Curcuma, integratori ed epatite: naturale non vuol dire innocuo. Attenzione all’uso prolungato: problemi al fegato per il 5% dei consumatori
Curcuma, integratori ed epatite: naturale non vuol dire innocuo. Attenzione all’uso prolungato: problemi al fegato per il 5% dei consumatori
Giulia Crepaldi 20 Giugno 2019Dalla segnalazione dei primi due casi di epatite colestatica acuta avvenuta lo scorso 13 maggio, sono stati ritirati e richiamati 13 integratori alimentari a base di curcuma e curcumina (l’ultimo solo ieri, 20 giugno), il cui consumo è stato correlato a diversi ricoveri per problemi al fegato, arrivati ormai a quota 19. Nonostante sia trascorso più di un mese, il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità tacciono ancora sulle cause delle epatiti, salvo comunicare che non sono di origine infettiva. Non è chiaro se siamo davanti a problemi nella formulazione dei prodotti, a una contaminazione, oppure se si tratta di casualità dovuta al fatto che le persone colpite siano suscettibili agli effetti collaterali della curcuma.
In assenza di risposte ufficiali, la Società italiana di gastoenterologia ed endoscopia digestiva (Sige) prova a fare il punto della situazione, partendo da un dato: in Europa e negli Stati Uniti, il 65% delle persone usa integratori naturali per curare le malattie del fegato e, nella maggior parte dei casi, non lo dice al proprio medico. Questo accade perché integratori e preparati erboristici sono considerati sicuri e privi di effetti collaterali. Ma non è sempre così, soprattutto quando ci si affida al ‘fai da te’.
Negli ultimi anni sono stati segnalati diversi casi di epatotossicità associati all’assunzione di curcumina, proprio in concomitanza con il boom di questi integratori, e con tutta probabilità le epatiti registrate in Italia si inseriscono in questo trend globale.“Dall’Università dell’Arizona, a Tucson, è arrivata la segnalazione di un caso di epatite autoimmune, che si è manifestata in una donna di 71 anni che assumeva prodotti a base di curcumina, per i suoi effetti protettivi nei confronti delle patologie cardiovascolari” spiega Patrizia Burra, docente di gastroenterologia all’Università di Padova e vicepresidente della Sige. Una volta smesso di prendere l’integratore, l’epatite è scomparsa.
Secondo gli esperti, il 5% delle persone che consumano integratori a base di curcuma hanno riportato problemi al fegato, soprattutto quando sono assunti per più di un mese. Le cause esatte del danno epatico non sono ancora chiare. La tossicità potrebbe essere correlata ad alcuni componenti degli integratori che interagiscono con la curcumina, ma è anche possibile che i prodotti interferiscano con l’azione di alcuni farmaci assunti contemporaneamente agli integratori. La maggior parte dei soggetti colpiti da epatite associata al consumo di curcuma sono donne anziane, che probabilmente assumono anche medicinali e che non riferiscono al medico di prendere integratori.
La vicenda della curcuma ha messo in evidenza ancora una volta la necessità di assumere integratori solo su raccomandazione e sotto controllo medico. I danni al fegato spesso compaiono in maniera imprevedibile, perché dipendono dalle caratteristiche genetiche delle singole persone. In ogni caso quando si verificano strani sintomi in seguito all’assunzione di un integratore è buona regola avvertire il medico.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Naturale non vuol dire sicuro, questo è vero, ma nel caso specifico, la curcumina degli integratori era completamente in parte di origine sintetica, non estrattiva
Per la verità i prodotti erboristici del tutto privi di effetti collaterali sono solo 3 (la fonte è il dottor Ciro Vestita fitoterapeuta di Linea Verde ed altre trasmissioni TV) peraltro non mi ricordo quali e non le troverà sul web, lo disse in un intervento in tv. Troverà invece facilmente sul web suoi scritti in cui scrive “piante innocue? Niente di più falso”. La fitoterapia va quindi benissimo, tenendo conto dei pro e dei contro. Che ci sono per TUTTE (praticamente) le piante erboristiche, integratori, naturali o come le volete definire.
Io consumo integratori a base di curcuma da molti anni e non ho avuto nessun disturbo… però la mia alimentazione è equilibrata e non abbonda di grassi animali né fritti. Penso che le persone che hanno avuto problemi al fegato hanno un’alimentazione sbagliata, questa può essere una causa dei loro problemi; mangiano male e prendono integratori per proteggersi ma gli integratori non fanno miracoli. Io prendo ogni giorno una miscela fatta da me di parti uguali di curcuma, zenzero e canella, ad analisi fate recentemente mi è risultata solo la glicemia un po’ bassa ma il resto di analisi per il fegato sono tutte buone. Ho fatto un’abitudine di fare 2 controlli all’anno perché 3 anni fa sono dimagrito 40 kg e le mie analisi sono sempre in norma.
Molti i casi personali (e de micuggino) che esaltano i miracolosi effetti di Stamina, Di Bella, gluten free e ortoressie più o meno tragicomiche.
La valutazione obiettiva con rigoroso e prolungato metodo scientifico validato da protocolli internazionali è un’altra cosa… Cose di un altro mondo lontano, lontanissimo dall’attuale CIALTRONEVO
Ecco, sui motivi di questo strano effetto aspettavo di saperne di più, visti i numerosi ritiri di cui ci avete dato notizia. Quindi non si sa ancora. Avevo pensato si fosse trattato di contaminazione, come nel caso dei frutti di bosco.
Gentile Osvaldo,
nel momento in cui scrivo, il ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità non hanno ancora dato informazioni sulla causa delle epatiti, ma solo che tutte le persone che sono state colpite hanno consumato degli integratori a base di curcuma o curcumina, che sono poi stati segnalati. Solo alcune aziende hanno scelto di richiamare precauzionalmente i prodotti: se si fosse trattato di una contaminazione accertata i richiami sarebbero stati disposti direttamente dalle autorità sanitarie. Per il momento non sembra che si tratti di una contaminazione.
Innanzitutto bisognerebbe trovare una risposta a questa domanda: come mai ci sono stati casi di epatite solo quest’anno e a distanza così ravvicinata? È chiaro che il problema non sta nell’integrare curcuma, curcumina e piperina di per sé, dato che non si tratta di una novità, ma vengono già utilizzati da più anni. Probabilmente si tratta se non di una contaminazione (forse di un tipo ancora sconosciuto?), di un qualche tipo di “inquinamento” dei lotti alla fonte. Bisognerebbe controllare la provenienza dei lotti per vedere se c’é qualche piantagione comune da cui provengono le materie prime (forse é già stato fatto?).
A titolo di esempio, qualche anno fa, in Germania, si erano verificati dei casi di intossicazione alimentare dopo aver mangiato zucchini, coltivati nell’orto casalingo, perchè crescevano vicino a delle zucche da decorazione, e gli zucchini avevano poi un contenuto di cucurbitacina troppo alto. Ora pensiamo a cosa potrebbe succedere se i lotti di curcuma, curcumina o piperina in questione avessero subito una cosa del genere e venissero assunte in quantità più concentrate come in un integratore.
In secondo luogo sarebbe interessante sapere se casi simili si sono verificati anche in altri stati europei o solo in Italia