Nutella, Novi, Rigoni, Valsoia… Confronto delle creme spalmabili al cacao e nocciole su prezzi e ingredienti. Molti gli aspetti critici
Nutella, Novi, Rigoni, Valsoia… Confronto delle creme spalmabili al cacao e nocciole su prezzi e ingredienti. Molti gli aspetti critici
Valeria Torazza 6 Agosto 2015Per dire crema spalmabile si dice Nutella: si tratta di un caso emblematico di identificazione tra leader di mercato e prodotto. Nutella è sicuramente la crema più venduta in Italia anche se sugli scaffali di supermercati e ipermercati si trovano altri vasetti che fanno concorrenza. Pochissimi prodotti però hanno notorietà nazionale e riescono a essere diffusi capillarmente. Per questo, quasi sempre, il concorrente diretto sono le creme alla nocciola che hanno la marca dei supermercati.
Come al solito siamo andati in alcuni punti vendita e abbiamo condotto una rilevazione sui prodotti esposti sugli scaffali facendo un confronto con la crema della Ferrero. L’indagine è stata effettuata da Carrefour e nei supermercati online Esselungaacasa.it e E-coop.it . Per completezza abbiamo esaminato i due formati principali: il bicchiere da 200 – 270 grammi e il barattolo da 350 – 450 grammi. (Vedi tabelle sotto)
Nel segmento del bicchiere da 200-270 g solo Carrefour propone una referenza che costa 7,23 €/kg (il 37% in meno di Nutella) tutte le altre marche sono più care con differenze che arrivano sino al 68%. La Crema Novi è il prodotto più caro con un prezzo al chilo superiore a 19 euro sia da Carrefour sia da Esselunga, mentre da Coop è più conveniente e si compra a 12,30 €/kg, solo l’8% in più rispetto a Nutella. Le altre creme nel bicchiere presentano tutte caratteristiche particolari: c’è il prodotto SZ privo di zucchero, Valsoia che propone un’opzione vegetale e ricca di fibre, nonché due marche a base di ingredienti biologici, Rigoni Nocciolata e Il piccolo Principe.
Nel formato più grande, quello dei barattoli da 350 a 450 g, troviamo diverse marche più convenienti del prodotto leader. Oltre alle tre referenze col nome del supermercato: Esselunga, Carrefour e Coop, anche Dolcrem e Caijta Altro Mercato sono più economiche, con un prezzo inferiore dal 30 al 46% rispetto a Nutella. Rigoni Nocciolata (biologica) invece costa il 22% in più, Valsoia il 74% e Pernigotti l’88%.
Per quanto riguarda la lista degli ingredienti, Novi e Pernigotti sono le uniche creme a non avere lo zucchero al primo posto (né altri dolcificanti). Si tratta di un elemento importante per la valutazione qualitativa del prodotto. Crema Novi ha come ingrediente principale le nocciole, con una presenza pari al 45%. Pernigotti ha il “cioccolato alle nocciole gianduia” (42%). Nella Nutella le nocciole sono solo il 13%, così come nelle creme Carrefour, Esselunga e DolCrem. Più alta la percentuale nella Nocciolata Rigoni, Valsoia, SZ e Il Piccolo Principe, anche se i valori risultano sempre inferiori al 20%. Nella crema Pernigotti le nocciole rappresentano complessivamente il 33%.
Il secondo ingrediente della Nutella e di altre otto creme spalmabili è l’olio vegetale, quasi sempre di palma, girasole e colza. Novi usa come grasso solo il pregiato burro di cacao, mentre Pernigotti impiega solo burro di latte anidro. Poi c’è il cacao magro: che pesa il 7,4% nella Nutella e ha un’analoga incidenza nelle creme Valsoia, Esselunga e Carrefour. In altri casi arriva al 10%.
In conclusione possiamo dire che a parte le felici eccezioni di alcune marche che usano burro di cacao o burro e un’elevata quantità di nocciole e si posizionano su un livello qualitativo superiore alla crema Ferrero, negli altri casi i vasetti firmati dalle catene di supermercati e da altri competitor hanno una composizione simile a Nutella, caratterizzata da una forte incidenza dello zucchero, dalla presenza massiccia di olio di palma e da una ridotta percentuale di nocciole.
Difficile comprendere le differenze di prezzo se non per i casi particolari come Crema Novi e Pernigotti che effettivamente si differenziano con la presenza del burro di cacao o burro, l’assenza di oli vegetali e l’incidenza delle nocciole, oppure nel caso de Il Piccolo Principe che impiega ingredienti bio. Probabilmente i listini finali sono più legati a marketing e distribuzione che all’effettiva composizione dei prodotti.
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analisi di mercato
Sarebbe stato interessante avere anche un confronto tra i valori nutrizionali…
Be’ la Riigoni parla di zucchero di canna, se fosse integrale avrebbe un valore aggiunto non indifferente rispetto agli altri zuccheri e poi l’olio di girasole bio e’ un prodotto dignitosissimo e, non vorrei dire una sciocchezza, ma credo più sano del burro di cacao.
Da quando è uscita e l’ho assaggiata, in casa mia, entra solo crema novi, ne mangio magari meno ma è un altro pianeta rispetto alla nutella.
Caffarel? Lindt? Venchi? Queste sono solo 3 nomi di ottime creme alle nocciole di qualità, senza oli strani e con altissime percentuali di nocciole.
E non costano poi troppo, ad esempio molto meno di alcune eccellenti creme artigianali, e sono comunque ottime.
Di quelle citate nell’articolo, per me solo Novi e Pernigotti possono rientrare tra le mie “creme acquistabili”.
Gentile Graziano, La rilevazione è stata effettuata in base ai prodotti più diffusi e nei punti vendita indicati. per avere una lista completa di creme senza olio di palma le suggerisco questo articolo: http://www.ilfattoalimentare.it/nutella-palma.html
Vado spesso all’Esselunga e all’IperCoop qui a Milano città ma non ho MAI visto le tre creme che lei nomina, e non le nascondo che un assaggino lo farei volentieri, visto che non acquisto prodotti che grondano grasso di palma. Giusta quindi la scelta di fare riferimento solo ai prodotti più diffusi, tralasciando quelli “esoterici”.
Addirittura esoterici? Le dico solo che Caffarel e Venchi le ho trovate pure a Budapest, quindi penso che con una piccola ricerca, volendo, si possano trovare senza problemi pure a Milano, visto che sono italiane.
La Crema Spalmabile SZ , non ha l’olio di palma ed è anche senza glutine .
Sarebbe stato utile per i consumatori evidenziare anche queste due importanti caratteristiche .
Nel prezzo finale bisogna tenere conto anche dei costi delle materie prime, e dei costi R&S .
Il Maltitolo costa 6 volte di più dello zucchero !
Sulla questione prezzi non trascurerei il fatto che la Nutella in GDO si trova facilmente in offerta speciale. Fa parte di quei prodotti “da volantino” spesso venduti in 3X2 o “sottocosto” per fare da richiamo alla clientela.
Anche perchè si trovano “grandi formati” che abbassano ulteriormente il prezzo al kg
Un consumatore accorto che la consuma abitualmente è in grado di farne scorta a prezzi stracciati. Se già il prezzo base è concorrenziale con le altre creme, considerati i tempi “di ristrettezze” e che si tratta comunque di un prodotto che piace ai grandi e ai piccini (altrimenti non sarebbe sul mercato come leader del settore, anche all’estero, da decenni) è difficile pensare a uno stravolgimento della situazione attuale, olio di palma o meno.
Salve a tutti,
Maurizio, con riferimento al tuo post: se un consumatore è accorto, non compra certo un prodotto scadente come la nutella. Meglio consumare di meno e in modo consapevole. Inoltre il fatto che sia sul mercato da decenni, non vuole affatto dire che sia un prodotto salutare. La ferrero, vuole propinarci la nutella come un alimento sano e genuino da consumare tutti i giorni. Ma per fortuna i consumatori sono sempre più informati e consapevoli. La ferrero, come molte altre multinazionali, dovranno cambiare la loro politica per i prodotti e per la vendita, questo grazie anche a il Fatto Alimentare.
Indubbiamente. Il problema è che di questi tempi molti, al barattoletto da 10 euro di crema “sana” preferiscono il barattolone da 5 (o meno, in 3X2) di Nutella. Perchè quando poi fai i conti della spesa il bilancio è quello che è.
Certo, se c’è la possibilità, una volta la crema Venchi, una volta il miele ecologico di corbezzolo, una volta l’uovo di Parisi alla coque, si fa presto a fare una colazione sana e variata 😉
E’ paradossale che si faccia distinzione in questo elenco tra prodotti sani e non sani…nessuno dei prodotti in elenco è “sano”. Nel mio commento precedente chiedevo il paragone sui valori nutrizionali perché credo possa fare emergere quello che sostengo.
Tutti i prodotti in elenco andrebbero evitati, o al limite consumati con la massima moderazione. E a quel punto che ci sia o non ci sia il palma dentro è nutrizionalmente irrilevante…
Ho provato oggi (17/08/2015) ad acquistare la crema Novi all’Ipercoop di Milano, ma con grande disappunto, il prezzo era nettamente diverso da quello da voi citato:
era circa €22 / kg !!
Mi sembrava che che i citati 12,30 al kg fossero eccessivamente bassi …. forse era in sconto ???
allora la comparazione dei prezzi non è attendibile.
Giorgio, se ne hai la possibilità prendila al Conad. Ho girato parecchi supermercati qui a Milano (mi manca giusto Iper) e ho trovato il prezzo più basso al Conad: 14€/kg circa.
Volevo solo segnalare un errore nel prezzo della Novi presso la catena Coop.
Sono andato ad acquistare una confezione di crema Novi ma il prezzo al Kg è ben più elevato di quanto riportato nell’articolo, si parla di circa 21€ al Kg anzichè 12,30.
Non riesco a capire l’imprecisione se non con una promozione del tipo 50% di sconto.
Premettendo che le creme alla nocciola/gianduia o nutella andrebbero limitate tantissimo, mi chiedo perchè andare a guardare il centesimo.
Non sono cibi necessari per la nostra dieta, sono un peccatuccio che ci concediamo per la gola, ma allora spendiamo tanto e che siano ottime, per poche volte!!
Per me la migliore è Teo & Bia, biologica, vegan, con solo tre ingredienti. E’ cara (vista l’alta qualità degli ingredienti appunoto), ma vale! E non si trova al supermercato, per fortuna 😛