È arrivato l’uovo spray e ilfattoalimentare.it ha scritto un articolo perché il prodotto ci ha incuriosito. Di solito alimenti così innovativi approdano prima sul mercato giapponese, dove si trovano formulazioni bizzarre poco in sintonia con la cultura mediterranea. Questa volta le uova spray (soprannominate Eggy) sono arrivate in anteprima in Italia, e la notizia sul sito ha provocato decine di commenti, tanto da essere la più ciccata e la più commentata.
Alcuni lettori parlano di cibo spazzatura, altri preferiscono citare Frankenstein, i meno aggressivi focalizzano l’attenzione sull’acido sorbico usato come additivo e altri si interrogano sull’impatto ambientale e sull’utilità delle uova in bomboletta. Tanto stupore e acredine dipende dal fatto che il passaggio dall’uovo della gallina a quello spray è molto brusco, e risulta difficile da assimilare perchè è mancato un prodotto intermedio.
Per altri alimenti i passaggi sono stati meno traumatici. Basta pensare al caffè in grani venduto prima macinato, poi liofilizzato e adesso in capsule. La lattuga del fruttivendolo in pochi anni è diventata insalata in busta pronta, mentre il pesce azzurro è stato trasformato in filetti e poi confezionato in atmosfera modificata in vaschette che si conservano per 10 giorni. Qualche dubbio ha suscitato il forno a microonde, per anni ingiustamente accusato delle peggiori disgrazie.
L’immagine dell’uovo di gallina trasformato in bomboletta spray è davvero forte, perchè nella cultura gastronomica italiana manca il passaggio intermedio, ovvero l’uovo liquido pastorizzato venduto in brick simili a quelli del latte. Pochi consumatori li conoscono, anche se da anni si trovano sugli scaffali dei supermercati. Per la maggior parte delle persone l’uovo è solo quello della gallina.
In realtà alle pasticcerie e alle gelaterie artigianali, come pure alle cucine dei ristoranti e delle comunità è vivamente consigliato l’uso delle uova liquide pastorizzate in brick, per evitare la contaminazione microbica del cibo.
In ambito professionale il passaggio dall’uovo liquido all’uovo nella bomboletta rappresenta una novità tecnologica che non stupisce più di tanto. In fondo si tratta di un prodotto liquido “in version spray” come la panna montata.
Un altro elemento che non gioca a favore di Eggy, è che l’uovo nella bomboletta scompare e si vanifica nell’anidride carbonica, alimentando sospetti e interrogativi.
Per questi motivi la maggior parte dei consumatori considera l’accostamento tra l’uovo e la bomboletta di Eggy inaccettabile. Da qui i giudizi negativi e le accuse di cibo spazzatura rivolti da molti lettori nei loro post senza addurre motivi plausibili. Di diversa natura sono invece le riflessioni sull’effettiva utilità del prodotto e sull’impatto ambientale del packaging.
Roberto La Pira
Foto uova: Photos.com
Volevo chiedere al dott. la pira quale è la normativa che impone alle imprese alimentari di utilizzare le uova liquide pastorizzate in brick grazie cordiali saluti
E con il costo come siamo? in fondo le uova sono uno degli alimenti più economici e il guscio non inquina, ma la fatica di romperle e /o conservarle supera la praticità di questo nuovo prodotto?
Ho letto in azienda dove lavoro di questo nuovo prodotto. Pratico e veloce. Ma non molti giorni prima avevo letto anche che l’uovo è l’alimento che ad un prezzo bassissimo mette a disposizione nutrienti di qualità ed in un formato molto comodo e veloce, l’uovo per l’appunto. Per cui quando ho letto delle uova spray, mi sono chiesto: più pratiche di un’uovo?? Nei pro leggevo: pratico, veloce, per chi ha poco tempo, ma… perchè, l’uovo no? Ed il prezzo: 6 uova per 3.9â
Questo delle uova spray è il classico esempio di qualcosa di innovativo che fa aumentare il PIL ma produce spreco di risorse e quindi povertà .
Scusate, vecchi ricordi scolastici mi riportano al fatto che i batteri (salmonella compresa) siano presenti nel guscio, e quindi questo tipo di prodotti sia decisamente più sicuro, qualcuno può confermarlo?