Leggere le etichette dei cibi confezionati sugli scaffali dei supermercati, non è semplice. Anche quando ci si concentra esclusivamente sugli ingredienti, la lista spesso è lunghissima e farcita di nomi sconosciuti. Un esempio è quello degli edulcoranti: le aziende utilizzano circa 40 diverse sostanze per dolcificare gli alimenti, o per migliorarne il gusto, tant’è che alcune sono presenti anche nei prodotti salati.
Cominciamo con lo zucchero da tavola spesso è chiamato il saccarosio, oppure viene proposto in altre forme come: zucchero di canna, zucchero invertito, sciroppo di glucosio, sciroppo di fruttosio concentrato.
A volte per addolcire si usano altri zuccheri come: fruttosio (zucchero della frutta), glucosio, lattosio (zucchero del latte), sorbitolo, destrosio.
Poi ci sono i derivati dell’amido: maltosio, destrine, sciroppo di amido con fruttosio, maltodestrine, mannitolo, sciroppo di malto, succo zuccherato disidratato, succo zuccherato evaporato.
Una sezione importante è quella delle alternative “naturali” che comprendono: miele, succo di frutta concentrato, melassa, zucchero d’uva, succo di mele concentrato, sciroppo d’acero, sciroppo di riso, sciroppo di sorgo. La realtà è che lo zucchero e i numerosi derivati si trovano un po’ dappertutto e i consumatori non se ne accorgono.
Chiudiamo con i dolcificanti artificiali usati per edulcorare sia le bevande sia alcuni alimenti, nell’elenco troviamo: Saccarina, Aspartame, Acesulfame, e i meno conosciuti Ciclammati e Sucralosio. L’ultimo dolcificante arrivato da pochi mesi sul mercato è la Stevia, che però viene classificata come naturale essendo estratto da una pianta. In seconda posizione nella lista ci sono anche gli zuccheri derivati dal glucosio: sorbitolo, xilitolo, mannitolo, isomalto, maltitolo.
Moltissimi cibi riportano nell’elenco degli ingredienti una di queste sostanze, ma non si tratta per forza di alimenti dolci, nella lista ci sono anche alcune salse di pomodoro.
Roberto La Pira
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Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24
ma l’acesulfame e l’aspartame non avevano controindicazioni per bambini piccoli e donne in cinta?
Non c’è alcun motivo per dare prodotti con dolcificanti sintetici a bambini, ma anche agli adulti