Misura elimina olio di palma dai tutti i prodotti. Sono 15 le catene di supermercati che dicono stop al grasso tropicale. 140 mila firme per la petizione
Misura elimina olio di palma dai tutti i prodotti. Sono 15 le catene di supermercati che dicono stop al grasso tropicale. 140 mila firme per la petizione
Roberto La Pira 15 Maggio 2015Bye Bye olio di palma. Lo ha annunciato oggi Misura che ha deciso di eliminare il grasso tropicale a partire al 2015 da tutti i prodotti dopo averlo sostituito nei cracker e nelle fette biscottate con l’olio di girasole. La società prevede di iniziare nel mese di luglio con i biscotti, per poi passare in novembre alle merendine. La novità verrà comunicata ai consumatori anche sulle confezioni che recheranno la scritta “senza olio di palma”. Si tratta di una decisione importante che rompe il fronte delle aziende schierate a favore di questo grasso tropicale di mediocre qualità che ha letteralmente invaso il mondo alimentare italiano negli ultimi 10 anni. “Il processo di cambiamento non è stato semplice e ha richiesto del tempo – precisa Misura – da più di un anno stiamo lavorando al progetto con il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali per risolvere le problematiche connesse a vincoli tecnologici, produttivi e di approvvigionamento di materie prime alternative”. C’è una frase che apre gli occhi sulla vicenda Palma laddove Misura dichiara che la sostituzione dell’olio di palma con olio di girasole ha determinato un vantaggio dal punto di vista nutrizionale, senza alcuna penalizzazione del gusto dei nostri prodotti“. È questa la dimostrazione di quanto sia possibile in molti prodotti da forno eliminare il palma senza traumi dal punto di vista organolettico. La decisione ha anche una valenza ambientale visto che utilizzare il palma vuol dire contribuire alla distruzione delle foreste che prosegue imperterrita per lasciare spazio alle coltivazioni della pianta.
Anche Grom poche settimane fa ci ha scritto annunciando di avere eliminato il palma dalle cialde dei coni gelato. Vogliamo ricordare anche Tre Marie il marchio storico della pasticceria industriale italiana, che pochi mesi fa ha proposto tre nuovi biscotti senza palma. Chi invece già da tempo ha abolito il grasso vegetale è Alce Nero che propone solo prodotti bio senza palma. Auspichiamo altre dichiarazioni di questo tipo magari da operatori come Plasmon, che da qualche anno ha introdotto senza motivi validi se non quelli economici l’olio di palma nei biscotti per i bambini con più di sei mesi.
Il Fatto Alimentare ha catalogato 180 marche di biscotti che non contengono olio di palma. Per sfogliare la lista clicca qui.
A distanza di 6 mesi da quando abbiamo lanciato la petizione con Great Italian Food Trade, qualcosa è cambiato. Il nostro appello ha funzionato e queste adesioni lo dimostrano. Anche sul fronte dei supermercati registriamo notevoli progressi. Le catene che hanno aderito sono 15: Coop, Esselunga, Carrefour, Iper, Despar, Primia con i marchi Basko, Poli, Tigros e Iperal, Crai, Ikea, Ld Market, Picard, MD discount, U2. Alcune hanno già sugli scaffali i primi biscotti palma free altre hanno avviato il progetto e dovrebbero concretizzare il cambiamento entro la fine dell’anno. Si tratta di una lista destinata ad allungarsi.
Firma anche tu la petizione clicca qui abbiamo raggiunto 140 mila firme
Sara Rossi
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
Sarebbe interessante sapere con quali grassi hanno sostituito l’olio di palma.
c’é scritto…
Intendevo altri grassi competitivi merceologicamente con l’olio di palma, si sa che l’olio di girasole è un olio estratto con solventi organici e contiene acidi grassi trans o mi sbaglio?
Tutti gli oli di semi e anche l ‘olio di oliva sono raffinati e quindi estratti o trattati con solventi o sottoposti ad altri trattamenti fisici e/o chimici.L’olio di oliva non viene estratto con solventi ma sottoposto agli altri trattamenti chimici per renderlo commestibile.
Finalmente!… Finora potevo mangiare solo biscotti integrali “Col cuore” della “Galbusera” e grissini della “Vita Vigor”, prodotti senza olio di palma. Chissà che tra i prodotti della “Misura” possa trovare anche biscotti senza zucchero (glucosio)!… Anna-’47
Spero che tutte le aziende , rinuncino all uso dell olio di palma , così io e la mia famiglia avremo più scelta nell acquisto di determinati prodotti .
Sono;molto contenta di questa decisione che sara anche conveniente x Misura che vedrà aumentare i suoi clienti.
Anche io comprerò le fette biscottate, ma fate presto a mettere sul mercato il nuovo prodotto senza olio di palma. Bravi
anche l’olio di cocco è ugualmente nocivo,non dimentichiamolo….
L’olio di cocco che è il frutto di un altro tipo di palma, la Cocos nucifera http://it.wikipedia.org/wiki/Cocos_nucifera . La palma da olio è la Elaeis guineensis http://it.wikipedia.org/wiki/Elaeis_guineensis
Di seguito le allego un approfondimento chiesto a Enzo Spisni, il nostro esperto di nutrizione.
“L’olio di cocco contiene un’elevata percentuale di acidi grassi saturi (circa 87%). Più del burro e dello stesso palma. Per questa ragione alcuni enti come l’FDA ne sconsigliano l’uso.
A favore dell’olio di cocco c’è però da considerare il fatto che il suo acido grasso principale è l’acido laurico (45-50%), che è un acido grasso a 12 atomi di carbonio, cioè a catena media, che presenta delle differenze rispetto a quelli a catena più lunga (come l’acido palmitico, presente nel palma), per quanto riguarda il metabolismo. Ricerche recenti dimostrano che gli acidi grassi a catena media, innalzano molto meno i valori di colesterolo cattivo (LDL) e sono quindi considerati meno pericolosi. Inoltre vengono metabolizzati dai mitocondri più facilmente rispetto agli acidi grassi a catena più lunga.
In conclusione, quello che si può dire è che, a parità di contenuto in grassi, un biscotto che contiene olio di cocco è certamente migliore rispetto ad uno che contiene olio di palma.
Poi, tornando alla nutrizione in senso più generale, stiamo subendo l’invasione del palma negli alimenti, non quella del cocco!!!”