Le bevande light non aiutano a tenere sotto controllo il peso dei bambini. Per la lotta all’obesità, l’acqua è meglio dei dolcificanti
Le bevande light non aiutano a tenere sotto controllo il peso dei bambini. Per la lotta all’obesità, l’acqua è meglio dei dolcificanti
Agnese Codignola 22 Maggio 2019Far bere ai bambini bevande con dolcificanti non li aiuta a tenere sotto controllo le calorie totali, anche se il l’assunzione globale di energia è inferiore a quella che si ha quando possono consumare indiscriminatamente le bibite zuccherate. Probabilmente ciò dipende da diversi fattori tra i quali i circuiti metabolici attivati dagli edulcoranti, che possono avere come esito l’aumento dell’appetito, e dal fatto che un bambino abituato a bere liquidi dal sapore dolce cercherà lo stesso gusto anche in altri alimenti e in generale avrà un’alimentazione meno sana. Ma quale che sia la spiegazione, il dolcificante non sembra essere lo strumento giusto per evitare che i bambini acquistino troppo peso.
Il collegamento – che non dimostra un rapporto di causa-effetto tra il consumo di bevande dolcificate e calorie – è stato ribadito in uno studio pubblicato su Pediatric Obesity dai ricercatori della Chan School of Medicine di Harvard. Gli scienziati hanno analizzato le abitudini di oltre 7 mila bambini del periodo compreso tra il 2011 e il 2016, suddividendo ciò che avevano bevuto in tre categorie: le bevande a elevato tenore di zuccheri (tutte quelle con zuccheri aggiunti), quelle a basso conteggio calorico (come le bibite dietetiche, quelle per lo sport, alcuni tipi di tè freddo e i succhi con dolcificanti) e l’acqua. Le bevande sono state poi messe in relazione con le calorie totali assunte nelle 24 ore in base ai dati della rilevazione chiamata National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES).
Il risultato è stato che i bambini che bevevano i prodotti più dolci assumevano in media 312 calorie al giorno (156 delle quali proprio da una bevanda zuccherata) in più rispetto a quelli che bevevano acqua, ma quelli che bevevano bibite dolcificate ne assumevano 196 (60 delle quali dalle bibite stesse) in più rispetto ai controlli: un valore quindi tutt’altro che nullo. Chi poi non faceva distinzioni tra bevande zuccherate ed edulcorate artificialmente, assumeva in media ben 459 calorie in più rispetto a chi beveva solo acqua, 184 delle quali provenienti dalle bibite.
Lo studio ne conferma un altro o, per meglio dire, una metanalisi uscita nel 2019, che aveva preso in esame 56 ricerche relative proprio al legame tra bevande dolcificate, peso e grasso addominale e aveva concluso che, nella migliore delle ipotesi, l’effetto degli edulcoranti era nullo, o molto confuso. Negli anni precedenti ce ne sono stati molti, giunti nella quasi totalità dei casi alla conclusione che i dolcificanti non hanno effetti positivi e ne possono avere di negativi. Per questo, soprattutto nel caso dei bambini, che devono ancora acquisire abitudini che in seguito diventano consolidate, il consiglio è quello di abituarli a bere acqua o, al massimo, acqua insaporita con qualche goccia di succo di frutta estratto sul momento, per esempio di limone o frutti di bosco, e nulla più.
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Giornalista scientifica
“il consiglio è quello di abituarli a bere acqua o, al massimo, acqua insaporita con qualche goccia di succo di frutta estratto sul momento, per esempio di limone o frutti di bosco, e nulla più.”
Adesso in vendita la bottiglietta da 0.5lt “Sant’Anna Fruity Touch al Limone o frutti rossi”, per un’esperienza più appagante, abituare i bambini a bere acqua dal gusto dolce è essenziale per indirizzarli progressivamente verso il consumo di bevande molto più zuccherate.