Padelle antiaderenti, Ikea si riconferma tra le migliori nel test francese di Que Choisir: per un buon prodotto non serve spendere tanto
Padelle antiaderenti, Ikea si riconferma tra le migliori nel test francese di Que Choisir: per un buon prodotto non serve spendere tanto
Giulia Crepaldi 7 Febbraio 2019Per comprare una buona padella antiaderente non serve spendere un capitale. Lo dimostra l’ultimo test di Que Choisir, il magazine dell’associazione francese dei consumatori UFC, che ha portato in laboratorio 11 padelle antiaderenti rivestite di teflon e quattro in ceramica, una volta considerate una valida alternativa alle classiche antiaderenti, ma ora passate un po’ di moda.
Per valutare le performance delle padelle, sono state sottoposte a test di abrasione con la spugna e con la forchetta, per verificare la resistenza del rivestimento antiaderente, a prove di resistenza del manico al peso (3 kg), al calore e ai lavaggi in lavastoviglie. Sono stati valutati anche la velocità di riscaldamento della padella, il livello di antiaderenza e il comportamento durante l’uso.
Alla fine dei test, la migliore padella con rivestimento antiaderente è risultata la Oumbärlig di Ikea venduta a 14,99 €. Oltre ad essere il modello più economico la padella ha dimostrato ottime performance nelle prove di resistenza all’abrasione, alla temperatura e al lavaggio in lavastoviglie. La vittoria del colosso svedese è in realtà una riconferma: nel 2018 anche Altroconsumo l’aveva giudicata come “miglior acquisto”.
Nel test di Que Choisir la seconda posizione spetta a Beka chef (94,50 €). Più interessante è la terza posizione di Tefal Ingenio Expertise con manico rimovibile (48,98 euro), che si merita il titolo di “buona scelta”. Anche questo prodotto ottiene ottimi risultati nella prova di resistenza all’abrasione e allo shock termico, ma è in assoluto la migliore alla prova di resistenza con la forchetta. Si comporta male, invece, nel test in lavastoviglie.
La padella antiaderente più costosa del test, la M’Cook a marchio Mauviel, venduta a 174,90 euro, si piazza al settimo posto. Il prodotto, nonostante il manico molto resistente e un’ottima performance in lavastoviglie, si rivela poco resistente all’abrasione con la spugna e con la forchetta e ottiene solo un risultato “medio” nel test di preparazione della frittata.
Sono andate decisamente peggio le quattro padelle antiaderenti rivestite in ceramica, per nulla resistenti all’abrasione, sia con la spugna sia con la forchetta, ad eccezione della Tefal Preserve, che al test della forchetta ottiene un risultato “medio”.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.
Una volta le padelle “toste” di Ikea erano made in Italy, mentre quelle leggere e sottili erano made in China. Chissà se adesso è ancora così.
Così com’è presentato nell’articolo, mi sembra una analisi forviante in quanto tiene in considerazione unicamente la resistenza, il lavaggio, e il calore, cioè caratteristiche tecniche. Sugli antiaderenti oltre alla buona qualità tecnica è fondamentale, per una corretta valutazione, il test di rilascio di sostanze utilizzate per il rivestimento durante la cottura, la resistenza all’acidità dei cibi. Sarebbe più corretto specificarlo !
Dopo lunga ricerca (ma snobbai, forse a torto, quelle dell’IKEA), presi le padelle Bialetti serie Leonardo, dal prezzo medio ma dalle caratteristiche al top. Sarà ormai 1 anno che le ho e ancora non sono deluso. Non conviene comunque investirci troppo perché l’antiaderente comunque non è eterno anche se recentemente sono molto migliorati. Confermo invece la fregatura delle padelle con fondo “ceramico”. Ne ho 2 di marche diverse (che ornai uso per friggere più che altro) ed entrambe non hanno fatto una buona riuscita.
D’accordissimo con Luciano Recalcati!!!