Ogni 10 bottiglie di vetro di colore scuro, 9 sono prodotte con materiale proveniente dalla raccolta differenziata. Anche per le bottiglie chiare, dove si può impiegare solo rottame di vetro incolore, la percentuale di riciclato arriva al 45%. Per migliorare i risultati, in alcune città come Verona e Ferrara, è stata avviata la raccolta differenziata per colore.

 

Un’altra buona notizia è che l’Italia si conferma leader in Europa per il riciclo di questo materiale, con quasi il 70% di riutilizzo. Una nota fortemente positiva, perché il viaggio di una bottiglia, da quando viene gettata nel cassonetto a quando torna a essere una bottiglia, permette ai cittadini di risparmiare da un punto di vista ecnomico e di abbattere le emissioni di anidride carbonica.

 

I dati forniti in occasione dell’evento “Da vetro nasce vetro” (Genova, 26 maggio 2012), organizzato da Assovetro e dal CoReVe (Consorzio recupero vetro), mostrano che questo materiale è uno degli imballaggi preferiti dagli italiani: per il 74% dei consumatori è un’ottima risorsa “verde”, in quanto viene considerato completamente riciclabile (nel resto d’Europa la percentuale scende al 65%).

 

Sono positivi anche i risultati ottenuti nell’ultimo anno: la produzione degli imballaggi ha segnato un incremento dell’1,77% rispetto all’anno precedente e l’industria dei contenitori in vetro ha utilizzato più di 2 milioni di tonnellate di materiale riciclato (+7,6% rispetto al 2010), risparmiando così più di 3 milioni di barili di petrolio e oltre 2 milioni di tonnellate di CO2.

 

La classifica delle Regioni italiane più virtuose presenta qualche piacevole sorpresa, la Sardegna ottiene risultati molto vicini a regioni come Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino e Veneto. In crescita anche i dati relativi a Toscana, Molise e Basilicata.

 

Per aumentare ulteriormente il trend positivo, le associazioni puntano sull’informazione: è stato realizzato un video (vedi sotto) dal regista Fabio Canepa che illustra il viaggio di una bottiglia dal momento in cui viene gettata nel cassonetto fino a quando ritorna a essere bottiglia. C’è anche un opuscolo scritto in collaborazione con il WWF dal titolo Manuale per la raccolta e il riciclo dei contenitori in vetro.

 

Qualche consumatore si può interrogare sull’idoneità igienica del vetro riciclato ma gli esperti concordano nel ritenere che «il vetro in forma riciclata degli imballaggi alimentari non presenta problemi per la salute. – dice Claudio Sironi, tecnico dell’Istituto Certificazione Qualità – Può contenere alimenti di ogni tipo (acquosi, acidi, grassi) e anche a temperature piuttosto elevate senza rischi di interazione con il cibo.  
Nel 99% dei casi gli articoli da cucina in vetro trasparente, come i bicchieri e i contenitori per alimenti, soddisfano i requisiti legislativi per l’idoneità alimentare. Negli ultimi 10 anni, i casi in cui nei nostri laboratori di certificazione sono stati evidenziati problemi di sicurezza alimentare si contano sulle dita di una mano».

 

L’efficacia del vetro come contenitore di alimenti è stata confermata anche da Catherine Leclercq, ricercatrice dell’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran) in un’intervista a Ilfattoalimentare.it sul tema dei biberon: «Il vetro è praticamente inerte e per l’alimentazione del neonato nei primissimi mesi di vita va preferito rispetto alle materie plastiche».

 

Luca Foltran


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