Il ministero della Salute  il 25 giugno 2010  ha pubblicato sul sito  un decalogo  per riconoscere le mozzarelle blu. E’ forse la prima volta che il ministero propone ai consumatori un vademecum e che cita le marche dei prodotti ritirati dal mercato. Un buon segnale  per il futuro ?
  
 1. Qual è il problema della mozzarella che diventa blu?
Si precisa che il problema, ad oggi, è stato riscontrato solo su mozzarelle prodotte in Germania dalla ditta MILCHWERK JAGER GMBH & Co.
Relativamente alle possibili cause è stato chiesto un parere all’Istituto Superiore di Sanità. Ad oggi sono state fatte varie ipotesi, che dovranno essere dimostrate da esami di laboratorio.
In linea generale sembra trattarsi di un contaminante biologico, come lo Pseudomonas fluorescens, batterio gram negativo, che non è patogeno. Le ricerche sono comunque state estese, per cautela, a sostanze chimiche di vario genere che in situazioni ambientali particolari cambiano la propria colorazione.
Quali sono i rischi per la salute?
Attualmente non ci sono indicazioni di rischio per il consumatore. Il prodotto, ad oggi, non risulta adatto al consumo umano in quanto le caratteristiche riscontrate non sono tipiche dell’alimento, art. 14 comma 5 del Regolamento CE 178/2002.
Come posso riconoscere le mozzarelle alterate?
Quando le caratteristiche organolettiche come il colore, l’odore, la consistenza dei vari prodotti si discosta dalla normalità può esserci un’alterazione in atto. In questo specifico caso le mozzarelle oggetto di allerta presentano una caratteristica colorazione bluastra.
L’etichetta del prodotto può aiutarmi (a riconoscere le mozzarelle prodotte dalla ditta tedesca e distribuite in Italia con marchi diversi)?
Sull’etichetta, generalmente sul retro delle confezioni, è contrassegnato lo stabilimento di produzione, identificato con un numero di riconoscimento europeo e la sigla del Paese a norma del Reg CE 854/2005. È anche importante, osservare sempre e per qualsiasi alimento, la data di scadenza del prodotto, indicate in questo caso, generalmente con il termine: “da consumarsi preferibilmente entro…” e di rispettare le modalità di consumo, le temperature di conservazione che vengono indicate dal produttore.
 Dove sono vendute?
Le mozzarelle su cui sono state riscontrate alterazioni organolettiche, sono state rinvenute in alcuni discount.
6. Che cosa sta facendo il Ministero?
Il Ministero, in contatto con i vari enti di controllo, ha prontamente comunicato alla Commissione Europea tutte le segnalazioni pervenute anche dai consumatori tramite l’Asl competente per territorio e il Comando Nas per la tutela della salute. E’ in contatto con l’Istituto Superiore di Sanità che sta conducendo indagini appropriate sulle cause delle alterazioni. Inoltre, tiene continuamente informati gli Assessorati regionali competenti di tutte le comunicazioni provenienti dalla Commissione Europea ed ha intensificato i controlli di sorveglianza con i competenti uffici periferici ministeriali.
7. Il prodotto è già stato ritirato dal mercato?
È responsabilità dell’operatore del settore alimentare procedere alle operazioni di ritiro dei prodotti dal commercio come indicato dal Reg. CE 178/2002, come ricordato anche ultimamente dall’On.le Sig. Ministro. Le autorità sanitarie competenti stanno puntualmente verificando l’espletamento del ritiro.
8. Che cosa sta facendo l’Europa?
Sono in atto misure volte ad impedire che le mozzarelle alterate circolino per i vari paesi e sono stati, quindi, intensificati i controlli. L’impianto tedesco, inoltre, è sottoposto ad una ispezione da parte degli organi comunitari preposti.

9. Le mozzarelle prodotte in Italia sono sicure?
In Italia tutta la filiera produttiva è sottoposta a costanti controlli del Sistema Sanitario Nazionale senza dimenticare l’azione di vigilanza ed intervento del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS)
10. Come posso riconoscere se una mozzarella è prodotta in Italia oppure no?
In etichetta viene chiaramente descritto il nome del produttore, comprensivo dell’indirizzo e nazione dello stabilimento di produzione.

Foto:Photos.com
Per altri chiarimenti vedi anche:
http://www.ilfattoalimentare.it/la-germania-rivela-finalmente-i-marchi-delle-mozzarelle-blu-contaminate.-il-prodotto-distribuito-in-13-paesi.html
http://www.ilfattoalimentare.it/indicare-lorigine-della-mozzarella.html
http://www.ilfattoalimentare.it/doppio-ritiro-per-la-mozzarella-blu-prima-a-verona-e-poi-a-torino.html