I nuovi sacchetti di plastica chiamati Saccoccio, Cartoccio, Sac-cotto, Sacchetti cottura… utilizzati per cuocere il cibo nel forno sono sicuri, ma deludono nella prova assaggio. È quanto emerge da un test condotto dalla rivista Altroconsumo che ha messo alla prova le sei marche che commercializzano questo insolito metodo di cottura.

 

Per chi non li conoscesse, si tratta di sacchetti di plastica resistenti alle alte temperature, che si possono impiegare per cucinare carne pesce e verdure, nel forno tradizionale o nel microonde (vedi articolo). I vantaggi sono due: la rapidità di preparazione e il fatto che non si sporcano le teglie. Al supermercato si trovano sacchetti contenenti il condimento, venduti singolarmente a 1,29 € (Buitoni, Knorr e Star), e quelli senza condimento, proposti in confezioni da 8 – 10 unità a un prezzo da 1,28 a 2,10 € (Cuki, Frio e Dinamic).

 

La rivista ha testato entrambe le tipologie senza rilevare migrazione di sostanze chimiche nel cibo. Nella prova sono stati utilizzati filetti di pesce e cosce di pollo,  che però non sempre risultano cotti in modo omogeneo. Il limite è che si ottiene una cottura senza rosolatura simile a quella al vapore, dove il colore è da attribuire alla presenza delle spezie.

 

Le maggiori criticità si riscontrano nei sacchetti con i condimenti come Buitoni, Knorr e Star giudicati un po’ troppo gustosi e salati. Il riscontro si ha leggendo le tabelle nutrizionali da cui emerge che una porzione di cibo ottenuta può fornire anche un terzo della quantità totale di sodio raccomandata giornalmente.

 

Sono state rilevate anche alcune imprecisioni relative ai tempi di cottura consigliati (troppo lunghi quelli del pesce). Inoltre, le indicazioni in etichetta suggeriscono di introdurre nel sacchetto una quantità di cibo eccessiva con il rischio di ottenre una cottura non omogenea.

 

Deludono i sacchetti della marca Dinamic, acquistati on-line, che in un caso su due si sono rotti, vanificando i vantaggi.

 

Il test infine si completa con le impressioni di uno chef, che consiglia la preparazione fai-da-te, rispetto ai condimenti pronti. In questo modo si possono scegliere gli ingredienti nelle dosi preferite e soprattutto dosare il sale e possibilmente ridurlo.

 

Valeria Nardi

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