta, non ho rinunciato, chiedendo di non inviarmi più il prodotto, chiedendo il rimborso dei danni, che difficilmente otterrò.
Ho comprato un efficientissimo Girmi, pagato in promozione 70€ , che forse non ha la stessa qualità delle plastiche e, leggero e meno ingombrante , forse neanche la stessa potenza del motore, ma non si è mai bloccato e funziona benissimo.