Colussi vuole essere “buona in tutti i sensi”, come recita lo slogan, e ha deciso di eliminare dai biscotti l’olio di palma, sostituito con quello di girasole, riducendo di almeno il 30% la quantità di grassi saturi. L’altra grossa novità riguarda la farina che, a seconda del prodotto, sarà integrale o semi integrale (tipo 2). L’ultima chicca di casa Colussi sugli ingredienti utilizzati riguarda le uova fresche ottenute da galline allevate a terra e il latte fresco 100% italiano.
«Si tratta di una scommessa in cui crediamo, – spiega Massimo Crippa, direttore commerciale del gruppo – le modifiche apportate alle ricettazioni comportano una maggiore spesa per le materie prime e in alcuni casi anche una certa difficoltà di reperimento, come ad esempio per la farina tipo 2, poco disponibile per i volumi di cui avevamo bisogno». I nuovi biscotti saranno sugli scaffali dei supermercati nei prossimi giorni e avranno un prezzo in linea ai comuni frollini per la prima colazione: 1,69 euro per il pacco da 300 grammi.
L’azienda punta in particolare alla colazione, lanciando quattro nuovi frollini e migliorando le ricette dei biscotti classici, tra cui anche lo storico biscotto GranTurchese.
La Colussi Group, oltre all’omonimo marchio di biscotti detiene la proprietà delle marche Sapori e Misura, quest’ultima l’anno scorso aveva annunciato la decisione di togliere l’olio di palma dai prodotti.
L’esigenza del restyling non si è limitata alle ricette, ma ha interessato anche la grafica e il packaging, realizzato con carta riciclabile al 100%. Le novità sono state in parte il frutto di una collaborazione con l’Università degli studi di scienze gastronomiche di Pollenzo, che da sempre approfondisce i temi di produzione e consumo con i valori legati al territorio e alle tradizioni alimentari. Forse anche per questo la filiera degli ingredienti principali (farina, latte, uova e miele) è esclusivamente italiana.
Per vedere l’elenco dei 225 biscotti senza olio di palma venduti in Italia clicca qui.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
A parte il nuovo “olio vegetale di girasole” che usano, come se ci fosse la versione animale del girasole, mi chiedo come mai accanto ai prodotti tradizionali di punta, nelle nuove formulazioni più “salutistiche” non si cerchi di ridurre il contenuto di zucchero, portandolo a livelli di 16-18 g/100g contro i 22-24 (dal 33 al 50% in più).
Ritengo che incontrerebbero il favore di un pubblico attento a ridurre l’introito di zucchero quotidiano e che non gradisce l’eccessiva edulcorazione (volta molto spesso a nascondere la qualità aromatica del prodotto) da sommare ad una bevanda a sua volta zuccherata.
Gentile Ale,
L’azienda ci ha spiegato che i loro prodotti rientrano con un anno di anticipo nei parametri (tra cui i livelli di zuccheri) stabiliti dal Ministero della Salute in accordo con le Associazioni di Categoria nella pubblicazione “obiettivi condivisi per il miglioramento delle caratteristiche nutrizionali dei prodotti alimentari con particolare attenzione alla popolazione infantile”.
perchè lo zucchero provoca assuefazione, garantendo maggior incassi
Una vittoria alla volta. Dopo l’ olio di palma si passa alla riduzione di zucchero. Ma intanto dobbiamo essere contenti di questa vittoria. Io già ho trovato dei biscotti palma free ma avere più scelta è molto bello.
Novità veramente apprezzabile. Spero che i prodotti senza glutine non ne rimangano fuori sia per l’olio che per la farina integrale e se così fosse gradirei sapere i motivi, ammesso che i celiaci non siano consumatori di serie B.
Vorrei tanto poter fare colazione con il biscottone Barilla.
Ma solo quando sarà senza olio di palma.
Inzupoooooooooooso !!!!
Colussi, me ne ricorderò quando andrò al supermercato. Intanto i cornetti integrali misura al miele di cui si è parlato pure qui, hanno l’olio di palma. Un po’ alla volta si migliora 🙂
Buonasera,
vorrei segnalare i nuovi biscotti senza olio di palma che ho trovato in questi giorni nel mio piccolo supermercato, con mio grande stupore ho notato che sono i classici biscotti Carrefour e non un nuovo prodotto come hanno fatto altre marche molto più note!
Mi fa proprio ridere lo slogan nel loro sito: “Mulino Bianco si impegna da sempre per il Benessere delle Persone e del Pianeta!”
Finalmente vi siete ac
Finalmente una società seria che ha eliminato l’olio di palma (Colussi ). Spero che al più presto le altre si accorgeranno che i consumatori prima di comprare merendine e biscotti si leggono le dicitura e se ottengono olio di palma o di colza rinunciano all’acquisto . Mulino bianco che si vanta di vendere ai consumatori prodotti genuini se ostina con questa logica fra non molto tempo è destinata a fallire ,altro che pubblicizzarsi con attori
Evviva Colussi attenta alla SALUTE dei clienti . Era difficile sino ad ora scegliere biscotti senza olio di palma al supermercato, ora Colussi mi darà una marcia in poi
Grande Colussi!
Mai più senza.
L’impegno va premiato. SEMPRE
Un bravo alla Colussi che ha abbandonato l’olio di palma (su tutti i prodotti?), spero che sia premiata dai consumatori.
Un pessimo alle catene Prix e Lidl dove trovare prodotti da forno senza olio di palma è quasi impossibile.
Si la Colussi ha riformulato le ricette per i biscotti classici e anche nei frollini nuovi non c0è olio di palma (oltre a contenere l’apporto di zucchero come auspicato dall’accordo tra associazione di categoria e Ministero della salute)
Tutti entusiastici e acritici, oltre che poco informati.. Mettiamo qualche puntino sulle i. Ben venga il cambio di rotta della Colussi, tuttavia né loro nè altre ditte blasonate avrebbero Mai dovuto utilizzare l’olio di palma né altri ingredienti nocivi, come invece hanno fatto da sempre tante piccole aziende provviste di diverso senso etico. Il sospetto che dietro questo ravvedimento si celi la perdita netta di quote di mercato é plausibile. E se é questo il motivo, esso dimostra vere tre considerazioni. L’efficacia della comunicazione alternativa, anche via Internet, senza la quale non si sarebbe diffusa la consapevolezza della nocivitá del prodotto e, aggiungo, dell’uso coloniale dei terreni agricoli africani. Secondo, l’importanza del fatto che basta la consapevolezza di una minoranza e non della massa per cambiare le cose. Terza, che le informazioni in etichetta sono fondamentali per la scelta consapevole. Non a caso la loro eliminazione é un punto fondamentale degli accordi del TTiP che le multinazionali stanno per imporre agli Stati.
Quando si fa sentire la propria voce unita per finalità importanti, qualunque esse siano, si ottengono ottimi risultati!
Un bravo non solo a Colussi quindi ma anche a tutti quei consumatori che prima di tutti hanno creduto nella possibilità di cambiare le cose, facendo scelte oculate e intelligenti…
Ora dobbiamo unirci per ridurre/sostituire la plastica dai packaging, sfida importantissima per il pianeta! Grazie davvero di cuore a tutti voi
Finalmente potrò comprare nuovamente i biscotti. I motivi sono: senza olio di palma, farina più naturale e ouva fresche. Il massimo sarebbe che le uova non provenissero da allevamenti in batteria.
Finalmente riassaggerò anche i baicoli.
Segnalo, se non già conosciuto, che i biscottini per neonati (non Colussi) sono pieni di olio di palma !!!