La catena di supermercati britannici Tesco rinuncia alla plastica come imballaggio per i multipack delle sue bevande e si limita a una modalità di vendita: quella dei pezzi sfusi. Le singole bottiglie saranno infatti vendute attraverso un’offerta quantità allo stesso prezzo di quelle finora contenute nelle confezioni multiple, per evitare rincari per i clienti. La campagna di lancio valorizza poi la possibilità di assortire i propri acquisti potendo risparmiare, perché i consumatori potranno comporre il proprio ‘multipack’ personale scegliendo tra più opzioni (ad esempio, limonata, gassosa, cola e aranciata) al prezzo delle vecchie confezioni multiple monoprodotto. L’iniziativa, inoltre, ha il pregio di limitare gli sprechi. Rinunciando alla plastica nei multipack di bevande zuccherate, succhi di frutta ed energy drink l’azienda evita di introdurre nell’ambiente qualcosa come 45 milioni di imballaggi di plastica all’anno e va incontro alle esigenze di clienti sempre più infastiditi dall’impiego non necessario di plastica nel packaging dei prodotti.
Dell’iniziativa riferisce FoodNavigator, che sottolinea come questo sia uno dei segnali più evidenti di un profondo cambiamento in atto, di una modifica irreversibile delle abitudini, motivata dall’esigenza di produrre e usare meno plastica e dalle richieste dei consumatori. L’epoca delle confezioni multiple tenute insieme dalla plastica, sostiene il sito, potrebbe essere finita.
Nel caso di Tesco, la decisione è stata motivata e accelerata anche dalla legge sul packaging introdotta nello scorso mese di aprile nel Regno Unito, che obbliga a pagare 200 sterline per ogni tonnellata di plastica con meno del 30% di materiale riciclato che sia usata per il confezionamento, il trasporto, l’esposizione dei prodotti, nelle forme più varie (contenitori, pellicole, buste e così via). Ancora una volta, quindi, l’imposizione di una tassa spinge i produttori a trovare soluzioni sostenibili alternative a quelle classiche, mai cercate con convinzione prima di essa.
Ma la situazione sta cambiando anche al di fuori del Regno Unito e laddove, per ora, non vi sono plastic tax. Uno degli esempi, presenti anche in Italia, è quello del sistema chiamato KeelClip, messo a punto nel 2019 da un’azienda di Atlanta, la Graphic Packaging International e già adottato (da Coca-Cola e da altre aziende) in Regno Unito, Brasile, Europa, Canada che hanno già venduto oltre 550 mila confezioni con questo packaging. Si tratta di un imballaggio di cartone realizzato con fibre vegetali sostenibili che tiene insieme le lattine dall’alto, permettendo così di trasportarle in modo sicuro, con un basso rischio di danneggiamenti, di posizionarle velocemente e in modo ordinato sugli scaffali e di mostrare i lati che l’azienda desidera mettere in evidenza. Inoltre, coprendo la parte superiore delle lattine, consente di preservare l’igiene, una caratteristica molto richiesta dai consumatori durante e dopo la pandemia. Secondo la Graphic Packaging International, solo nell’ultimo anno l’utilizzo del KeelClip ha permesso di risparmiare 1.500 tonnellate di plastica, e le stime prevedono una grande crescita, anche perché il sistema assicura diversi vantaggi rispetto alla vendita delle unità sfuse, soprattutto per quanto riguarda la protezione e la maneggevolezza, tanto per i rivenditori quanto per i clienti.
Un altro esempio è quello di Mondi, azienda multinazionale che ha messo a punto un dispositivo in fibre di cellulosa per trasportare le bottiglie più grandi chiamato Hug&Hold, composto da due parti. La prima è una fascia che avvolge la parte mediana delle bottiglie, tenendole ferme. La seconda è un cartone che tiene fermi i tappi, separa le bottiglie le une dalle altre e presenta una maniglia per il trasporto.
Tutto ciò conferma che il confezionamento di molte unità con la plastica, almeno per le bottiglie e le lattine, potrebbe davvero essere in declino, e subire un ridimensionamento accelerato anche da tutti i materiali sostenibili alternativi che si stanno studiando e spesso già utilizzando.
© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos, Tesco, Coca-Cola, Mondi
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista scientifica