Uomo esamina etichetta di una conserva vegetale in vaso di vetro davanti agli scaffali del supermercato; concept: etichette alimentari, supermercati

La shrinkflation (o sgrammatura) è una pratica, sempre più diffusa, nella quale i produttori diminuiscono la quantità di prodotto mantenendo invariato – o talvolta aumentando – il prezzo. Purtroppo il consumatore spesso non se ne accorge. Il fenomeno prende il nome dalla fusione di “shrink” (ridurre) e “inflation” (inflazione) ed è diventato una strategia ricorrente in tempo di rincari. Dalla barretta di cioccolato che passa da 100 a 90 grammi al detersivo che scende da 3 a 2,75 litri, il risultato è sempre lo stesso: paghi di più, ottieni meno.

L’etichetta anti-shrinkflation

Per contrastare questo inganno, l’Austria sta varando una normativa che prevede l’obbligo di segnalare chiaramente nei punti vendita tutti i prodotti colpiti da shrinkflation. La misura, notificata alla Commissione europea, impone che l’informazione sia riportata sul prodotto, sullo scaffale o tramite cartelli informativi. L’obbligo riguarderà supermercati e farmacie con oltre 400 m² o più di cinque filiali, mentre i piccoli negozi saranno esentati.

Giovane donna con cestino della spesa guarda l'etichetta di un prodotto davanti allo scaffale di un supermercato; concept: informazioni nutrizionali shrinkflation
La misura anti-shrinkflation prevista dal DDL Concorrenza è stata posticipata al 2026

Il messaggio dovrà essere immediato e comprensibile: scritte come “Attenzione: meno contenuto – prezzo più alto” dovranno accompagnare i prodotti per 60 giorni dalla modifica. Non serve etichettare beni soggetti a variazioni naturali di peso e volume come frutta e verdura, né quando il rincaro è inferiore al 3%. A nostro avviso si tratta di un limite evidente, perché nei casi in cui la grammatura diminuisce, anche mantenendo lo stesso prezzo i consumatori finiscono comunque per pagare di più senza essere adeguatamente informati.

Previsto anche un sistema di sanzioni: prima una rettifica entro tre giorni, poi multe fino a 2.500 euro per prodotto, che possono arrivare a 15.000 euro in caso di recidiva.

Il caso Iglo

A spingere verso una legge più severa è stato anche il caso Iglo. L’Associazione austriaca dei Consumatori VKI ha ottenuto una sentenza definitiva contro l’azienda, colpevole di aver ridotto il salmone surgelato da 250 a 220 grammi senza informare adeguatamente il pubblico. La Corte d’Appello di Vienna ha riconosciuto la pratica come commercialmente ingannevole, stabilendo un precedente di grande rilievo.

Italia: la normativa slitta al 2026

Mentre l’Austria accelera, l’Italia rinvia. La misura anti-shrinkflation prevista dal DDL Concorrenza – inizialmente attesa nel 2024 – è stata posticipata al 1° luglio 2026, lasciando ai consumatori italiani il compito di individuare gli aumenti occulti senza aiuti normativi.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos.com

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Federico
Federico
4 Dicembre 2025 15:46

No beh questa poi… È un legge assurda! Inapplicabile.
Era così difficile fare invece una legge che obbliga ad esporre SOLO il prezzo per unità di peso?

Massimiliano
Massimiliano
Reply to  Federico
5 Dicembre 2025 08:44

Più che altro, sarebbe opportuno rendere evidente il peso sui cartellini degli espositori, così come già si fa con prezzo/confezione che è in caratteri più grandi rispetto al prezzo/kg.
Così il consumatore abituato ad acquistare un prodotto che riporta per esempio “€1,99 -100 g” davanti ad un “€1,99 – 85g” avrebbe l’immediata evidenza della sgrammatura.

Riccardo
Riccardo
5 Dicembre 2025 11:01

Questa è una delle numerose pratiche che mi scoraggiano sempre di più dal comprare presso la GDO e in particolare prodotti finiti, una delle più odiose, a dir la verità.
Proprio qualche giorno fa mi è capitata in mano una barretta di famosa marca (peraltro, non ha convinto, ulteriore motivo per non acquistarla più): non ho potuto fare a meno di fotografarla confrontandola all’incarto (rimasto invariato).
La barretta riempiva sì e no il 60% dell’incarto.
Ennesimo abbaglio causato dal fatto che il prodotto era in offerta e da brave allodole, siamo caduti nella trappola dello specchietto.
Certo è che questo prodotto non lo acquisteremo più, così come molti altri, comunque.

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Andrea
Andrea
5 Dicembre 2025 18:03

occorrono tutti e due: sia le regole cioè le leggi come deterrente sia i prezzi esposti in euro a quantità (peso, litri)

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