Persona controlla uno scontrino al supermercato

Mentre a Roma e Milano il punto vendita più conveniente è un supermercato Esselunga, a Torino è Coop ad meritarsi la prima posizione. Lo certifica l’annuale inchiesta realizzata da Altroconsumo visitando centinaia di supermercati di oltre 60 città italiane. Sono 37 i punti vendita presi in considerazione nel capoluogo piemontese, dove a conquistarsi il titolo di supermercato più conveniente è stata la Coop di corso Molise. Seguono a soli due punti percentuali di distanza due punti vendita Mercato (quelli di corso Unione Sovietica e via Sandro Botticelli) e l’Ipercoop Parco Dora di via Livorno. Terza posizione a pari merito per un altro punto vendita Mercatò (quello di via Paolo Gaidano) e l’Esselunga di corso Traiano. Scegliendo il primo punto vendita classificato, è possibile risparmiare oltre 1.200 € rispetto alla spesa media annua di una famiglia italiana.

La classifica di Altroconsumo è basata su una spesa “ideale”, composta esclusivamente da prodotti di grandi marche come Barilla, Ferrero, Granarolo e Lavazza. Una spesa più realistica, però, include oltre ai prodotti “firmati” (fascia alta), anche quelli a marchio commerciale (fascia media) e i più economici.

L’indagine di Altroconsumo mette in luce una sostanziale omogeneità dei prezzi tra i primi supermercati in classifica, come dimostra la presenza di numerosi punti vendita con punteggi uguali o staccati di 1-2 punti percentuali. La rilevazione evidenzia anche come punti vendita della stessa catena abbiano prezzi differenti in zone diverse della città, grazie all’effetto positivo dovuto della concorrenza di altre insegne. In coda alla classifica si posizionano a pari punteggio i Carrefour Market di corso Carlo e Nello Rosselli, di via Cristoforo Colombo e di corso Cadore. Tra la prima e l’ultima posizione il rincaro è del 23%.

Secondo quanto emerge dall’inchiesta di Altroconsumo, su 1.186.000 prezzi rilevati in 1.017  supermercati, ipermercati e discount, quello più economico si trova a Vicenza, seguito da Pordenone e Treviso. Male Aosta al Nord, Messina e Salerno al Sud.

Il risparmio massimo rilevato tra il punto vendita più economico e quello meno conveniente di Torino è di 1.246€, considerando la spesa media annuale di una famiglia italiana, ma scegliendo i prodotti a marchio commerciale si può salire fino a 1.663€. Facendo la spesa nel discount più economico della città, il risparmio arriva fino a 2.617€.

Sul sito di Altroconsumo è possibile consultare l’inchiesta integrale, analizzare le tabelle della propria città e calcolare il punto vendita più conveniente in relazione alle proprie abitudini di spesa.

(*) Per prodotti a marca del supermercato si deve intendere quella della linea media e non altre linee, sempre a marca del supermercato, che potrebbero essere considerate primo prezzo, o quella top.

© Riproduzione riservata

* Con Carta di credito (attraverso PayPal). Clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare 2017. Clicca qui

 

0 0 voti
Vota
7 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
maria
maria
30 Ottobre 2017 17:14

Ma i discount dove sono in classifica? Andando alla lidl dal sito si risparmia ancora di più

Stefano
Stefano
7 Novembre 2017 14:11

Chissà perchè altroconsumo taglia sempre fuori la LIDL?

Valeria Nardi
Reply to  Stefano
7 Novembre 2017 14:48

coem scritto nell’articolo: “La classifica di Altroconsumo è basata su una spesa “ideale”, composta esclusivamente da prodotti di grandi marche come Barilla, Ferrero, Granarolo e Lavazza….. Il risparmio massimo rilevato tra il punto vendita più economico e quello meno conveniente di Torino è di 1.246€, considerando la spesa media annuale di una famiglia italiana, ma scegliendo i prodotti a marchio commerciale si può salire fino a 1.663€. Facendo la spesa nel discount più economico della città, il risparmio arriva fino a 2.617€.”

Jimmy
Jimmy
7 Novembre 2017 22:35

In Emilia la Coop è carissima.
Ha presidiato il territorio ed approfitta di posizione dominante.
Gamma di prodotti scarsissima e soprattutto di grandi marche.
La Coop sei tu è un lontanissimo ricordo.
Autoconsumo è poco credibile, la mia esperienza è che le inchieste che fanno usino criteri discutibili e raffronti di prodotto, poco omogenei…

Valeria Nardi
Reply to  Jimmy
8 Novembre 2017 09:28

Riguardo i confronti riportiamo quanto scritto nella rivista: “il calcolo di Altroconsumo è stato fatto considerando una spesa “ideale” composta esclusivamente da prodotti firmati dalle grandi marche (Barilla, Ferrero, Granarolo, Lavazza…). Una spesa più realistica invece comprende di solito prodotti di fascia alta (quelli di marca), di fascia media (a marchio commerciale*) e di fascia bassa (i più economici).”

Graziella
Graziella
8 Novembre 2017 08:08

Forse a Torino, in altre città che frequento non è così. La tabella verrebbe sovvertita. Che peccato, anche voi vi affidate alle “indagini” di Altroconsumo, che so non essere così obiettive, sempre per esperienza personale.

Valeria Nardi
Reply to  Graziella
8 Novembre 2017 09:24

Come scriviamo nell’articolo: “Va detto però che il calcolo di Altroconsumo è stato fatto considerando una spesa “ideale” composta esclusivamente da prodotti firmati dalle grandi marche (Barilla, Ferrero, Granarolo, Lavazza…). Una spesa più realistica invece comprende di solito prodotti di fascia alta (quelli di marca), di fascia media (a marchio commerciale*) e di fascia bassa (i più economici).” Per le altre città i risultati sono diversi. Noi abbiamo riportato anche quelli di Milano http://www.ilfattoalimentare.it/supermercati-milano-altroconsumo-2017.html e di Roma: http://www.ilfattoalimentare.it/supermercati-altroconsumo-roma-2017.html