È regolare il cartello degli ingredienti (vedi foto), che si trova dietro il banco a vetri del bar-pasticceria dove faccio colazione ogni mattina? Io ho qualche dubbio, e se il cartello non va bene vorrei dare qualche suggerimento al proprietario.
Francesco, Pomezia
Il cartello unico degli ingredienti situato nelle panetterie, ma anche nelle pasticcerie e nei negozi di gastronomia venne introdotto parecchi anni fa, pensando ad un modo per informare i consumatori sui prodotti in vendita, con una circolare dell’allora Ministero dell’Industria.
Il cartello unico andava bene allora, a condizione di venir compilato in maniera corretta e completa. Da quando è stata approvata la direttiva allergeni (dir.2003/89/CE, recepita in Italia con d.lgs. 114/2006), la situazione è cambiata. Riferendoci al cartello da lei immortalato, va detto subito che la lista pre-stampata va personalizzata e integrata in funzione degli ingredienti effettivamente utilizzati dalla persona che gestisce il bar-pasticceria quando prepara i dolci.
Oggi però il cartello non basta, perchè non fornisce ai consumatori tutte le informazioni necessarie per conoscere l’effettiva composizione degli alimenti. La lista deve essere riferita a ciascun prodotto o categoria di alimenti con gli stessi ingredienti, secondo quanto previsto dalla “direttiva allergeni” e ora dal Reg. (UE) n. 1169/11.
È il caso di consigliare il gestore di fare un passo in Autogrill per vedere come si fa. La catena di bar presenti sulla rete autostradale è stata fra le prime ad aver attuato gli obblighi di legge ormai in vigore da 5 anni. Sul bancone dei panini e dei prodotti di pasticceria, troverà un quaderno con le schede di ciascun prodotto, affiancato dall’elenco degli ingredienti. In questo modo anche i soggetti allergici possono trovare le notizie utili e scegliere un panino piuttosto che un altro.
Un’ultima nota: è rarissimo in Italia trovare informazioni in regola, nelle migliaia di bar, panetterie, pasticcerie, gelaterie, negozi di gastronomia… Ma i controllori dove sono?
Dario Dongo
Foto: Photos
E’ vero che in Italia le informazioni obbligatorie che la legge prevede sulle sostanze alimentari sfuse sono molto scarse e la legge è piuttosto disattesa. Vale però la pena di ricordare che l’ambito di applicazione del D.Lgs. 109/92 riguarda gli alimenti destinati alla vendita e non quelli destinati alla somministrazione, come è il caso dell maggior parte degli alimenti che troviamo esposti nei Bar.
Caro Giuseppe,
mi dispiace contraddirla ma è proprio agli alimenti destinati alla vendita che ci riferiamo, quando si tratta di alimenti ‘esposti nel bar’ che devono essere accompagnati dalle informazioni stabilite nel d.lgs. 109/92.
Le informazioni non sono richieste nel solo caso di alimenti somministrati, vale a dire serviti direttamente al consumatore (come un piatto di pasta, un hamburger, una spremuta).
..confermo le parole di Franco…