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Lo stato di calamità per il caldo

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto un’email dal titolo “Spero interessi almeno voi”. Non si trattava della lamentela di un consumatore deluso da qualche azienda e neanche di una critica o di un complimento. Un lettore, dopo aver letto un comunicato di Coldiretti sull’anomala ondata di calore, è rimasto impressionato e ha voluto condividere il suo stato d’animo. Il testo dell’organizzazione esordiva così: “Ammonta ad almeno 200 milioni di euro il conto dei danni causati in un mese dal caldo africano nelle campagne italiane, tra ortaggi, frutta e mais “bruciati”, cali di produzione di latte e uova e maggiori costi energetici e di irrigazione“. Il comunicato evidenziava le perdite economiche, i danni alle colture e la sofferenza degli animali… ma forse manca qualcosa?

Di seguito pubblichiamo la lettera.

Caro Direttore,
spero di non farle perdere tempo. Non sono certo che il tema rientri nelle sue competenze ma voglio segnalare una cosa che trovo ripugnante. Nella giornata di ieri quasi tutte le testate web (sui quotidiani di oggi non mi sono ancora cimentato), riportavano un comunicato di un’organizzazione agricola (questo: “Caldo: Coldiretti, 200 mln di danni nei campi, è stato calamità“).

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In Italia nel settore agricolo è in nero il 32% dei lavoratori

Capisco che il caldo crei danni economici, condivido il dispiacere per le api e anche quello per le mucche. Ma santo cielo, possibile che nessuno si chieda e chieda pubblicamente che ne è dello stato di salute del 32% dei lavoratori in agricoltura? Perché in agricoltura è in nero il 32% dei lavoratori, e lo dicono le fonti ufficiali. Quasi tutti clandestini (questo fa nascere anche altre idee), ridotti a schiavi, pagati una vergognosa miseria. Che vivono in condizioni igieniche disumane e abiette.

Allora, se ne avessi i mezzi o fossi un giornalista, porrei alcune domande a Coldiretti: quanto producono in meno a causa del caldo questi lavoratori? il 10-15% in meno come le vostre vacche? o il 10% come le vostre galline? avete messo “ventilatori, doccette e condizionatori” anche nelle baracche dove sono costretti a dormire? o non vale la pena parlarne perché contano meno delle bestie?

Stanco della quotidiana stupidità dei lettori, stanco dell’ignavia dei comunicatori, conto su di lei.

Francesco

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Claudio
Claudio
29 Luglio 2015 15:55
Paoblog
30 Luglio 2015 08:01

Ed infatti cosa si è letto alcuni giuorni fa sui giornali?
“… il 47enne bracciante agricolo sudanese morto lunedì mentre era impegnato nella raccolta dei pomodori in un campo tra Nardò e Avetrana … improvvisamente si è accasciato in uno dei campi coltivati su cui lavorava ogni giorno fino a dodici ore per un salario inferiore alle 25 euro.”
*
Ed infatti, come scritto ieri in un commento copio un passaggio di un post che ho scritto tempo fa sul contrasto al lavoro nero in Puglia: “…quasi tutte le associazioni di categoria firmano il protocollo d’intesa di Equapulia, ma non Coldiretti e mi piacerebbe capire perchè.”
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Il post si intitola, a ragion veduta: “Se il Progetto contro il lavoro nero in agricoltura cammina in salita…”
Se interessa http://paoblog.net/2015/06/19/persone-lavoro/

Enrico
Enrico
15 Agosto 2015 09:36

Tempo fa in televisione Roberto Saviano fece intervenire alla trasmissione di Fazio un ragazzo immigrato per raccontarci la storia di un pomodoro.
Attraverso la storia di quel pomodoro ( e delle arance, dei mandarini, delle cipolle, della fragole etc….) si capisce a cosa serve l’immigrazione clandestina. Serve ad aumentare i profitti dei distributori del settore e a ricattare qualunque altro lavoratore ( sarebbe meglio chiamarlo schiavo a cottimo) agricolo.
Ho chiesto ad un amico sindacalista se c’era stato un sciopero a sostegno e solidarietà verso i poveracci raccoglitori di agrumi che a suo tempo si erano ribellati in quel di Rosarno alle condizioni da lager nazista in cui versavano. Ho ricevuto una risposta agghiacciante: a far fronte a queste situazioni erano demandati solamente i giudici con i risultati che vi lascio immaginare. Un saluto a tutti.

Andrea Ricci
Andrea Ricci
16 Agosto 2015 14:19

Grazie a Francesco di averci svegliato e al FattoAlimentare di averlo pubblicato.
Grazie anche all’intervento del parlamentare del M5S alla Camera, intervento scomodo e che non porta voti.