Abbiamo ricevuto da una nostra lettrice la segnalazione di una mozzarella sottopeso. Pubblichiamo di seguito la risposta della direzione qualità Galbani, azienda del Gruppo Lactalis Italia, proprietaria del marchio.
“Buongiorno, vi segnalo queste mozzarelle Vallelata tris 125 g, appena aperte, ho notato che una era più piccola, come “tagliata”. Allora ho deciso di pesarla: invece di 125 grammi ne pesava solo 68. Per curiosità ho pesato anche le altre due presenti nella confezione e ho scoperto che, pur avendo queste una forma “normale”, erano entrambe sottopeso, rispettivamente 91g e 102 g. Insomma, invece dei 375 grammi di prodotto garantiti in etichetta, ne ho acquistati solo 261, un etto in meno.
Monica”
La Mozzarella Vallelata è realizzata nel rispetto di rigide procedure di qualità per fornire ai nostri clienti e ai nostri consumatori prodotti finiti sempre all’altezza delle aspettative. La Mozzarella Vallelata è prodotta nel nostro stabilimento di Corteolona (Pv), dove vengono effettuati ogni giorno centinaia di controlli, nonché un importante numero di prelievi ed analisi lungo tutta la filiera. Analizziamo anche il prodotto finito “in diretta”, sia durante la loro conservazione, come previsto dai programmi di autocontrollo-Haccp.
Soltanto quei lotti di prodotto interamente conformi agli standard di qualità sono immessi sul mercato e Le garantiamo che questo lotto è stato rilasciato dal Quality Assurance di stabilimento, in totale conformità alle norme metrologiche vigenti, che prevedono controlli sistematici del peso delle mozzarelle in uscita dalla linea durante tutta la giornata produttiva. Dall’analisi delle foto che ci ha gentilmente inviato possiamo notare come le mozzarelle abbiano subito un probabile danneggiamento in linea di formatura e confezionamento e ulteriori schiacciamenti, non sappiamo se all’origine o in fase distributiva.
La mozzarella, per sua natura, ha una struttura fibrosa e anche variazioni nella temperatura di conservazione rispetto a quanto indicato in etichetta o schiacciamenti in fase logistica-distributiva potrebbero avere influito sulla perdita di umidità che la costituisce.
La Sua segnalazione è stata condivisa con il personale dello stabilimento di produzione per aumentare il presidio in fase di formatura e confezionamento della mozzarella e per intercettare all’origine ogni eventuale deviazione dagli standard.
Ogni segnalazione da parte dei nostri consumatori relativamente alla qualità dei nostri prodotti, come nel Suo caso, è preziosa per noi nell’ambito del miglioramento continuo delle nostre produzioni e dei nostri servizi, e pertanto La ringraziamo nuovamente.
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sempre risposte generiche, il produttore risponde di tutta la catena e non solo fino alla frontiera dello stabilimento produttore, come si evince dalla risposta standard
Mi sembra improbabile che l’equivalente dell’ultima mozzarella a destra si sia sciolta nel liquido a causa dello schiacciamento. Bravissima la consumatrice che é andata a fondo alla faccenda. Meno brava l’azienda che con la sua risposta standard ci lascia con il dubbio.
Non solo vallelata ma anche santa lucia.
Quando si riscontrano dei sotto peso, nel rispetto della Legge 690, dovrebbe essere ritirato il lotto completo. Inoltre se la signora non ha riscontrato rotture della confezione non si può incolpare l’eventuale schiacciamento della logistica o altri, in quanto tale schiacciamento avrebbe dovuto portare all’assenza del liquido. La mozzarella “tagliata” è sicuramente, e non può essere altrimenti, attribuito alla produzione e se il sistema qualità avesse funzionato quella confezione non sarebbe stata distribuita. Un’azienda di queste dimensioni mi aspetto che facciano il controllo dei lotti al 100% e mi aspetto che utilizzino delle ponderali con gli automatismi di scarto.
Sarebbe stato molto più onesto da parte dell’azienda citare che il sottopeso è sfuggito all’attenzione degli operatori. Un errore può anche capitare nella migliore azienda ma attribuire le cause di una non conformità ad aspetti improbabili fa perdere di credibilità.
Il fenomeno che ha stilato la dotta risposta dovrebbe farmi comprendere con parole semplici come lo schiacciamento in fase distributiva ha distratto 50 grammi di peso.
Per una confezione del peso nominale di 250 g, l’errore massimo tollerato è pari a 9 g; quindi, nessuna confezione potrà presentare un contenuto effettivo inferiore a [250 g – (2 x 9 g)] = 232 g.