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Il generico riferimento alla salubrità nella pubblicità del tonno Callipo

Buongiorno, ho visto sul sito di Distribuzione Moderna, un banner pubblicitario sul tonno Callipo,  in cui compare la frase “Proteggiamo la tua salute – con sale iodato“. Vorrei sapere cosa ne pensa l’avvocato Dongo, che ho sentito in una conferenza tenuta alcuni mesi fa in un corso a Bologna sul regolamento UE 1169/11 e le diciture delle etichette alimentari.

Mariolina

Ecco la risposta dell’avvocato Dario Dongo esperto di diritto alimentare.

Secondo quanto previsto nel “Nutrition and Health Claims Regulation” (1) ogni suggerimento verbale o figurativo, anche implicito, circa il legame tra il consumo di un alimento (2) e un beneficio per la salute è consentito solo nel caso in cui il prodotto soddisfi le caratteristiche stabilite dalla detta normativa per poter vantare un “claim”, ed effettivamente lo riporti in etichetta.

Il generico riferimento alla salubrità evidenziato nella pubblicità del tonno Callipo dovrebbe essere fondato su un’indicazione relativa alla salute che però deve risultare conforme alla legislazione vigente. Come potrebbe essere, al ricorrere delle condizioni quantitative prescritte, uno dei vari “claim” associati all’apporto di iodio nella dieta (3). Poiché il regolamento restringe l’impiego di diciture generiche alla loro giustificazione su soli “health claims”, le indicazioni salutistiche.

Quantomeno, il prodotto dovrebbe essere in grado di esprimere un’indicazione nutrizionale conforme all’allegato del regolamento (CE) n. 1924/06. Accedendo a un’interpretazione più flessibile – ispirata alla “ratio” del legislatore, se pure priva di ufficialità, si noti bene (4) – nel senso di ammettere che i riferimenti generici possano poggiare anche su “nutrition claims”, i quali comunque esprimono un valore nutrizionale riconosciuto dal regolamento stesso. L’indicazione “proteggiamo la tua salute” è di per sé un po’ forte, “hard” direbbero gli inglesi. Sarebbe certo meglio se almeno il tonno riportasse un “claim” quale ad esempio “fonte di proteine” o “ricco in proteine”, sempre nel rispetto delle condizioni di cui in allegato al reg. CE 1924/2006.

sale grosso sodio
Lo iodio contribuisce alla normale funzione ti­roidea

Nel caso di specie, guardando al sito internet dell’azienda, si leggono varie notizie sul sale iodato e lo iodio, ma non si riesce a intendere se lo iodio contenuto nel prodotto sia effettivamente rilevante ai sensi delle norme applicabili. Neppure nell’area dedicata alla vendita online dove pure, ai sensi del regolamento (UE) 1169/11, devono venire offerte tutte le notizie previste come obbligatorie in etichetta. Tra le quali, in questo caso, la dichiarazione nutrizionale.

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera della società Callipo Conserve Alimentari precisando che la nota scritta dall’avvocato Dario Dongo per Il Fatto Alimentare riguarda una pubblicità diversa rispetto a quella evidenziata rella risposta dell’azienda. Nella pubblicità in questione compare solo la frase “Proteggiamo la salute dei consumatori”.

“Con riferimento al legame tra il consumo di un alimento e il beneficio per la salute, è consentito vantare un “claim” e riportarlo in etichetta se il prodotto soddisfa le caratteristiche stabilite dalla normativa di riferimento. La campagna in parola è stata ideata e sviluppata nel pieno rispetto della normativa cogente, da Voi correttamente citata e, pertanto, è quasi superfluo dire che le indicazioni riportate sulle etichette dei nostri prodotti rispondono in maniera puntuale alle esigenze di informazione al consumatore previste da tutte le normative in materia.

Infatti, dopo questa generale premessa, ci sembra opportuno chiarire che i prodotti della nostra linea “con sale iodato” contengono tutti almeno 45 microgrammi di iodio su 100 grammi di prodotto finito, soglia minima prevista dal combinato disposto del regolamento CE n. 1924/06 e della direttiva 90/496/CEE per definire un prodotto come “ad alto contenuto di iodio”.

Inoltre, il sale iodato da noi utilizzato è “protetto” in quanto, grazie ad un particolare processo tecnologico, mantiene costante il tenore di iodio anche dopo la cottura. Si noti, infatti, che, nel claim, il “Proteggiamo” è stato volutamente messo tra virgolette per rafforzare ulteriormente questa caratteristica esclusiva del prodotto.

La campagna stampa completa, tra l’altro, che riportiamo a seguire, esplicita chiaramente il claim nella parte copy, e, oltre a riportare il valore medio di iodio contenuto nel prodotto, riporta i principali benefici per la tutela della salute attraverso dei richiami appositamente predisposti dai regolamenti vigenti.

La nostra campagna stampa

callipo campagna stampa

Esempi di Claim previsti:

claim iodio

Venendo invece ai dubbi sollevati sul nostro shop.callipo.com ai dettami del Regolamento UE n. 1169/2011 e sull’interrogativo “se lo iodio contenuto nel prodotto sia effettivamente rilevante ai sensi delle norme applicabili”, sottolineiamo che:

a) per ogni singolo articolo è disponibile una scheda prodotto che racchiude tutte le indicazioni richieste dal citato Regolamento UE n. 1169/2011 (elenco degli ingredienti con evidenziazione degli eventuali allergeni, denominazione dell’alimento ecc.);

b) inoltre, in ogni scheda prodotto, comprese quelle per la linea “con sale iodato”, è presente sia la tabella dei valori nutrizionali (la cui obbligatorietà, tra l’altro, sarà effettiva solamente a partire dal 13 dicembre 2016), che il valore analitico di iodio presente in 100 g di prodotto finito con la relativa percentuale rispetto alla dose giornaliera raccomandata.

callipo tonnoPer Vostra comodità di comprensione segnaliamo, tra gli altri, uno dei link ai quali potrete visualizzare quanto appena descritto alle lettere a) e b): http://shop.callipo.com/index.php/prodotti/prodotti/filetti-di-tonno/filetti-di-tonno-con-sale- iodato-presal-g.-200-naturale-vetro-detail e all’interno della pagina cliccare su “Vedi scheda prodotto” (come da immagine a destra).

Certi che quanto fin qui descritto possa fare chiarezza sulle informazioni riportate nell’articolo da voi pubblicato, ci preme segnalarvi come il parere in esso contenuto possa avere, come già sta avendo, un peso importante sulle valutazioni dei nostri consumatori abituali e potenziali e, pertanto, vi chiediamo di pubblicare a stretto giro questa nostra ricostruzione e/o di integrare l’articolo in questione

Callipo Conserve Alimentari Spa

Note

(1) Reg. CE 1924/06, reg. UE 432/12 e successive modifiche tra cui da ultimo il Reg. 854/16. Si noti bene che il campo di applicazione dei citati regolamenti si estende a etichette, pubblicità, siti web e social network

(2) “o categoria di alimenti, o sostanza ivi contenuta”

(3) Es. “Lo iodio contribuisce alla normale produzione di ormoni della tiroide e alla normale funzione ti­roidea” (“Questa indicazione può essere impiegata solo per un alimento che è almeno una fonte di iodio come specificato nell’indicazione «FONTE DI [NOME DELLA O DELLE VITAMI­ NE] E/O [NOME DEL O DEI MINERALI]» di cui all’allegato del regolamento (CE) n. 1924/2006.”)

(4) La Corte di Giustizia UE, a ben vedere, è già “trascesa”, dall’interpretazione letterale a quella cosiddetta “teleologica” del regolamento claims, nella causa C 19/2015. Leggi approfondimento.

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FDS
FDS
3 Settembre 2016 07:31

Peccato.
Un’azienda di questo livello doveva risparmiarsi questo scivolone.
Voglio pensare che si sia trattato “solo” dell’improvvida scelta dell’agenzia pubblicitaria, magari la stessa a cui si è recentemente affidata la Sig. Ministra Lorenzin.

Marco Sellitti
Marco Sellitti
3 Settembre 2016 20:27

Siete al corrente che lo iodio del sale iodato è di origine chimica e viene aggiunto in una seconda fase della raffinazione del sale ? E’ consigliabile utilizzare il sale INTEGRALE cosi come estratto dal mare, ricco di sali minerali e vitamine, micronutrienti che si perdono durante la raffinazione e “recuperare” lo iodio da altre fonti. Domanda: Perche’ questo non lo si spiega lasciando libera scelta al consumatore ?

Dott. M. Sellitti

simone
simone
Reply to  Marco Sellitti
5 Settembre 2016 12:48

A parte che tutto lo iodio è di origine chimica, lo iodio da sali integrali è sensibile sia alla luce che alla volatilizzazione per trattamenti termici.
Nel caso specifico invece è stabilizzato in modo che sia biodisponibile, ma non viene perso nel tempo

Amelie
Amelie
5 Settembre 2016 22:36

Questa sera, cenando con dei filetti di tonno con sale iodato Callipo, ho guardato più attentamente l’etichetta su cui è presente una tabella nutrizionale con le informazioni generali come i grassi e le Kcal, a cui generalmente sto molto attenta. In questa tabella è indicato anche lo iodio, ed un numero percentuale che mi sembra abbastanza elevato (70 % VNR).

Andrea Ricci
Andrea Ricci
6 Settembre 2016 07:41

La pubblicità può avere l’effetto di un boomerang male lanciato, rivelatrice di mentalità aziendali da cui tenersi alla larga.

Alessandro
Alessandro
6 Settembre 2016 09:26

Ne approfitto per chiedere, dato che non trovo fonti affidabili: per abitudine non aggiungo sale agli alimenti e insaporisco in altri modi.
Seguendo comunque un’alimentazione varia si riesce ad assumere lo stesso la quantità di iodio necessaria o l’aggiunta del sale iodato è imprescindibile?

ezio
ezio
6 Settembre 2016 10:17

Risposta molto professionale dell’Avv. Dongo ma poco comprensibile ai “normali” consumatori non legali.
Utile sarebbe stato un giudizio sulle affermazioni di Callipo in rapporto alla quantità di iodio assunta con una porzione giornaliera di tonno.
Valutando la porzione assumibile giornalmente, si può giudicare se la quota di iodio apportata dall’integrazione in questione giustifica il vantato claim sulla salute del tonno Callipo.

Matteo
Matteo
Reply to  ezio
6 Settembre 2016 10:58

Si, l’indicazione è supportata dalla presenza in etichetta del claim ALTO CONTENUTO DI IODIO (Reg 1924/2006) e dall’indicazione del minerale in tabella nutrizionale (reg 1169/2011): IODIO: 87 μg (58% VNR che è l’acronimo di Valore Nutritivo di Riferimento, in pratica quello che una volta si chiamava RDA) quindi è tutto corretto e conforme perché sarebbero stati sufficienti 45 μg di iodio in 100 g di prodotto per soddisfare il sopracitato claim.
PS: anche il logo ministeriale del sale iodato cita esplicitamente “per la tutela della salute” e fa riferimento all’apposita LEGGE MINISTERIALE sulla iodoprofilassi(http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_18_ulterioriallegati_ulterioreallegato_4_alleg.pdf)

Matteo
Matteo
6 Settembre 2016 10:30

Sono un consumatore del tonno Callipo ed ho un dottorato in Scienze degli alimenti. Io personalmente sono davvero felice abbiano aggiunto questa componente salutistica ai loro prodotti. Dovrebbero farlo tutte le aziende alimentari, fortunatamente le più innovative e serie lo stanno già facendo. Ci sono più di 6 milioni di italiani che soffrono di malattie da carenza di iodio e c’è ancora qualcuno che scrive di scivoloni, di iodio “chimico”, che fa male, … ma di cosa parlate? E’ incredibile…
Concordo con Simone e aggiungo che nei sali marini integrali lo iodio è contenuto in tracce ovvero è come non ci sia (ce n’è meno di 0,3 mg/kg contro i 30-40 mg/kg del sale iodato). Anche nel sito di OSNAMI – INFO AL CITTADINO – DOMANDE FREQUENTI viene chiaramente riportato fra le false credenze proprio questo: http://www.iss.it/osnami/index.php?lang=1&id=45&tipo=13

Matteo
Matteo
6 Settembre 2016 10:39

Riguardo al quesito di partenza di Mariolina concordo con l’avvocato Dongo che l’indicazione sia “forte” ma comunque è supportata dalla presenza in etichetta del claim ALTO CONTENUTO DI IODIO (Reg 1924/2006) e dall’indicazione del minerale in tabella nutrizionale (reg 1169/2011): IODIO: 87 μg (58% VNR*) quindi è tutto corretto e conforme.

Valeria Nardi
6 Settembre 2016 11:50

Nell’articolo non si vuole sminuire in alcun modo l’importanza dello iodio, e del sale iodato, nella dieta e neppure si vuol mettere in discussione la qualità del prodotto. Le criticità erano riferite esclusivamente alla scritta nel banner promozionale. Riguardo ai loghi ministeriali e al Presal in questo articolo c’è un approfondimento. http://www.ilfattoalimentare.it/iodio-sale-logo.html In ogni caso la scritta “Per la tutela della salute” è presente esclusivamente nel logo ministeriale destinato al sale iodato, e non ai prodotti che impiegano sale iodato come ingrediente.

Matteo
Matteo
6 Settembre 2016 11:51

Un’ultima considerazione: lo sapete che “un deficit lieve o moderato di iodio nel primo trimestre di gravidanza, periodo “critico” dello sviluppo fetale in cui si forma il sistema nervoso, si associa a un quoziente d’intelligenza più basso nei figli, misurato a otto anni. Se poi la lacuna nella futura mamma è ancora più marcata il quoziente intellettivo dei figli può scendere addirittura di 12, 13 punti”.
Questo è il risultato di uno studio scientifico pubblicato su Lancet (non chiacchiere del web) effettuato nel Regno Unito su oltre mille donne quindi per favore promuovete il sale iodato invece di avere paura di una scritta forte o dello iodio CHIMICO…..

Valeria Nardi
Reply to  Matteo
6 Settembre 2016 12:08

Nell’articolo non si vuole sminuire in alcun modo l’importanza dello iodio, e del sale iodato, nella dieta, come abbiamo più volte scritto: http://www.ilfattoalimentare.it/iodio-sale-studio-maria-andersson.html anche durante la gravidanza: http://www.ilfattoalimentare.it/alimentazione-e-gravidanza-mantovani.html I claims permessi per lo iodio sono comunque questi: Lo iodio contribuisce alla normale funzione cognitiva. Lo iodio contribuisce al nor­male metabolismo energeti­co. Lo iodio contribuisce al nor­male funzionamento del si­stema nervoso. Lo iodio contribuisce al mantenimento di una pelle normale. Lo iodio contribuisce alla normale produzione di or­moni della tiroide e alla normale funzione tiroidea

marco
marco
6 Settembre 2016 12:58

Già il tonno è un alimento a rischio di per se ….. (Vedi problema mercurio & co. e tutto quanto c’è di inquinato nei mari del mondo) … ora ci aggiungiamo altri componenti chimici?
io invece spero che non siano in tanti a seguire questo esempio…. magari solo selezioni/prodotto di nicchia per chi ne ha veramente bisogno…
visto che dei 55milioni di italiani (mi pare siamo 55) non tutti ne abbiamo bisogno

sembra quasi un suggerimento per dire “questo è meglio …c’è anche lo iodio che fa bene”

tutti questi prodotti addizionati di vitamine e di altri supplementi non mi sembrano molto salutari ne mi attirano anche se so benissimo che lo scopo del marketing è proprio in tale direzione

chiara manzi
11 Settembre 2016 12:31

trovo assurdo che per vantare un claim per la presenza di iodio la legge incoraggi l’industria a salare in eccesso prodotti che potrebbero contenere meno sale.