McDonald’s: i nostri hamburger sono di carne di vacca! Lo conferma l’amministratore delegato. Per questo costano così poco (lo dice Il Fatto Alimentare)
McDonald’s: i nostri hamburger sono di carne di vacca! Lo conferma l’amministratore delegato. Per questo costano così poco (lo dice Il Fatto Alimentare)
Roberto La Pira 16 Giugno 2015L’amministratore delegato di McDonald’s – Roberto Masi – ci scrive queste righe, dopo avere letto l‘articolo in cui sosteniamo che la carne degli hamburger non è la stessa di quella che si trova nei supermercati, come lui ha dichiarato in un intervista sul Corriere della sera il 31 maggio scorso.
Gentile dottor La Pira,
leggo il suo articolo e i commenti dei suoi lettori. Confermo quanto scritto dal Corriere della Sera: oggi nei nostri ristoranti abbiamo carne di Angus, tra qualche mese tornerà carne Chianina e Piemontese, poi c’è la carne di pollo (il petto, per la precisione). Abbiamo anche carne di vacca, con cui si preparano molti dei nostri hamburger. Mi sembra una bella varietà, così i nostri clienti possono scegliere. Un po’ come nel resto della ristorazione e nella grande distribuzione, anzi forse non dappertutto c’è questa possibilità di scelta.
Quindi confermo il titolo: la carne che si trova da McDonald’s la si trova anche presso altri ristoranti e nei supermercati. E non mi sembra una rivelazione sconvolgente.
Roberto Masi
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L’amministratore delegato di McDonald’ scrive che la notizia strillata sul Corriere della sera e ripresa dall’Huffington Post Italia “non è una rivelazione sconvolgente“.
Non siamo d’accordo visto che si tratta di due importanti quotidiani e che la notizia è poi stata ripresa anche da molti siti online. La cosa importante è che Masi conferma quanto da noi scritto più volte, e cioè che gli hamburger di McDonald’s sono prodotti con carne di vacca e per questo (diciamo noi) possono essere venduti a prezzi convenienti. Nella lettera Masi cerca di confondere le idee dicendo nei fast food si servono anche hamburger di Chianina e Angus, ma dimentica di precisare che si tratta di offerte temporanee e sporadiche. Chiarito ciò, ribadiamo il concetto che non è vero quanto detto da Masi nell’intervista quando sostiene che nei supermercati e nei ristoranti si vendono hamburger di vacca come quelli proposti nel fast food. Da un punto di vista nutrizionale questa carne ha valori simili a quella del manzo o dello scottona, ma essendo fibrosa e dura, i tagli sono adatti solo a produrre hamburger per McDonald’s. Se però Masi conosce qualche catena di supermercati o di ristoranti che vende hamburger di vacca, ce lo faccia sapere così informiamo i nostri lettori invitandoli a valutare bene il prezzo, visto che la carne costa 3- 4 volte meno rispetto a quella abitualmente in vendita nei supermercati e nei ristoranti.
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza in test comparativi. Come free lance si è sempre occupato di tematiche alimentari.
Mi pare che il sig Masi giochi sull’ambiguità dei termini: Chianina e Piemontese sono razze – pregiate- di bovini da carne, una vacca se non vado errato, è un bovino femmina anziano, con una carne che ha caratteristiche ben diverse da quella normalmente venduta in macellerie o supermercati, per consumarla sotto forma di hamburger o bistecca ….
Quando nelle campagne si ammazzava una vacca lo si faceva solo dopo che non poteva più produrre latte e mettere al mondo vitelli. Il suo prezzo diminuiva ovviamente, ma nessuno ne faceva una polemica come oggi. Mi pare normale che se vuoi spendere poco ti mangi la carne (comunque commestibile e buona) che costa di meno. Altrimenti vai da qualche chef stellato.
D’accordo con il suo ragionamento , ma è McDonald’s che lascia credere di usare per i suoi hamburger la stessa carne in vendita nei supermercati e uguale a quella dei ristoranti
Potrebbe il Sig. Masi precisare in quale catena di supermercati lui trova in vendita il “macinato di vacca”??? Ho cercato invano nei banconi di due grandi supermercati ma ho trovato solo vitello/vitellone/manzo: ho provato a chiedere agli addetti macelleria ma mi hanno guardato come si guarda un extraterrestre ubriaco.
Attendo con ansia la risposta del Sig. Masi, non vedo l’ora di comprare e cucinare questa leccornia spendendo moooolto meno del classico bovino. Orsù Signor Masi, ha fatto trenta faccia trentuno no?
Sono inesperto, cosa significa di preciso che la vacca ha una qualità minore del manzo? È meno sicura? Fa più male? Ha meno proprietà nutritive? O è solo questione di gusto? Per favore rispondetemi che sono un po’ confuso. Grazie
Questione di gusto e di tenerezza.
Mi pare che la polemica sulla carne di vacca sia parecchio esagerata,
da sempre le vacche vengono macellate a fine carriera (ossia quando
non sono più adatte alla produzione di latte e vitelli) e la loro carne
abitualmente consumata, così come quella dei buoi a fine carriera (e
quella dei tori, anche se ovviamente sono in numero esiguo).
Costa meno del manzo e del vitello, ed è più dura e fibrosa, ma non
ha altra controindicazione in cucina se non di dover essere macinata
oppure richiedere lunghe cotture (non ci si può fare la “fettina” in
40 secondi insomma) e quindi non è adatta a consumatori che al 90%
non sanno più cucinare, o non ne hanno tempo o voglia.
In alcune delle vallate piemontesi poi con quella carne ci si è sempre
fatto anche un insaccato tipico, il “Salam ‘d torgia” (si legge “salam ed
turgia”, letteralmente “di vacca sterile”), che è addirittura un presidio
Slow Food.
Mauro
Assolutamente d’accordo con lei , ma l’operazione di marketing di McDonald’s è dire alla gente che la carne dei suoi hamburger è uguale a quella venduta nei supermercati o servita nei ristoranti . Questa è la grande operazione e il messaggio che passa
Bisogna sempre stare attenti ai messaggi che si fanno passare, ad esempio vedo che Valerio leggendo l’articolo non ha capito che il problema era di immagine/costi ma si preoccupa che la carne di vacca “È meno sicura? Fa più male? Ha meno proprietà nutritive?”.
E come lui chissà quanti altri che le vacche neppure le hanno mai viste dal vivo.
Buona giornata.
Mauro
Premettendo che i miei consumi di carne sono ridotti al minimo, e non consumo carne di mucca da quasi un anno, penso che i consumatori siano i PRIMI a DOVERSI PORRE UNA DOMANDA quando alla cassa dei fast food gli viene presentato uno scontrino così basso.. COSA STO MANGIANDO?? COME FA A COSTARE COSì POCO?? MCDonalds è libero di vendere ciò che meglio crede – rientrando nella legge ovviamente –
Nella società del libero consumo siamo noi, i consumatori finali, a dover scegliere con criticità, e finché ci saranno allocchi che impongono il risparmio assoluto alla qualità di ciò che ingurgitano ci saranno anche aziende che su di loro guadagneranno, mettendo i soldi prima della salute umana e del benessere animale.
Al di là della voluta ambiguità delle sue parole, Masi da quel che leggo non dice che nei ristoranti si trovano hamburger con carne di vacca, ma che anche in altri ristoranti “economici” (che senza offendere nessuno, ma semplicemente considerando i prezzi, sono il corretto metro di paragone con McDonald’s) e supermercati si usa carne di vacca…che non necessariamente vuol dire hamburger…potrebbe essere un ripieno per tortellini ad esempio o un qualunque prodotto (vado ad ipotesi, non ne conosco) che sia stato realizzato con carne di vacca del gruppo Inalca che non credo la venda solo a McDonald’s e che quindi, ragionevolmente, da qualche parte dovrà pur andare no?!
Avete provato a girare la domanda ad Inalca e chiedere se tra i clienti a cui forniscono carne di vacca annoverano anche ristoranti o GDO?
Se la risposta fosse no, sarebbe la conferma della “bufala” perpetrata da McDonald’s…
Inalca non risponde, Cremonini non risponde. L’ambiguità di Masi è voluta perché quello che conta è il titolo sul giornale e quanto viene recepito dal lettore
Per chiarire: ambiguità nelle parole di Masi, non nelle parole dell’autore dell’articolo.
Sì, sì, non stavo negando che l’ambiguità fosse voluta. Cercavo però di andare anche oltre a questo.