Troppi consumatori fanno ancora confusione tra scadenza e termine minimo di conservazione. E di conseguenza ancora troppi prodotti ancora buoni e sicuri finiscono nella spazzatura. Per questo motivo Too Good To Go, la famosa app anti-spreco, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno lancia l’iniziativa Etichetta Consapevole. Presentata a febbraio 2021 durante la giornata dedicata alla lotta contro lo spreco alimentare, la campagna prevede di affiancare alla dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” la frase “Spesso buono oltre” per ricordare che i prodotti con il termine minimo di conservazione in etichetta, nella maggior parte dei casi, si possono consumare anche oltre alla data indicata.
A causa degli errori di interpretazione delle scadenza, si stima infatti che in Europa vengano gettate 9 milioni di tonnellate di alimenti ancora commestibili ogni anno, pari al 10% di tutto lo spreco alimentare generato dai Paesi dell’UE. Secondo una recente indagine di Altroconsumo, in Italia solo il 37% dei consumatori conosce davvero la differenza tra le diciture “da consumarsi entro…” e “da consumarsi preferibilmente entro…”: infatti mentre la prima avvisa che una volta superata la data il prodotto non è più sicuro da mangiare, la seconda indica il periodo oltre il quale le proprietà organolettiche dell’alimento possono cominciare a peggiorare. In questo caso però, anche se il prodotto è meno fragrante o ha perso parte del suo aroma, se conservato correttamente, rimane sicuro da consumare.
“Il termine minimo di conservazione indica la data entro la quale il prodotto alimentare conserva le proprie proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione. – spiega Laura Rossi, responsabile scientifica dell’Osservatorio sugli sprechi alimentari del Crea – Moltissimi prodotti oltre la data riportata possono subire modificazioni organolettiche come sapore, odore o consistenza, ma possono essere comunque consumati senza rischi per la salute: se conservati bene si possono infatti mangiare anche dopo il termine minimo di conservazione e possiamo così evitare di buttare via tanto cibo che in realtà si può consumare senza pericolo.”
“Utilizzare i sensi, per capire se il prodotto è molto deperito oppure ha odore o colore anomalo, – prosegue Rossi – rappresenta quindi una strategia utile per combattere lo spreco alimentare ed evitare che cibo ancora perfettamente ottimo rischi di essere buttato a causa di un’errata interpretazione della dicitura in etichetta” L’Etichetta Consapevole di Too Good To Go infatti non si limita alla dicitura “Spesso buono oltre”. Il logo ricorda anche ai consumatori utilizzare i propri sensi per verificare le condizioni di un prodotto prima di buttarlo via. Utilizzando pittogrammi o diciture, si invita a osservare, annusare e infine assaggiare gli alimenti che hanno superato il termine minimo di conservazione.
L’Etichetta Consapevole si può già trovare sugli scaffali dei supermercati, grazie alla passata “La Marca del Consumatore” che la utilizza già da gennaio. Dal mese di maggio, invece, si può trovare anche sui prodotti a marchio NaturaSì. “Il periodo che stiamo attraversando ci mostra ancora di più la necessità di un radicale cambiamento in campo agricolo, alimentare e culturale. – commenta Fausto Jori, Amministratore delegato della catena di negozi specializzati nel biologico – Serve un salto di paradigma per evitare di rincorrere processi produttivi e stili di vita che impoveriscono il Pianeta mentre quotidianamente sprechiamo quello che il Pianeta già ci dona. Un controsenso di cui alla fine paghiamo il conto. La lotta contro lo spreco alimentare, per noi di NaturaSì, è da sempre un impegno verso l’ambiente e la sostenibilità sociale.”
“La Marca del Consumatore” e NaturaSì non sono gli unici ad aver aderito all’iniziativa. Anche Salumi Pasini e WAMI la espongono già sulle confezioni dei propri prodotti. Inoltre, altre aziende come Granarolo, Fruttagel, Bel Group, il Gruppo VéGé, Raspini Salumi, Nestlé, Danone e Olio Raineri si sono impegnate a apporla sulle confezioni entro la fine del 2021. “Desideriamo che il nostro latte italiano sia sempre più sostenibile, a basso impatto ambientale e protagonista di una sana e nutriente alimentazione. – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo che userà l’etichetta consapevole sulle confezioni di latte e bevande vegetali – Per garantire ciò, intendiamo ridurre gli sprechi alimentari al minimo, attraverso un articolato piano anti-spreco che coinvolge direttamente anche tutti i consumatori, attraverso l’educazione ad un consumo ragionato e sostenibile”
© Riproduzione riservata Foto e video: Too Good To Go
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.