Barilla ritira Ragù Contadino con vino rosso (vedi foto sotto) nella confezione da 400 g. Il motivo del richiamo è l’assenza sull’elenco degli ingredienti in etichetta di sedano e latte considerati cibi allergenici da indicare in evidenza sulla confezione. Il lotto richiamato è il numero 666136704 e il termine minimo di conservazione riportato sul tappo è 18/06/2016. Il problema riguarda esclusivamente le persone allergiche a latte e sedano per tutti gli altri consumatori non ci sono problemi.
Coop, Auchan, Iper e Carrefour hanno annunciato di avere ritirato il sugo Barilla Ragù del Contadino con vino rosso da tutti i supermercati.
Ecco i riferimenti: Ragù Contadino Barilla con Vino Rosso 400 grammi, Lotto 666136704 e Termine minimo di conservazione 18/06/2016 (leggibile sul tappo). L’azienda precauzionalmente ha già attivato le procedure di ritiro del prodotto dalla vendita.
Barilla invita i consumatori allergici a sedano e/o latte a non utilizzare il prodotto e a contattare il Numero Verde 800862323 per qualunque informazione si rendesse necessaria.
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
A prescindere dal latte, che è ben nota l’importanza delle reazioni a chi ne è intollerante o allergico, meno conosciuta è la pericolosità del sedano che è uno degli alimenti, tra i vegetali e non solo, che più frequentemente provoca reazioni allergiche soprattutto negli adulti. Bene ha fatto la Barilla a ritirare il prodotto per la carenza della dicitura del contenuto su alcune etichette del loro “Ragù Contadino”.
Bene così anche questa volta buttiamo qualche tonnellata di roba buona, mentre basterebbe divulgare l’informazione e mettere dei cartelli
Non è mica detto che lo buttino. E poi cosa si dovrebbe fare, lasciare che qualche allergico compri un prodotto considerato sicuro vista l’assenza di sedano e vada in shock anafilattico? Fossi io non sarei entusiasta
Comprendo perfettamente, ma è una questione di “etica e di etichetta”. Scusate l’assonanza e il gioco di parole.
Il cibo sicuramente non verrà gettato, aggiornare l’etichetta. Non ci si può improvvisare nulla al riguardo altrimenti ci si diletta a fare imprenditoria in altri campi.
Se ci sono delle normative al riguardo bisogna ottemperarle perché non sono in essere per far piacere a qualcuno, ma per avvisare chi non può consumare alcuni prodotti.
Se avessi consumato tale prodotto molto probabilmente sarei incorso in uno stato di shock anafilattico essendo allergico al sedano. Al quale sono già incorso, purtroppo, altre volte. Tale evento contempla un alto numero percentuale di decessi. E al momento non gradisco molto far parte di una nefasta statistica.
Ecco, prima di porre il proprio pensiero al mancato guadagno o all’eventuale distruzione di cibo (ne dubito) bisognerebbe dare al proprio modus vivendi la precedenza alla salute. Di tutti.
Problema solo per allergici…ha un non so che di minimizzazione…che stona.